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Periodico di Informazione Culturale e di Ricerca Filosofica

Direzione, Redazione, Amministrazione: Via Reano, 1 bis - 10147 Torino - Tel e fax 011 3853793
Direttore Responsabile: Carla Orfano - Autorizzazione Tribunale di Torino n° 5671 del 13/02/2003

NUMERO 10 - anno 3° - Ottobre 2005

PAGINA 3

  "La grazia è per un corpo ciò che il buonsenso è per la mente"  
François de La Rochefoucauld

Provare per comprendere

Piantare ortaggi nell’orto, a dirlo sembra quasi un passatempo, un hobby, certo come l’ho fatto è così. 
Di sabato pomeriggio, con una giornata di sole, fresca, verso sera e solo per due ore.
Piantando pomodori e melanzane ho pensato a mio padre, alla fatica immane che costantemente occupava la sua giornata.
Che mestiere difficile quello del contadino! 
Solo, sotto il sole cocente d’estate nei campi, oppure freddo quando al risveglio della primavera faceva la vigna. 
E magari per pochi soldi ma tanta tanta fatica. 
Povero papà, ti ho sempre visto come un duro, anzi un mulo che non si fermava mai, neanche per un minuto ad apprezzare un ciliegio in fiore o un prato fiorito perché il tutto significava per te lavoro duro. 
Ma imperterrito continuavi perché così era la vita in campagna, così ti era stato detto di fare. 
Per te il riposo era un optional. 
Ho piantato solo dei pomodori e delle melanzane, ma in quelle poche ore ho compreso un po’ dell’infinito dare di mio padre che curava tutto con amore, orto compreso e che dietro quella maschera burbera c’era un uomo sensibile e tutto dedito alla famiglia.
Grazie papà!

Marisa C.

 

 

L'invidia è nemica del "vedere"

Stare con gli occhi aperti per non vedere niente, si passa la vita a guardare fuori, ma a guardare cosa?
A guardare che non vedi quanto sei ignorante e invidioso, quanto sei stata egoista e non ti sei resa conto del poco bene che hai voluto a te stessa.
Guardare niente, non c'è niente da vedere di così speciale, se non la magnificenza della Natura, quella sì che la devi adorare, contemplare, mai saziarti di quanto è grande.
Stare con gli occhi aperti per non vedere niente, per non riuscire a vedere gli errori in cui ricado.
Ma allora tutto questo non è vedere veramente.
Se vedi veramente l'errore, non lo ripeti, se vedi veramente ci sarà luce completa.
Ora si vede ogni tanto, si vede a sprazzi, si vede a momenti.
A momenti vedi l'inganno dell'Ego, grande protagonista invisibile della tua vita, come un regista sconosciuto che manovra le scene da dietro le quinte.
Vedere in silenzio quando stai per dormire, con gli occhi chiusi i momenti della giornata.
In quei momenti con gli occhi chiusi, riguardi il tuo giorno trascorso e al buio rivedi gli errori più grandi.

Gabriella

 

Invidia

Invidia nera, che stai male,
che non riesci a respirare, che fai fatica
a respirare,
che non riesci a muoverti,
che non sai più cosa fare,
che ti sembra di impazzire,
che non riesci nemmeno più a pensare.
A pensare, a pensare........
che ti trovi che hai solo dolore,
che non riesci nemmeno più a capire chi sei,
cosa devi fare, come devi fare per
non impazzire!

Gabriella

 

L'oceano mi ispira

L'oceano è casa mia,
il suo rumore è casa mia,
il suo blu profondo è casa mia,
la sua forza incessante è casa mia.
Questa volta partire è per me un vero dolore,
non so come fare a non sentirmi disperata,
mi manca già da morire,
mi sento disperata,
come se mi togliessero l'aria per respirare,
non so come fare per non impazzire........
ma ce la faccio.
Questa volta partire è un dolore che non posso sopportare, mi manca già da morire,
mi manca da impazzire.
Non esiste posto più bello al mondo della laguna blu.
Ti amo oceano,
sei la mia vita, sei la mia casa, sei il luogo dove
mi sento a posto ed in pace.

Gabriella

 

 

Posso uscire?

Oggi vado a lavorare ma non so se stasera torno a casa! 
Ormai uscire da casa è ritenuta un'azione di guerra: c'è il rischio che qualcuno mi pesti di botte per un futile motivo, che venga aggredito da un balordo per il portafoglio, che qualcuno tiri fuori il coltello solo perché non gli è piaciuto come l'ho guardato!
Ma anch'io ormai sono un pericolo pubblico:
investire chi è sceso dalla macchina al semaforo per insultarmi perché vado troppo piano, non è poi un evento così impossibile! 
L'insoddisfazione che c'è in noi può trasformare il Sig. Rossi, sino a quel momento persona educata e degnissima, in un serial killer.
Ma non pensate che non ci siano sintomi premonitori!
Quando si inizia a imprecare, anche sottovoce, tutte le volte che qualcosa attorno a noi non ci piace significa che stiamo vivendo al limite del controllo!
Stress ed insoddisfazione estremi la colpa! 
Scrivere mi distoglie e mi svaga. 
Certo che il massimo è scrivere dopo aver pranzato con in corpo un bicchiere o due di un buon vino: in quella condizione piloto il mouse come Schumacher il volante della Ferrari, e anniento la mia febbre come in un gioco di guerre stellari. 
Purtroppo la mia febbre sa aspettare ed è astemia per cui non posso neppure coinvolgerla in un brindisi alla mia salute perché è proprio la mia salute che vuole limitarmi!

Piero

 

Il bello che esiste

Apertura. 
Assaporare i bei momenti. 
Godermi l’attimo. Riempirmi di cose belle. Quelle fanno bene.
Quelle non pesano. 
Quelle fanno bene alla mia anima. La nutrono. 
Sono degne di lei.
Togliermi i pesi che mi tormentano, che non mi fanno godere l’attimo. 
Che non mi fanno vivere bene, che non mi fanno vivere la vita che andrebbe vissuta in questo mondo.
Evoluzione di coscienza. 
Espressione. 
Noi siamo espressione. E noi esprimiamo. 
Ognuno ha la propria espressione che è della sua coscienza.
Il giusto per tutti. 
E’ così. 
La mia evoluzione di coscienza è mia. Togliermi il non conosciuto e renderlo cosciente.
Questo è il mio lavoro. Questo è il mio dovere. 
Per vivere la vera vita. 
Il dolore è il non conosciuto che mi accompagna e mi ritorna sempre.
Mi si ripropone anche quando penso che non ci sia.
Ma come fa a non esserci se non l’ ho mai neanche voluto vedere?
E’ un’illusione. 
E’ perché non so che c’è. Non mi rendo conto.
Che sollievo anche solo rendermi conto di che cosa c’è. 
Almeno so cosa fare e comincio a togliere del peso. 
E io respiro. 
E mi viene da fare un respiro profondo mentre guardo questo panorama che è la prova vivente del bello che esiste.

Stefania P.

 

 

La natura

Perché capitano i disastri naturali.
I disastri naturali capitano in gran parte per colpa di noi esseri umani. 
Solo poche persone sanno il perché. 
Noi ci accorgiamo quando il danno da madre natura è stato fatto, prima non ci chiediamo niente. 
Noi siamo fatti di energie, la natura queste energie le sente sia positive che negative. La “catastrofe” è una conseguenza assai brutta come molte cose che l’uomo fa. 
Non ce più rispetto per nessuno e se non impariamo a rispettare per primi noi stessi, come facciamo a essere rispettati dagli altri? 
Le guerre, ci si ammazza per un pezzo di terra che Dio ha creato per tutti noi esseri umani. 
La cattiveria, non di tutti, ma di molti.
Il motivo dei disastri naturali è il non equilibrio tra gli esseri umani e la natura, sono tutte le energie negative della gente che a forza di fare la esasperano, di conseguenza si sfoga come lei sa.
Siamo noi i primi a disturbarla, se fossimo tutti un po' più sereni con noi stessi, meno combattivi l'uno con l'altro, meno avidi e più generosi forse tante cose non capiterebbero.
Purtroppo non c’è tanta volontà di essere più sereni, in fondo su questa terra noi ci siamo solo di passaggio e allora, vogliamoci bene, sia con noi stessi in prima persona e poi con tutti gli altri che come noi sono su questa splendida terra.

D.

 

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