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Ego - il giornale
Periodico di Informazione Culturale e di Ricerca Filosofica

Direzione, Redazione, Amministrazione: Via Reano, 1 bis - 10147 Torino - Tel e fax 011 3853793
Direttore Responsabile: Carla Orfano - Autorizzazione Tribunale di Torino n° 5671 del 13/02/2003

N° 1 - anno 11° - Dicembre 2011-Gennaio 2012

PAGINA 2

   "Il sorriso è la chiave della simpatia. Sorridi e tutte le porte si apriranno"   
George Eliot


Botticelli - L'invidia

Il non amore

La chiusura del cuore, il non amore. 
L'invidia chiude il cuore, è il non amore, è il non esiste più niente se non lei. 
Non c'è crescita, non ci può essere frutto. 
C'è pensiero negativo.
La negazione, l'ostacolo dell'amore. 
L'invidia che nasce per la frustrazione, per l'assenza di qualche cosa al quale si è sempre guardato.
L'assenza di ciò che si è sempre desiderato. 
Una conferma ad un riconoscimento, un desiderio non vissuto. 
Così l'amore è bloccato, è bloccata la vita, non si fluisce, non si percorre nulla, non si può andare in avanti.
Andare in avanti è necessario per crescere. 
Indietro non si può e non si deve tornare.
La crescita ci deve essere.
L'invidia invece non è crescita. 
Lei è presente tanto quanto un desiderio è stato negato... quel riconoscimento.
Quanto mi è mancato, ed ancora lo voglio, solo per me, l'altro non c'entra.
IO che vuole dominare.
IO che vuole prevalere, la competizione, il dominio, la continua ricerca del riconoscimento che deve arrivare da fuori. 
Ma sono matta, io in tutto questo mercato di follia dove sono finita?

Gabriella

 

 

Perdono

Le cose vanno un po’ come sono i tuoi pensieri e i tuoi stati d'animo.
Ho pregato perché le cose potessero migliorare, ho cambiato la forma dei miei pensieri dando fiducia all'Immenso invisibile, ma che ascolta, che ha un cuore grande e vede tutto. 
Le mie preghiere hanno preso forma e i miei pensieri da negativi sono diventati positivi.
Tutto può cambiare, tutto può diventare migliore, basta volerlo fino in fondo e i miracoliaccadono quando meno te lo aspetti e quando è il momento giusto, mai arrendersi agli ostacoli, alleggerire il carico, alleggerire anche lo spirito, perdonare non tanti gli altri ma sopratutto me stessa per le cose che non vanno come io vorrei.
Mi perdono senza giudizio, parola grande che mi apre il cuore, sono un essere umano che per tanto tempo non si è resa conto che sono le proprie azioni che contano, prendere fiducia in sé è essere responsabili.
Agire, fare, pensare con la propria testa, non aspettare più che i propri desideri vengano realizzati per merito di altri, avere i propri meriti, avere sicurezza e riprendersi in mano la propria autonomia è quello che ora mi serve per realizzare i miei sogni.
C'è tempo e oggi è una splendida giornata senza nubi e con tanto amore.

Generosa

 

 

Vivere i desideri giusti

Mi è stato insegnato fin da piccola a non chiedere e a non dire "VOGLIO", lasciando in me insicurezza e condizionamenti. 
Ora con il senso di poi, la comprensione e la consapevolezza che i nostri desideri vanno esauditi per renderci comunque partecipi e responsabili della nostra vita e responsabile delle cose che chiedo. 
Voglio esaudire alcuni dei miei desideri, molti si sono realizzati ed a volte non ne sono neanche consapevole, sono i più importanti: rispetto e amore verso di me, meno invidia, più altruismo, amore verso la natura e verso chi mi dona amore.
Voglio essere ancora più buona e abbattere il mio orgoglio che a volte mi fa soffrire.

G. P.

 

 

Importante è

E' l'Amore che conta, ma che sicuramente manca all'Essere Umano, manca nel rispetto, manca la gentilezza, la tolleranza, c'è molto narcisismo, molta individualità, molta cattiveria alimentata dalla paura che esiste attorno a noi e tra noi, sembra che ci sia poco spazio per il buono, il corretto, per chi persegue una strada di evoluzione personale, quasi a essere demonizzato.
Ho fiducia che le cose possano migliorare a partire dai miei stati d'animo, dai miei comportamenti.
A volte divento diffidente e dubbiosa, non vorrei farmi prendere dalla follia che si sta alimentando tutti i giorni, continuo il mio difficile percorso di comprensione, nella speranza di essere sempre più responsabile di me stessa, di amarmi di più, di assumere quella sicurezza interiore, che nulla possa scalfire, che mi serva ad affrontare qualsiasi crisi sia morale che finanziaria si possa presentare, di alimentare quella luce interiore che attraverso gli occhi e i miei sensi possano illuminare il mio cammino. 
Devo amarmi e potere amare senza condizioni, è un passo che sembra difficile, ma forse anche facile, basterebbe che non mi voltassi più indietro, non guardare troppo avanti ma vivere il presente, pulire la memoria dal ricordo di eventi passati, sostanza dei giorni presenti.

Genny

 

 

Autunno

l'autunno mi regala colori meravigliosi, profumi particolari, stati d'animo sensibili trasportati alla malinconia che accolgo nel mio cuore vivendola con umiltà e grazia.

S. P.

 

Dualità

Ho mal di testa più ci penso e più lo scrivo che mi fa inc…..are rendermi conto che sono come lei. 
Come mia madre. 
Mi disprezzo perché è la cosa che mi ha fatto soffrire di più. 
Sono confusa, sento la testa piena, mi viene sonno, mi viene da piangere, mi viene da imprecare. 
Ho avuto rifiuto, ma perché rifiutarmi di guardare questo aspetto di me? 
Uguale a lei proprio nella cosa che ho più patito, che ho più subito in tutta la vita e che mi tormenta ancora, che è talmente dentro di me da diventare parte di me, che cerca ancora di uscire per vivere su di lei, su mia figlia. 
Preferirei morire piuttosto che farle passare quello che ho passato io. 
La cosa che voglio è che questa diventi una opportunità per verificare come si trasmettono le catene, come le alimentiamo e quanto immenso dolore procurano. 
Voglio che sia un’opportunità per andare oltre, osservando il dolore che questo condizionamento mi da sia in entrata che in uscita. 
Osservando l’egoismo e il bisogno di possesso su un figlio.
Due parassiti imperiosi che tentano di infestare quell’amore che sento in crescita dentro di me, due brutte cose che non voglio avere, che mi rendono fragile e incerta, lontana dalla sicurezza che mi da l’essere in pace con me stessa.

R. M.

 

Consapevolezza del tempo

Questa poesia è stata scritta da una ragazza malata terminale di cancro. Ci è stata inviata dal Direttore del dipartimento di pediatria dell'Ospedale Sant'Orsola di Bologna, Dottor Alessandro Cicognani. 
Non chiede denaro, ma certamente una cartolina, un biglietto, un messaggio, le potrebbe dare un sorriso. L'indirizzo del dott. Cicognani è presso l' Università degli Studi di Bologna, Policlinico S. Orsola, Via Massarenti 11, 40138 Bologna



Hai mai guardato i bambini in un girotondo?
Ascoltato il rumore della pioggia
quando cade a terra?
Od hai mai seguito mai lo svolazzare
irregolare di una farfalla ?
Od osservato il sole allo
svanire della notte?
Faresti meglio a rallentare.
Non danzare così veloce.
Il tempo è breve.
La musica non durerà.
Percorri ogni giorno in volo?
Quando domandi "Come stai?"
Ascolti poi la risposta?
Quando la giornata è finita
ti stendi sul tuo letto
con centinaia di questioni successive
che ti passano per la testa?
Faresti meglio a rallentare.
Non danzare così veloce
Il tempo è breve.
La musica non durerà.
Hai mai detto a tuo figlio,
"lo faremo domani?"
senza notare nella fretta,
il suo dispiacere?
Hai mai perso il contatto
con una buona amicizia
poi finita perché
non avevi mai avuto tempo
di chiamare e dire "Ciao"?
Faresti meglio a rallentare.
Non danzare così veloce
Il tempo è breve.
La musica non durerà.
Quando corri cosi veloce
per giungere da qualche parte
ti perdi la metà del piacere di andarci.
Quando ti preoccupi e corri tutto
il giorno, come un regalo mai aperto...
gettato via.
La vita non è una corsa.
Prendila piano.
Ascolta la musica.



Cara amica, tu hai compreso nel tuo dolore l'essenza della vita. 
Il tuo messaggio può donare tanta chiarezza a chi vive la vita con abitudine. Questa ricchezza è Tua, e non ti abbandonerà mai. La tua poesia è sicuramente d'aiuto a chi ha perso la strada. Non hai bisogno d'amore, lo stai donando tu.
Col cuore, da tutta la nostra Associazione "Ego" condividiamo il tuo sentire, ma anche la tua grande coscienza piena di luce. E la Luce è il Natale. Un grande abbraccio.

 

 

L'amore errante

In fondo a volte non esiste niente, è solo un immagine condizionata, il freno rotto dei desideri, è solo il bisogno e non la riconoscenza dell’altro, la riconoscenza di me, in fondo a volte non esiste, è costruito dalla barca della mente dall’ipotesi di un amore sempre sognato non rivolto a me, ma teso al desiderio che l’altro te lo realizzi; a volte è la barca asciutta è l’attesa del nulla.
Il costruito sul nulla in un idea catastrofe aspettando quel giorno; a volte è tutto ingiusto per me, per lei, per l’irriconoscenza di me di lei; a volte spesso affondo fragile senza tono, senza muscoli, senza autorità, senza statura perché attendo e non costruisco, non alimento, ma mi procuro rabbia inutile, ingiusta, che si espande anche alla tavola dei miei amici; a volte ho il desiderio che tutto cessi che si dichiari solo il vero l’esserci o il non esserci, delicato, forte, utile, sensato, attento, presente, ambito al se stessi solo panorama utile; a volte questa è la mia unica voce, la voce utile ad essere, la voce che vorrei cantare a voce intensa con mille echi che producono altri echi altre musiche; a volte vorrei avvicinarmi a Dio, a me, prendere in braccio me, tenermi utile a me ed essendo per me essere senza la supremazia senza la rabbia inutile essere lo sguardo disincantato, essere solo lo sguardo che guarda il vero; a volte vorrei essere il principe di me stesso, disilluso ma cosciente.

Nicola

 

 

 

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