Ego Filosofia:
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NUMERO ZERO -
Dicembre 2002
PAGINA 2
Questo giornale
esce su iniziativa dei soci della "Ego –
Centro culturale di ricerca filosofica",
ed è nato col desiderio di tutti noi di poter comunicare la nostra
esperienza, affinché i lettori ne siano partecipi.
La "Ego"
accetta e rispetta ogni pensiero affinché vengano aggiunti nuovi
contributi nel campo della ricerca.
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Chi siamo:
siamo un gruppo di persone che si incontrano per lavorare su se
stesse per comprendere ciò che da sempre l’uomo
cerca: conoscere se stesso.
-
Dove
siamo:
Il nostro indirizzo postale è:
"EGO Centrodiricercafilosofica"
Via Reano 1bis - 10141 - Torino
Telefono e fax: 011 3853793
e-mail: ego@egofilosofia.it
Internet: www.egofilosofia.it
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Il centro
"Ego"
Presidente della
"EGO – Centro
culturale di ricerca filosofica"
è Carla Orfano De Rolandis.
Giornalista pubblicista iscritta all’Ordine
dei Giornalisti, si occupa di filosofia da quarant’anni.
Partecipa attivamente anche come divulgatrice in conferenze,
dibattiti, radiotve riviste.
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Che cosa
pensiamo
La filosofia se non vissuta rimane teoria, ma se la si rende
partecipe nel vivere, e la persona diventa
tutt’uno con essa, allora diviene verità di vita vissuta.
Abbiamo capito che per comprendere se stessi dobbiamo incominciare a
lavorare ad un centimetro da noi, e non vagare all’esterno.
ESSERE COSCIENTI PER AMARE IL
PRESENTE
La strada per arrivare alla consapevolezza
di Carla Orfano
"Ma sei
cosciente di ciò che stai facendo?".
Quante volte abbiamo detto ad altri questa frase.
Oppure:"ma sei un’incosciente?".
Questo lo diciamo quando non sentiamo la persona
presente.
Cos’è la coscienza?
Non ha nulla a che vedere con il cosiddetto "rimorso di
coscienza", è tutta un’altra cosa…
La coscienza è nata con la creazione. La prima monocellula conteneva in
sé la coscienza, e la coscienza ha coordinato tutta la creazione.
(Ultimamente gli scienziati hanno accertato che tutta la creazione
è stata formata da molecole che si sono aggregate in vario modo. Esse,
come è noto, sono costituite da atomi,che a loro volta hanno una
identica sostanza di base.
La coscienza è un’energia intelligente che spinge la materia e la
coordina nella scala evolutiva verso la perfezione. Dalla creazione ad
oggi possiamo capire che l’uomo è l’ultimo
gradino della scala, e quindi anche l’uomo ha in
sé la coscienza che lo spinge verso la sua realizzazione.
La coscienza esiste già nell’istante del concepimento e man mano che
il bimbo prende forma , la sua coscienza percepisce tutto ciò che la
madre vive, questo perché entrambi vivono in simbiosi.
La scienza in quest’ultimo anno ha scoperto che la coscienza del
bambino prima di nascere percepisce.
La coscienza dell’uomo è superiore a qualsiasi esistenza sulla terra,
ed infatti può divenire coscienza illuminata.
In natura la sua
evoluzione va avanti automaticamente; l’uomo,
avendo il libero arbitrio, con le proprie azioni la può rallentare,
oscurare, può disturbare la coscienza nel suo
percorso, quindi è solo l’uomo che può rallentare la propria
evoluzione.
Attraverso il vissuto, l’uomo esperimenta la propria esistenza. Il
vivere crea esperienza e da lei ne trae conoscenza.
Solo la conoscenza porta l’uomo a vivere la responsabilità, quindi:
vissuto=esperienza=conoscenza=responsabilità.
Comprendendo la coscienza sentiamo in noi un’amica,
una guida, non ci sentiamo abbandonati ad un destino cieco. Quando a
scuola ci scervelliamo perché non si riesce a risolvere un problema, ma
ragionando nel risolverlo improvvisamente arriva la chiarezza, allora è
la nostra coscienza che si espande di illuminazione.
"Eureka" esclamò Archimede uscendo dalla vasca da
bagno, egli attraverso un’intuizione illuminò la sua coscienza
donandoci le regole del galleggiamento dei corpi.
La coscienza ci porta sempre nel presente.
Quando rileggiamo un libro dopo qualche anno dall’ultima
lettura accade che talvolta lo comprendiamo in un modo più chiaro: non
è il libro che è cambiato, è cambiata in noi la
comprensione.
C’è stata un’espansione, una presa di coscienza.
Essere coscienti significa illuminare ciò che non conosco.
La sua luce elimina la paura…. e la paura scompare.
E’ arrivato il momento evolutivo in cui l’uomo
può accendere la luce nella sua stanza per poter vedere ogni angolo ed
accorgersi che all’interno erano solo ombre, e
se si alza maggiormente la luce, scompaiono anche le ombre.
PERCHE' QUESTA
PUBBLICAZIONE
Oggi vediamo
quanti fatti negativi accadono, coinvolgendoci . Lo sconcerto è nell’osservare
che il problema non è solo localizzato in qualche zona, ma è esteso a
tutto il pianeta.
I mali peggiori del momento sono paura e solitudine. Il quadro offerto
agli occhi del mondo è sconcertante: genitori che uccidono figli, figli
che ammazzano i genitori. Amici che si tolgono la vita tra loro,
fratelli che si sopprimono a vicenda!
I bimbi oggi appena nati hanno gli occhi aperti, ma soltanto vent’anni
fa nascevano con gli occhi chiusi.
Se ciò dimostrasse una curiosità più spiccata, dovremmo porci una
domanda: cosa accade nella crescita dei nostri giovani per avere poi dei
cambiamenti di così forte chiusura?
Cosa influisce nella loro crescita per cadere poi in mutamenti così
devastanti?
Dovremmo tutti domandarci il perché di questo.
La domanda andrebbe rivolta all’interno di noi,
e non può solo essere demandata ad altri.
La ricerca di se stessi non deve essere un’astrazione, ma basata sul
vivere quotidiano di ognuno.
Vivere il cuore significa
unire l’esterno con l’interno, e creare un
tutt’uno, in modo da avvertire l’esistenza
unita ad ogni cosa. L’uomo non sentirebbe più
la separazione fra sé e l’esterno, causa di
invidie, rancori, gelosie, rivalità.
Vivendo il cuore si
riuscirebbe a realizzare l’invito di Gesù di amarci gli uni con gli
altri.
Oggi si parla di vivere il cuore… ma
quanti lo fanno?
Quanti conoscono la composizione di questo insieme chiamato "vivere
il cuore"?
Sicuramente è urgente ed essenziale vivere la nostra esistenza con il
futuro davanti a noi.
Finalmente l’uomo godrebbe la sua vita da vero
essere umano, con il cuore di luce.
Alcuni partecipanti
della "EGO" de "Incontro d’autunno 2002", tenuto
nella splendida cascina "La Paracca", nel silenzio della
campagna verdeggiante di Villanova d’Asti (tel. 0141.937189).
Nella
foto sono con gli squisiti padroni di casa Dada Rosso e Pasquale
Pappacoda ( www.laparacca.com
)
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