Periodico di Informazione Culturale e di Ricerca Filosofica Direzione, Redazione, Amministrazione: Via Reano, 1 bis - 10147 Torino - Tel e fax 011 3853793 Direttore Responsabile: Carla Orfano - Autorizzazione Tribunale di Torino n° 5671 del 13/02/2003 NUMERO 14 - anno 4° - Febbraio 2006 pagina 1 pagina 2 pagina 3 pagina 4 pagina 5 pagina 6 pagina 7 pagina 8

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Cara “Ego”,
seguo con piacere la rubrica "stare bene con se stessi", ma oggi sono rimasta un po' perplessa nell'ascoltare la spiegazione sul perdono.
Secondo il Vangelo, che sento citato parecchie volte, non mi sembra giusta l'affermazione che non si deve perdonare chi magari continua ad offenderci o ripetere gli stessi sbagli e che questo voglia dire voler bene a una persona. 
Sono d'accordo che si deve aiutare la persona a prendere coscienza del proprio sbaglio. 
Gesù ci ha detto di perdonare 70 volte 7, perché sapeva che, nonostante la nostra buona volontà, continuiamo a ripetere gli stessi sbagli, ciò che è importante è perdonarci e ricominciare da capo.
Tutte le volte che io perdono arricchisco la mia personalità, non ci perdiamo mai a perdonare e il comando di Gesù è molto esplicito: "Perdonate i vostri nemici". 
Nel perdonare non ci sono mezze misure:o si perdona tutti e sempre, o non si perdona".
Credo che per stare bene con se stessi sia necessario avere il cuore libero da rancori e risentimenti e questo si ottiene solo. 
Con il perdono e perdonando sempre e tutti!
Non dico che questo sia facile, ma possibile con l'aiuto del Signore e accostandoci con regolarità al Sacramento della Confessione.
Chiedo scusa se mi sono permessa di scrivere, ma ho sentito l'esigenza di farlo.
Grazie comunque per la rubrica che ritengo molto valida.
Distinti saluti.

Suor Bruna

 

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Gentile Ego,
vi seguo con grande interesse.
Complimenti per la lezione di moralità ed educazione che date ogni giorno su radio Grp ed attraverso il bel giornale.
Viviamo in un momento difficile. 
Al solo scopo remunerativo il consumismo diffonde messaggi insulsi sperando che ogni cosa che viene diffusa dalla pubblicità diventi un’abitudine per il cittadino. 
Così si perde il rispetto verso i veri valori della vita. 
Vorrei citare un pensiero di Ugo Foscolo: “L’abitudine è la vera corruzione della nostra vita”.

Giulio M.

 

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Cara Ego,
in questi giorni si parla tanto di “crisi di energia”. 
Manca il gas, dobbiamo abbassare il termosifone, spegnerlo un’ora in più al giorno, noi che siamo al nord con sette gradi sotto zero e loro che stanno a sud con 10 gradi in pieno inverno.
Crisi di energia per le macchine, ma non si parla di crisi di energia per lo spirito, l’intelligenza, l’amore, la cultura, il sapere, gli affetti, le attenzioni, la gioia, il dolore.....

Anna

 

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Amici di Ego,
Vi leggo sempre con molta gioia, ed attraverso gli scritti trovo uno spunto per specchiarmi. 
Non è una cosa facile, non solo per me, ma per tutti. 
Non stiamo parlando dello specchio di vetro, quello che troneggia in tutte le case. 
Appare evidente infatti, che la cosa più importante per una ricerca interiore è mettersi in discussione, avere il coraggio di non più mettere sotto accusa gli altri, ma puntare il dito verso se stessi. 
Sembra un’azione banale. 
Ma non lo è. 
Non vogliamo quasi mai dire a noi stessi, sono io che sbagliato.

Paola

 

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Cara Ego,
ho la sensazione che la società stia perdendo qualcosa di importante: il saper ridere. 
Ci avete fatto caso?
Guardate la gente per strada: è tutta rabbuiata, il viso teso, gli occhi bassi, l’andatura pesante. 
Pochi camminano con scioltezza. 
I ragazzi trascinano i piedi e consumano un paio di scarpe a settimana. 
Gli anziani vanno avanti impacciati, come se fossero in un campo appena arato. 
I sorrisi sono pochi, anche chi risponde al saluto misura le parole. 
Non parliamo poi degli ascensori. 
Si preme il bottone e si guarda il nulla:guai ad incrociare uno sguardo, guai ad abbozzare un gesto di letizia.

Luciano

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Cara Ego,
ho appena terminato di leggere un articolo su una rivista inglese. 
Sta scritto che in Europa gli uomini vivono mediamente sino a 78 anni. 
Un risultato enorme se si considera che nel 1850 la vita media era di 37 anni, e di 54 anni nel 1935.
Facevo una considerazione: considerando la vita di una persona la somma di tante azioni, oggi possiamo dire con sicurezza che il raggiungimento di 78 anni d’età vanta un numero maggiore di attività rispetto ai nostri padri che nel 1935 vivevano sino a 54 anni? 
Io penso di no, anzi, penso che oggi metà degli anni della nostra vita li spendiamo nel nulla: vedi il tempo impiegato per raggiungere i posti di lavoro, il tempo dedicato alla tv, il tempo delle telefonate….
Tempo dedicato al nulla, perché in quei momenti siamo persino impossibilitati a pensare.

Lucia

 

 

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- Libreria Centrale - via Nizza 31
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- Libreria Ele Ste - via Passo Buole, 59
- Libreria Essai - via Filadelfia 229
- Libreria Fontana - via Monte di Pietà 19
- Libreria Il Mondo delle Meraviglie - via Accademia Albertina, 36
- Libreria Làttes - via Garibaldi 3
- Libreria Millenium - via Madama Cristina 129
- Libreria Paravia - via Garibaldi 23
- Librerie Paoline - corso Matteotti 11
- Libreria Pianeta Fantasia - via Madama Cristina 11
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Nel negozio di articoli musicali Frau Musica, in via Po 20.
 
Presso queste edicole di giornali 
- Mario Toldo - via Romolo Gessi 6
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