Ego Filosofia:
HOME
IL GIORNALE EGO

leggi il giornale EGO:
numero ZERO

2003:
numero 1
numero 2
numero 3-4
numero 5-6-7
numero 8

2004:
numero 1
numero 2
numero 3
numero 4
numero 5-6-7
numero 8-9-10-11
numero 12

2005:
numero 1-2
numero 3
numero 4
numero 5
numero 6-7-8-9
numero 10
numero 11
numero 12

2006:
numero 2
numero 3
numero 4-5
numero 6-7-8-9
numero 10-11
numero 12 

2007:
numero 1
numero 2
numero 3
numero 4-5-6-7
numero 9-10-11
numero 12

2008:
numero 1
numero 2-3
numero 4-5-6
numero 7

2009:
numero 1
numero 2-8
numero 9

2010:
numero 10

2011:
numero 1
numero 2

2012:
numero 1

2013:
numero 1
numero 2
numero 3

2014:
numero 1
 

 

 

 

Ego - il giornale
Periodico di Informazione Culturale e di Ricerca Filosofica

Direzione, Redazione, Amministrazione: Via Reano, 1 bis - 10147 Torino - Tel e fax 011 3853793
Direttore Responsabile: Carla Orfano - Autorizzazione Tribunale di Torino n° 5671 del 13/02/2003

NUMERO 5 - anno 3° - Maggio 2005

PAGINA 2

  "L'ingiustizia in qualsiasi luogo
  è una minaccia alla giustizia, ovunque"  
Martin Luther King

 

SCRITTI DETTATI
DAL PERCORSO DI COSCIENZA

  egofilosofia

 

Gira la testa

Vedo quanto quello che è fuori mi condiziona.
L'uomo vuole stare tranquillo, crescere dentro.
Stare dentro.
Ma tutto da fuori entra e crea un qualcosa.
Costruisce un qualcosa.
Tutto quanto così si insegue.
E noi non ci capiamo più niente. Sbandiamo,
ci gira la testa, non sappiamo più dove siamo
e quanto è semplice in realtà tutto,
questo stordimento che non ha più senso.
L'uomo è lì in quella dualità.

Enzo

 

La semplicità è vita

Ciò che penso della mia vita, ciò che vivo della mia vita, tutto sembra una cosa semplice ma non è così. La vita che noi viviamo non è semplice perché ci creiamo un sacco di problemi, di emozioni, di nascondigli agli occhi degli altri, di immaginazione, di invidie.
Ci arrotoliamo nella brace ma anche se è doloroso noi ci stiamo dentro perché è l'unico modo di sentirsi pieni, non importa di che cosa, ma essere pieni di pensieri: ecco che la vita non è più semplice. La semplicità non è concepibile finché siamo persi in ciò che pensiamo, la semplicità è la vita reale, non la vita virtuale che noi viviamo. Finché siamo solo lì la nostra vita sarà una battaglia, quando entri nella vita e vivi, non permetti più che le tue fantasie mentali diventano la tua sola realtà, allora esisti ed ecco che la vita è semplice.
Niente ti appartiene e non devi dimostrare niente a nessuno ma semplicemente vivi. Sembra quasi un vuoto visto dal punto di vista in cui viviamo adesso, uno è essere e l'altro è il non essere.

Peppino Carè

 

Il gettone e il cellulare

Che bello che era quel gettone color rame, ne conservo ancora qualcuno, ma ornai è inutilizzabile!
Le cabine telefoniche ci sono ancora, ma devi aver la scheda, tutto è stato rivoluzionato, è stato sostituito dal cellulare, che immancabilmente ormai fa parte di noi!
Gli ultimi studi (credo di gente non cosciente) quasi ne consiglia l'inserimento sotto pelle di un microchip!, così sarai controllato 24 ore su 24 e potrai eliminare l'oggetto.
Ti ritrovi quasi a esserne schiavo.
Se esci di casa prima devi controllare se c'è in borsa o in tasca, se è carico, se hai il prepagato e così che ti sei fregato!
Prepagato e controllato!
Se ben usato può essere utile, come tutte le cose che ormai sono scientificamente evolute, può salvarti anche la vita, ma se non usato con coscienza la vita te la può limitare!!
Orrore, ne stanno immettendo in commercio uno piccolo a portata di bambini, così i genitori sapranno sempre dove sono, con chi sono e loro saranno sempre meno liberi, controllati, svanirà la libertà.
Era bello quando si voleva telefonare dalla cabina, potevi anche dire di essere in un posto diverso, nessuno lo veniva a sapere e ne eri contento, non c'era la paranoia del dover per forza far sapere come, quando e perché.
C'è rimasta la libertà di poter decidere se accendere o spegnere il cellulare, ma poi devi far i conti con i mille perché di chi ti ha cercata, con la tua curiosità di saper chi è e con la stupidità di dipendere ormai da un oggetto, pur sempre utile!

Generosa

 

 

Paura dei giudizi

Quando si sta male si vede tutto negativo, ma all'interno di noi c'è una luce che non è la luce del sole o della lampadina, ma è la luce della nostra felicità e gioia che abbiamo dentro che qualche volta sparisce. Dobbiamo essere noi a cercarla e fare in modo che la luce ci illumini e possa contagiare anche quelli che ci stanno attorno. Quando sono felice vorrei correre, correre e sentirmi l'aria fresca attorno al viso.
Correre e vedere dei volti sorridenti e luminosi come il volto di un bambino, sempre sorridente perché da piccoli siamo sempre sorridenti e poi crescendo nascono le paure le tensioni l'invidia e la gelosia. Perché non si capisce che ci basta poco e la cosa più bella è essere sereni dentro di noi e con noi stessi. Questa corsa sempre sfrenata che ti senti crescere dentro non ti dà la possibilità di ascoltarti, di ascoltare le esigenze del tuo corpo e della tua mente. Poter stare seduti in un prato, ascoltare il silenzio che ti circonda e i profumi, liberare il nostro corpo da tutte le regole e dai pregiudizi che ci circondano, non lasciarci sopraffare dai giudizi della gente. Noi dobbiamo essere quello che siamo dentro: ricchi di bontà e amore che purtroppo molto sovente si tramuta in cattiveria.

Floriana

 

 

Bisogni: chiedere a chi non mi può dare

Piccoli scheletri nell'armadio emergono e si fanno notare sopratutto quando il mio essere è fuori, preso da problemi, da persone che realizzano in me preoccupazioni a volte ingigantite dalla mia insicurezza.
Riemerge il bisogno di gratificazioni, di interessi da parte degli altri, ma so bene che non è così che funziona.
E' come darsi la zappa sui piedi da sola e farsi male!!
La memoria ricorda perfettamente le azioni subite o quelle fatte e così riemerge la mia ancora con comprensione delle cose.
Non si annulla tutto così facilmente anche se i dolori, i pensieri sono meno pesanti, rimane ancora rancore e rabbia.
Se penso che gli altri mi debbano dare riconoscimento mi dico che sono una "povera demente", perché chiedere a chi non mi può dare?
Ricasco però in questo labirinto, sono presa dal fuori.
Quando sto con me stessa e mi guardo profondamente vedo ancora certe mie insicurezze ma sto bene, in fondo non faccio male a nessuno, solo a me son capace di far male, se continuo a guardare gli altri.
Quando il mio sguardo è rivolto all'esterno, dovrebbe solamente essere rapito dalla bellezza del quadro di cui io faccio parte, di quel Meraviglioso Pittore che ha Creato tutto ciò che ci circonda, Meraviglia del Tramonto e Paradiso dell'Alba e a volte mi perdo questo privilegio.

Gene

 

 

E G O
Centro Culturale di Ricerca Filosofica

via Reano 1/bis - 10141  Torino
tel. e fax +39 011 3853793 
e-mail  ego@egofilosofia.it 

- Ego ©2002-13

torna alla home page

sali ad inizio pagina