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Quando non scrivo è come se mi restasse un tappo sul petto, quando scrivo invece sto meglio, ho paura, molta paura in questo periodo, voglio stare in me ma mi accorgo che durante la giornata, soprattutto, aleggia questo peso, questo pensiero che è un peso grande, grandissimo. Un peso che mi porto dietro e che a volte dimentico, ma basta nulla, basta che interrompa il lavoro che sto facendo e questo peso greve torna, me lo sento nel petto, nel cuore. Non mi manca il respiro, continuo a respirare, ma il peso c’è, è lì. Ed i pensieri vanno a tutte le brutte notizie che si sentono, alle ripercussioni anche economiche che pagheremo per questa situazione, già ora le stiamo pagando, e mi chiedo con desolazione fino a quando questa follia andrà avanti. Non voglio uscire da me per questa situazione, voglio guardare me, ma la paura mi porta fuori e non me ne ero neanche accorta, meno male che Carla ha detto questa cosa l’altra settimana in videoconferenza . Durante le mie giornate è un continuo altalenare di pensieri e la paura fa da disturbo perenne, è lì, dietro la mia testa, come un serpente che punge.
M.B. |
N.ro: 1Anno: 21Data: 2021.03.16 |