LA VOCE DEI LETTORI
Cara Ego,
questo giornale mi piace molto, esso è assolutamente unico poiché riporta gli stati d’animo sinceri di tante persone.
Vi leggo con immenso interesse e non nascondo che cerco nei pensieri degli altri un riscontro alle mie emozioni.
Le domande che vorrei fare sono tantissime, infatti ad ogni trasmissione o lettura nasce nel mio io la voglia di discutere su qualche tema filosofico.
Mi ha colpito molto ad esempio la conversazione su Grp dedicata all’esperienza.
Direi che questo è uno dei temi più difficili.
Io penso infatti che non sempre l’esperienza possa aumentare la conoscenza.
Se così fosse, l’individuo non ripeterebbe certi errori.
Penso poi che la conoscenza non sia legata al tempo, quanto piuttosto all’attenzione della persona.
Ci sono eventi che viviamo e che dimentichiamo quasi subito, ed altri che rimangono a lungo nella memoria.
Quelli che scompaiono – secondo me – è perché sono stati vissuti con superficialità.
Un abbraccio sincero da
Giovanna
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Cara Ego,
perché la società di oggi si dedica più alle nullaggini che alla ricerca seria dei propri valori?
E’ una domanda che molti si fanno in particolare osservando ciò che ci circonda.
L’uomo moderno è attorniato da oggetti.
Tutti belli, costosi, attraenti, ma non necessari, non indispensabili.
Se a causa di un cataclisma terribile dall’oggi al domani l’umanità tornasse a 20 mila anni fa, quale dei tanti oggetti su porterebbe appresso?
Non una radio, non una tv, che sarebbero inservibili, non un computer, nulla di elettrico, nulla che vada a benzina… che cosa dunque?
Io direi che l’unica cosa che salverei è un coltello.
Vi pare?
Con molti complimenti
Andrea
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Cara Ego,
gira che ti gira dobbiamo ammettere che se togliamo Dio dall’esistenza dell’uomo, non esisterebbe né l’uomo e neppure il mondo che lo circonda.
Mi domando allora quale è il mistero impenetrabile del significato della nostra vita, se proveniamo da Dio per tornare inesorabilmente a Lui.
Grazie della vostra iniziativa.
Mariuccia
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Amici della Ego,
vi seguo con grande interesse.
Mi domando spesso come mai i temi fondamentali della filosofia sono quelli che sono stati enunciati da Socrate e dai suoi allievi, 300 anni prima di Cristo.
Possibile che da allora ad oggi non abbiamo potuto aggiungere nulla nella scala del sapere?
Antonio
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Cara Ego,
non mi piace legare la politica con la filosofia, anche se molti validi uomini politici sono stati grandi filosofi. Dico questo riferendomi ad una riflessione di Voltaire il quale sosteneva che la peste della civiltà e del progresso è la discordia.
Ora mi domando, perché non insegniamo già nelle scuole ad essere tolleranti, calmi, pacifici, sereni?
Massimo
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Cara Ego,
sono d’accordo con la dottoressa Carla: la memoria è l’organo principale di ogni uomo, senza memoria l’uomo sarebbe incapace di qualsiasi cosa.
Nella memoria però ci sono i ricordi, e molti ricordi affettivi ci possono riservare rimpianti, amarezze, nostalgie.
Non è un controsenso?
Antonella
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Cara Ego,
felicità e progresso tecnologico sembrerebbero camminare su una stessa autostrada, ma basta osservare attentamente l’una e l’altra manifestazione per renderci conto del divario che separa entrambe le cose.
Nella preistoria la felicità era compromessa dalla quotidiana lotta per la sopravvivenza, oggi ci troviamo con una alimentazione garantita, mentre l’uomo deve affrontare una quotidiana lotta per la propria felicità.
La soluzione è certamente quella proposta da Ego: percorrere la strada del cuore.
Fernando
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