Ego Filosofia:
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Periodico di Informazione Culturale e di Ricerca Filosofica
Direzione, Redazione, Amministrazione: Via Reano, 1 bis
- 10147 Torino - Tel e fax 011 3853793
Direttore Responsabile: Carla Orfano - Autorizzazione Tribunale di
Torino n° 5671 del 13/02/2003 |
NUMERO 5 - anno
3° - Maggio 2005
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PAGINA 6
"In realtà non vediamo noi stessi nel vero splendore che
siamo"
Enzo
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Mi osservo
Ho 10 anni, anzi, meno di dieci anni, a fine mese ne compio 41 ma ne ho 10.
Il mio corpo non riflette l'età interna, tipo "Il Ritratto di Dorian Gray, ma non in senso positivo, in senso negativo.
Ho mantenuto dell'infanzia l'egocentrismo che con l'età si è arricchito di
arroganza… perché io penso di sapere più degli altri, mi permetto di offendere delle persone con le mie parole e poi mi odio per questo, odio e umiliazione, ma anche l'umiliazione è egocentrismo perché non sono perfetta, perché c'è una crepa nella mia maschera.
Non sono cattiva ma lo sono, sono tutte e due le cose, e se avessi questa comprensione di me stessa forse non parlerei a vanvera, non mi metterei in cattedra per far vedere che sono brava e rendendomi solo antipatica.
E se almeno lo facessi a ragion veduta… per difendermi o per reagire a delle
angherie… ma no!
Scherziamo?
Io sto zitta perché sono anche codarda ed ho paura di chi fa la voce più grossa di me.
No… io non discerno, parlo solo perché ho la lingua in bocca ma il cervello non è collegato… consapevolezza?
Coscienza?
Meno che zero!
Anzi meno meno zero, io non cammino, striscio e certo che ho paura, ho paura di venir trattata come io certe volte tratto gli altri, con arroganza.
Ho paura perché quelle cose le ho dentro e le ripeto all'infinito e me le rimetto dentro in un automatismo perpetuo…
Sono rimasta a 10 anni ed ero convinta di averne 41.
M. B.
Il calore
La mia casa calda ed accogliente.
Fuori piove.
Ho passato la vita ad invidiare le case degli altri che dovevano essere chissà come ed ora ho compreso che non è così.
Certo che ci saranno case meravigliose ma quel tocco che le rende calde c'è soltanto se c'è anche il caldo dentro a chi le abita.
E quello non si compra da nessun arredatore.
Ho invidiato tanto le coppie.
Mi sembravano tutti così felici!!
Le coppie sinonimo automaticamente di risoluzione esistenziale.
Anche questo so che non è così ma è il più duro da vivere pienamente.
Mi guardo attorno e c'è soltanto desolazione.
Tutti ci aspettiamo qualche cosa da chi ci sta di fronte.
So anche bene che quella vivacità che ho nella mia quotidianità non me la dà proprio nessuno.
Eppure quel bisogno bastardo appare e spinge.
A volte mi urla che vuole vivere ed è lì che mi racconto le favole.
Magda
Come un vampiro
La parte negativa ce la siamo costruita addosso, giorno dopo giorno, come un lieve mosaico sulla nostra pelle, che piano piano aderisce pezzettino uno dopo l'altro, fino a che non ti ricopre come una seconda pelle.
La parte negativa, le ho dato da mangiare io in tutti questi anni, con la mia rabbia, la mia gelosia, il mio rancore, la mia invidia.
Non è facile accorgersi che c'è, come una pellicola sottile che ti aderisce completamente addosso; non ci puoi fare niente se non la vedi.
Ogni giorno, in cui accumulavo rabbia, tensioni o malumori, lei mi aderiva sempre di più Può arrivare anche a soffocarti, fino a non farti più ragionare, o a farti dimenticare ogni cosa, ti uccide, e come un vampiro ogni giorno, ti succhia via la linfa della vita.
Gabriella
Piccole cose
Le cose semplici, quelle di tutti i giorni, anche le più piccole, anche le più insignificanti in
apparenza.....
Ma invece sono quelle piccole cose che danno senso alla tua giornata ed a tutti i tuoi giorni, uno dopo l'altro, che si rincorrono tutti....
Non le vedi mai, se ogni cosa è fatta con abitudine, ma se ti fermi a pensare, o ad immaginare anche solo per un istante di non poterle fare più o di non rivedere le persone a te più care, allora puoi percepire, la leggerezza di ogni cosa, la leggerezza della semplicità, ed avvertire come ogni piccola cosa invece è importante, ed è importante che ci sia.
Ho scoperto così, che la stanchezza delle giornate, si sente addosso, perché non è solo stanchezza fisica per le cose fatte, ma è la stanchezza dell'abitudine, delle cose non vissute, non assaporate, non apprezzate, non amate.
Ogni giorno è pesante se lo vivi senza amore, senza amore per le cose meravigliose che hai intorno e che non apprezzi di vedere; ogni giorno è noioso se non sai gustare anche i momenti in cui ti lavi, ti vesti, esci di casa e baci chi ami, od anche solo un amico, un abbraccio un saluto...
Amare la vita, sembra una cosa facile a dirsi, ma per imparare a farlo devi guardare con occhi diversi, e ringraziare DIO di esserci in questo momento.
G. P.
Un po' di rispetto
Se non avessi imparato in primis ad avere un minimo di rispetto verso di me, a prendere in considerazione i miei limiti, le mie imperfezioni, a quest'ora mi sarebbe quasi impossibile poter sopportare le situazioni che sto vivendo.
Non sarei mai stata in grado di affrontare le difficoltà che tutti i giorni si presentano, più o meno pesanti.
Solo io posso sapere il grado di comprensione che ci vuole, gli altri non sanno quanto è la sofferenza.
Ti vedono e pensano che tutto sia perfetto per te e che tu problemi non ne hai.
Ma ho un po' imparato a non farmi travolgere dagli eventi, ho imparato che nella vita ci va coraggio e che nulla ci viene regalato, ho imparato ad avere più pazienza e a trascurare le cose che oggettivamente sono le meno importanti.
Ho imparato che la mi presenza è importante e che è giusto esserci quando ce ne bisogno.
Il mare per adesso è in burrasca, ma io aspetto che le onde verso riva tornino ad accarezzare la sabbia.
Che splenda il sole e che possa assaporare la Primavera che ancora non riesco a vedere rigogliosa.
Generosa
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