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Periodico di Informazione Culturale e di Ricerca Filosofica

Direzione, Redazione, Amministrazione: Via Reano, 1 bis - 10147 Torino - Tel e fax 011 3853793
Direttore Responsabile: Carla Orfano - Autorizzazione Tribunale di Torino n° 5671 del 13/02/2003

NUMERO 14 - anno 4° - Febbraio 2006

PAGINA 3

 "La bellezza delle cose esiste nella mente che le contempla"  
Hume

 

Difficile

Specchi, se osservo gli altri mi vedo allo specchio, io e la mia vita tutta.
In tutti c’è un po’ di me, un po’ dei miei problemi, dei miei dolori, delle mie aspettative, delle mie speranze. Aspettative tante, sempre, ancora ora, perché è veramente difficile zittirle comprendendo o meglio farle sciogliere come nuvole al sole.
C’è sempre una speranza che gli altri cambino od un sogno pronto a farti pensare che sarà così come desideri. Se ti dimentichi un attimo della realtà, vai lì nel sogno tuo più bello, ti inganni nella vana speranza di non soffrire o che, comunque, l’autoconvinzione sia più dolce della realtà cosciente. 
Non c’è inganno peggiore!
Essere coscienti, questa è la vera libertà dalle pene, il vero sollievo, il vivere liberi dalle catene della schiavitù più crudele: l’aspettativa.

Luigina

Invidia

Ho passato la mia vita ad invidiare le mie costruzioni che ogni volta buttavo a seconda delle situazioni.
Se era la casa e chissà come si viveva in questa casa!
E chissà quanti film incredibili di situazioni favolistiche ci mettevo!
Ho capito piano piano che una bella casa ha dietro di sé una costruzione (a volte anche molto faticosa) ed è faticoso anche mantenerla! 
Bisogna curarla, pulirla, amarla sempre.
E così pure i rapporti! 
Chissà questi compagni quanto ti danno! 
E le cene fuori, e i regali, e le attenzioni, e le condivisioni! 
E questi che si interessano a te, che si occupano di te, che ti vogliono far star bene! 
E quante altre aspettative ancora ci ho buttato dentro! 
Poi però quando vivo il quotidiano, come tutto viene fuori molto presto.
Ogni essere umano è preso dai suoi pensieri, dai suoi bisogni, dal suo egoismo. 
E anche questo film sfuma sempre un po’ di più.
Carla mi dice “Diventa tu amore!”. 
Questa frase un tempo, mi buttava letteralmente nello smarrimento.
Oggi a volte ancora un po’ così e tante altre volte, invece, vedo e tocco con mano quanto del mio vivere comodo e confortevole (nonostante le difficoltà) è stato costruito soltanto da me.

Magda Casetta

 

Sincerità

Sincerità, voglia di nuovo, di respirare a pieni polmoni, togliere le ragnatele di vecchie abitudini.
Immagini, parole, sensazioni, cose che si ripetono dentro la mia testa.
Smantellare, far pulizia eliminare inutili creazioni di sofferenza.
Vedere dove sono, cosa ho guadagnato, cosa ho costruito.
Essere più consapevole del mio cammino, di ciò che ho realizzato, mi dà più tranquillità, riconoscere il mio vissuto, mi dà forza.
Riconoscere ciò che sono, ciò che vivo, ciò che possiedo mi dà tranquillità.
Non essere nel sogno ma nella realtà, crea in me più concretezza.
Evidenza dei fatti.
Importanza del mio lavoro in tutti i sensi.
Con l'avere più chiarezza su ciò che ho realizzato, la base in me diventa più salda.

Morena

Emergenza

Vicissitudini di vita, bisogni che escono fuori come da un tostapane, anche se tu li respingi dentro.
Se ti dici, ora non posso realizzarli, magari più avanti, loro escono fuori lo stesso.
Prepotenti - Vivi - Pimpanti.
Si rafforzano quando li chiudi in un cassetto.
Pulsano, ti dicono: noi ci siamo, non ci hai ancora vissuti, cosa aspetti?

Morena

Il bello

Sono d'accordo sul fatto che la bellezza non è tutto, ma a volte (se ne sei cosciente) può essere proprio fonte di salvezza.
Dostoevskij disse " LA BELLEZZA SALVERA' IL MONDO" e io ci credo.
Tutto ciò che è bello è divinità perché non può esistere Dio nella bruttezza.
Anche quando ti trovi a combattere con le difficoltà della vita, il tuo lato estetico e l'amore per te stesso può darti una mano.
Sicuramente per imbruttirti una mano te la dà molto volentieri anche la parte negativa che ti perseguita in continuazione e fa in modo che tu possa vedere e circondarti di cose brutte.
No!
E' una benedizione guardare il bello e bisogna essere grati del proprio modo di essere.
Il bello non può danneggiare nessuno, solamente chi non lo è né dentro né fuori può imbruttire ciò che gli è accanto, ma siamo tutti figli di Dio e tutti abbiamo le possibilità di migliorarci.
Esiste il brutto perché è il bello a vincere.

Gene

 

Giudicare

Giudizio su tutto. 
Giudico tutto. 
La collega mi ha fatto una osservazione negativa sul pranzo, anzi sul buffet di Natale e io mi sono scaldata.
Blocco allo stomaco, nodo alla gola, voglia di urlare, voglia di prenderla a schiaffi. 
E giù a criticare e a giudicare. 
Me la sono presa con lei tutto il pomeriggio mettendola in cattiva luce. 
Mi sono messa al suo pari.
Non poteva bastare una risposta al suo disappunto? 
Mi rendo conto quanto male fa un giudizio negativo, fa stare malissimo.
Neanche in un momento di festa e per di più alla vigilia di Natale, sono in grado di guardarmi, incapace di riconoscere i miei limiti, perché alla prima osservazione che non mi aggrada, salto su tutte le furie. 
Volevo fare bella figura, avevo bisogno di gratificazioni.

Marisa Casetta

 

Inizio a conoscermi

In silenzio.
Gli alberi immobili che respirano e ti suggeriscono che la vita va avanti.
Arriva l'inverno mi sto preparando al grande freddo.
Il freddo è fuori.
Il mio cuore mi scalda e dentro non sento freddo.
Ho costruito la mia camera.
La camera interiore che mi protegge dal ghiaccio e dalla nebbia.
Dentro mi sento in silenzio, non mi sento sola.
Osservo con pazienza mi piace stare in quella camera anche se spesso vengo catturata dal fuori che mi vuole portare dalla sua parte.

Alina

 

Forme

Ogni forma di materia è di utilizzo per la nostra evoluzione.
Anche un semplice chiodo piantato sul muro acquisisce un suo significato.
Forma, colore, durezza, ne danno un'identità.

Generosa

 

Io: che comanda

Sensi trionfo dell'Io, sensi usati dall'Io.......
che vuoi guardare, che vuoi toccare, che vuoi gustare, che non ti basta mai, che non finiresti mai, che non smetteresti mai...
Che tutto non dovrebbe finire mai, che ogni cosa poi non ti basta mai.
Io che sfrutta i tuoi sensi e ti intrappola, come in una rete dorata, dalla quale non esci, e più ti agiti e più non ne esci, e più usi i sensi, e più si aggroviglia.
Sensi che vogliono, che desiderano, che catturano.
Ma messi così sembrano una maledizione, un castigo senza fine, ed è proprio così, se non si impara a distinguere quello di cui veramente hai bisogno.
Io che vuole, che chiede, che comanda, Io che mi schiaccia ed usa i miei sensi come uno sfruttatore, come un usurpatore e mi toglie le forze, mi toglie energia, mi toglie il tempo della mia vita, mi stanca, mi rompe?
Come essere veramente padroni di se stessi senza tutti questi inganni, senza tutti questi disturbi?
Con amore, con amore, con il cuore... ma lì fuori c'è un mondo di colori che mi attrae ed io vedo quelle forme, e rimango catturata!

Gabriella

 

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