Ego Filosofia:
leggi il giornale EGO:
2003:
2004:
2005:
2006:
2007:
2008:
2009:
2010:
2011:
2012:
2013:
2014:
|
|
Periodico di Informazione Culturale e di Ricerca Filosofica
Direzione, Redazione, Amministrazione: Via Reano, 1 bis
- 10147 Torino - Tel e fax 011 3853793
Direttore Responsabile: Carla Orfano - Autorizzazione Tribunale di
Torino n° 5671 del 13/02/2003 |
NUMERO 1-2 - anno
3° - Gennaio-Febbraio 2005
|
PAGINA 2
"Tutti i pensieri intelligenti sono già stati pensati;
occorre solo tentare di ripensarli"
Wolfang Goethe
|
Ciò che osservo è qui con me. Ed io sono qui,
insieme con questo mare e questo vento che mi appartengono penetrando in me,
quando i pensieri di altre cose non mi portano via da dove sono.
Solo da dentro me può venire ciò che mi allontana da dove sono.
Solo i pensieri mi possono rapire e ingannare e sovrapporsi ai sensi.
Quando sono tranquillo il mondo mi accompagna.
Il pensiero di qualcos'altro, di qualcosa che può affiorare dalla memoria passa ma non
è pesante.
Non ha quell'importanza esagerata, non crea preoccupazione, non viene condito da un
senso tragico.
Passa nella mente ma non la occupa.
viene pensato ma non riempie la mente.
Passa nello sfondo come un gabbiano nel cielo.
Non è il cielo.
Marco
Brutta invidia
Che brutta l'invidia, ti fa pensare le cose più atroci, ti fa fare le cose più meschine, diventi l'ombra di un essere umano.
Eppure come è facile cedere alla sua tentazione, non te ne accorgi neanche.
Cambia mille volti, cambia mille situazioni, così ogni volta abilmente si nasconde e cambia volto.
Non la riconosci, la scambi sempre per un'altra cosa, quasi non vuoi ammettere che sia invidia, perché è troppo brutta.
È la cosa che imbruttisce di più il cuore;
l'invidia si trasforma ogni volta, si focalizza su persone diverse, così ogni volta, fai fatica a riconoscerla subito.
E' come il male che ti cammina a fianco e tenta mille spinte per farti cadere, per farti andare fuori strada.
Cerca mille diversivi.
Eccola lì è lei, la riconosci, e lei si trasforma ancora.
Guai perderla di vista è quella che ti fa stare male più di ogni altra cosa.
Una delle sue maschere peggiori è il giudizio.
Facile giudicare qualcuno o qualcosa; è il modo migliore per stare male, per perdere energia e allontanarti sempre di più da quell'immagine di essere umano e diventi un animale che ammazzi il tuo vicino.
Ecco questo, tutto questo ti fa fare l'invidia.
E' la cosa più brutta che conosca nella vita di un uomo.
Gabriella
Abitudine
Le abitudini mortificano e bloccano la creatività
e la fantasia dell'uomo, lo rendono schiavo di qualcosa
che non gli appartiene,gli oscurano le sue vere capacità,
e lo addormentano alla verità di se stesso.
Gabriella
I sensi
I sensi sono come degli strumenti che si usano ogni giorno, ma andando fuori nel mondo più delle volte si "sporcano" a vedere gli orrori che si hanno intorno; così come ripuliamo gli attrezzi da lavoro, dovremmo prenderci cura di loro cercando di ripulirli, ascoltando vedendo e dicendo cose piacevoli.
I sensi se usati bene aiutano molto a tornare dentro, se usati male te ne vai sempre più
fuori....
Gabriella
Una dolce mela
Siamo talmente abituati a fare tutto di corsa, che ci perdiamo a volte le cose più belle e più semplici che abbiamo attorno.
Tutto corre velocemente e quando sei preso da vari problemi che la vita ti presenta, tu non vedi altro, non senti altro e non assapori nulla.
Può essere invece che in un attimo di totale libertà mentale si possa invece assaporare e vedere tutto ciò che hai attorno anche il semplice gesto di sedersi e mangiare una buona, dolcissima, farinosa, mela rossa.
E' ciò che ho vissuto oggi, attorno a me nient'altro, ma nel mangiare la mela ho compreso di aver mangiato altre cose: "aria, vento, sole, acqua, terra, lavoro di uomini" e tutto ciò in un attimo.
Ho veramente mangiato solo una semplice Mela Rossa.
Così è la vita!
Generosa
La nostra memoria
"La memoria è un mostro: tu dimentichi - essa no.
Archivia le cosa, ecco tutto.
Le conserva per te, o te le nasconde - e le richiama, per fartele ricordare, a sua volontà.
Credi di avere una memoria.
Ma è la memoria che ha te".
John Irving
Frase tratta dal libro "Preghiera per
un'amico".
|