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Direttore Responsabile: Carla Orfano - Autorizzazione Tribunale di Torino n° 5671 del 13/02/2003

NUMERO 1-2 - anno 3° - Gennaio-Febbraio 2005

PAGINA 8

"Vivere il cuore significa conoscere l'amore"

 

Cara mamma

Cara mamma,
So che non leggerai mai ciò che sto per scriverti ma lo sento necessario per la mia comprensione.
Mai come in questi tempi ho sentito, ho toccato tutta la rabbia che ti tormenta. Stai facendo un bilancio della tua vita e osservi che purtroppo non hai vissuto nulla di ciò che desideravi.
Hai subito un profondo inganno dal tuo matrimonio che hai voluto con la speranza di poter vivere i tuoi bisogni. Desideravi andare a vivere in città con i suoi suoni e i suoi frastuoni che tu pensavi e pensi così gioiosi. E invece hai vissuto in un paesino di quattro gatti con un uomo che non amavi. Ti sei ritrovata poi con così tanti figli da non poterli più sopportare.
Oggi comprendo di più come mai ho sempre sentito un forte rifiuto da parte tua. Un rifiuto che mi ha dato tanto dolore e mi ha fatto cercare disperatamente affetto anche dalle persone sbagliate confondendo un'attenzione, che agognavo da te, per affetto o amore.
Nel passato ho provato solo tanta ribellione e dolore nei tuoi confronti. Oggi sento mitigato tutto ciò. Fa ancora male ma c'è una comprensione di te che prima non c'era. Sei troppo presa dalla tua rabbia del tuo non vissuto per accorgerti di me. Non puoi vedermi se non quando ti servo.
Avrei voluto una mamma affettuosa, dolce, che qualche volta si preoccupasse di me; che fosse fiera di me. 
Tu invece conosci poco di me di ciò che sento, di ciò che vivo, di ciò che desidero e di ciò che anch'io non riesco a realizzare.
Io ti ringrazio sempre di avermi donato la vita perché anche se ci sono questi dolori sono felice di esistere. 
GRAZIE perché comunque attraverso te ho compreso ancora di più, che ho il dovere di impegnarmi a vivere ciò che desidero, naturalmente nel rispetto di chi mi sta vicino.
Grazie.

M. C.

 

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