Ego Filosofia:
HOME
IL GIORNALE EGO

leggi il giornale EGO:
numero ZERO

2003:
numero 1
numero 2
numero 3-4
numero 5-6-7
numero 8

2004:
numero 1
numero 2
numero 3
numero 4
numero 5-6-7
numero 8-9-10-11
numero 12

2005:
numero 1-2
numero 3
numero 4
numero 5
numero 6-7-8-9
numero 10
numero 11
numero 12

2006:
numero 2
numero 3
numero 4-5
numero 6-7-8-9
numero 10-11
numero 12 

2007:
numero 1
numero 2
numero 3
numero 4-5-6-7
numero 9-10-11
numero 12

2008:
numero 1
numero 2-3
numero 4-5-6
numero 7

2009:
numero 1
numero 2-8
numero 9

2010:
numero 10

2011:
numero 1
numero 2

2012:
numero 1

2013:
numero 1
numero 2
numero 3

2014:
numero 1
 

 

 

 

Ego - il giornale
Periodico di Informazione Culturale e di Ricerca Filosofica

Direzione, Redazione, Amministrazione: Via Reano, 1 bis - 10147 Torino - Tel e fax 011 3853793
Direttore Responsabile: Carla Orfano - Autorizzazione Tribunale di Torino n° 5671 del 13/02/2003

NUMERO 5-6-7 - anno 2° - Maggio-Giugno-Luglio 2004

PAGINA 4

"Un fatto della nostra vita ha valore non perché è vero, 
ma perché ha significato qualcosa"
Goethe

La pianticella
Tratto da "Il Piccolo Principe" di Antoine De Saint-Exupery

La pianticella smise di crescere e cominciò a preparare un fiore. 
Essa non smetteva di farsi bella: sceglieva i suoi colori, si vestiva lentamente, aggiustava uno ad uno i suoi petali. 
Non voleva sbocciare sgualcita, ma in uno splendore di bellezza.
Era veramente civettuola quel mattino, alla luce del sole!
Ma sarebbe appassita al calore del giorno, se qualche goccia di rugiada non l'avesse rinfrescata nelle ultime ore della notte…".

Antoine De Saint-Exupery
Scrittore del 1900, nato a Lione. Pilota di linea dell'aviazione francese, divenne famoso con il suo primo libro: "Vol de nuit"


Antoine De Saint-Exupery

Il 29 giugno del 1900, a Lione, Antoine nasce da una famiglia aristocratica: suo padre Jean era ispettore delle assicurazioni e sua madre Marie, pittrice di talento. Orfano di padre a soli quattro anni, fu amorevolmente cresciuto dalla madre che si sposta quindi a Le Man , nel 1909. Ebbe un'infanzia molto felice, forse un po' troppo viziata, nella grande dimora di Saint Maurice de Rémens, di stile classico al centro di un parco di abeti e tigli: un piccolo principe, appunto. Antoine, tra i suoi compagni di giochi, era il più fantasioso, prepotente, avventuroso. Un punto decisivo nella sua vita fu nel 1921 quando parte per il servizio militare e viene mandato a Strasburgo per diventare pilota. Qui fece il suo primo volo solitario a bordo di un Sopwith F-CTEE. Ottenuta la licenza di pilota nel 1922, tornò a Parigi dove iniziò a scrivere.Antoine De Saint-Exupery
Ma furono anni sfortunati. Fece diversi lavori , inclusi il contabile ed il venditore di auto. Nel 1928 divenne direttore del remoto campo di Cap Juby vicino a Rio de Oro, Sahara. Nel 1929 si trasferì in Sud America per trasportare la posta attraverso le Ande. Fu questo il famoso periodo dell'Aeropostale. I suoi incidenti in volo divennero proverbiali: quello più clamoroso avvenne nel 1938 durante un tentativo di stabilire il record di volo New York-Terra del Fuoco. Dopo l'invasione della Francia nella seconda guerra mondiale Saint-Exupéry entrò nell' aviazione militare, e intraprese diverse missioni di guerra, nonostante fosse stato considerato inabile al volo a causa dei troppi incidenti.
Venne comunque insignito della Croce di Guerra.
Fu battezzato "l'eroe romantico", un uomo lontano, sfumato, quasi irreale, sia per la sua vita avventurosa che la sua morte, avvenuta in circostanze misteriose all'età di 44 anni. Il 20 luglio 1944, infatti, partì per la nona ed ultima missione, con l'obiettivo di sorvolare la regione di Grenoble-Annecy. Non tornò più, fu dato per disperso e non se ne seppe più nulla. Tra le varie ipotesi formulate, la più suggestiva dice che sarebbe precipitato in mare a causa di un guasto al motore mentre cercava di sfuggire al fuoco della contraerea tedesca, dopo essersi allontanato dalla rotta prestabilita per dare una nostalgica occhiata ai luoghi della sua adorata infanzia. Antoine fu un idealista, un pilota coraggioso, un uomo di grandi passioni con una vita sentimentale tormentata e infelice. Ciò che lo ha reso straordinario non è stata la sua vita, e neppure la sua morte , ma la letteratura che per lui era la vita stessa, indissolubile. Egli stesso affermava che "bisogna vivere per poter scrivere", ed infatti la maggior parte delle sue opere prendono spunti autobiografici, trasformati in cronache romantiche di fatti realmente accaduti . Forse proprio per questo finì per fare di tutta la sua vita un romanzo. Il suo libro più bello è senza dubbio "Il Piccolo Principe", la favola dedicata all'amico Léon Werth, ma non all'amico adulto, bensì all'amico bambino, una dedica retroattiva, un testo per l'infanzia per essere letto ad ogni età.

 

Il vecchio che rovina il nuovo

I pensieri e le sensazioni sono quelli che determinano il mio stato d'animo e di conseguenza anche il mio benessere fisico.
Sensazione di essere sicuro di me,di sentirmi carico d'energia, di avere fiducia in me stesso e negli altri e poi il timore, la paura di essere troppo forte, di stare troppo bene.
Perché legarsi così alla sofferenza ?
Mi ritrovo solo, a casa mia, e molte volte mi sembra di avere sempre qualcosa in sospeso, qualcosa da fare o che non ho portato a termine.
Sensazione di inquietudine, di tristezza, e poi subito dopo il mio essere interiore che mi richiama alla calma.
Un giorno su e un giorno giù, perché sono stufo di trovare sempre qualcosa per cui essere pensieroso e di avere sempre la sensazione di dover superare un ostacolo.
Se mi guardo bene fino in fondo vedo che, al di là delle solite difficoltà quotidiane, superabili comunque, non ho motivi veri e propri per essere profondamente insoddisfatto o turbato, insomma non ci sarebbe modo di essere infelici.
La mia proiezione è quella che determina tutto, la stessa cosa cambia a seconda della mia visione e a seconda di come vedo la cosa si determina il pensiero, che incide sul mio stato d'animo.
La spiegazione come al solito è semplice ma la comprensione vera e propria è una cosa più profonda.
Per fortuna che la base che sto costruendo diventa sempre più solida e ho capito di più dove lavorare per addolcire questa continua lotta che è la vita.

Dani

 

Sensi di colpa, costruzioni mentali

Onde, onde che si infrangono sugli scogli poi ricadono giù e tornano a far parte dell'oceano, ritornano ad essere parte del Tutto, è questa la grandezza del mare, essere unito e Unico.
Io mi sbatto sugli scogli e mi spezzo, io non sono come quelle onde, sono molto fragile e dentro sono stanca, stanca di sensi di colpa che mi hanno rotto.
Andassero al diavolo, perché ne ho le tasche piene, non mi servono a niente i sensi di colpa.
Sono anche stanca di proiettare troppo in avanti desideri che non posso sapere se riuscirò a vivere.
Io sono qui e ne ho le tasche piene di guardare solo gli errori e adesso basta, come se non facessi mai niente di buono.
Così in questo modo non mi nutro della mia forza, che io lo so è tanta, è grande, ne ho molta, me lo sono sempre dimostrata a me stessa, che assurdità ...... è come se l'automobile si dimenticasse di avere le ruote.
Io quella forza, così grande la dimentico, mi lascio fregare dalle mie costruzioni mentali da una mente che è satura e non riesco a volte a fermare.
Grande amore vivere l'amore vero di quello che ti toglie il fiato per quanto è bello è magnifico e grande.
Così grande che quasi non ci credi.

G. P.

 

Ed è subito "era".

Maria Luisa Spaziali, poetessa

 

Simbiosi

La fluttuazione, la profondità, l'assoluta inconsistenza dell'essere, io sono qui, ma è come se non ci fossi........ ora sono qui e la musica mi porta via, io ascolto la musica dentro ogni centimetro della mia pelle, la fusione con la musica ti porta molto lontano, io sono dove in ogni angolo arriva la Musica!

Gabry

 

La notte...

Il silenzio nella notte, la mente mi fa pensare, le mie orecchie non sentono ma sentono, i miei occhi non vedono ma vedono, il mio corpo è immobile ma si muove, le mie mani non si muovono ma toccano, il mio cuore batte e sa amare, c'è!!!

Saro

GRP

 

E G O
Centro Culturale di Ricerca Filosofica

via Reano 1/bis - 10141  Torino
tel. e fax +39 011 3853793 
e-mail  ego@egofilosofia.it 

- Ego ©2002-13

torna alla home page

sali ad inizio pagina