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Periodico di Informazione Culturale e di Ricerca Filosofica
Direzione, Redazione, Amministrazione: Via Reano, 1 bis
- 10147 Torino - Tel e fax 011 3853793
Direttore Responsabile: Carla Orfano - Autorizzazione Tribunale di
Torino n° 5671 del 13/02/2003 |
NUMERO 11 - anno
3° - Novembre 2005
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PAGINA 3
"Affrettati a
vivere bene, e pensa che ogni giorno è in se stesso una vita"
Seneca
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I miei sensi e la
mia memoria
Sono seduto in un campo di fiori selvatici. Viola. E' una foresta.
Se fossi piccolo li vedrei come alti alberi viola. Si ergono maestosi e silenziosi.
Il ronzio delle api.
Sento un suono nel cielo. Un rombo, come un brontolio. So che è un aereo.
Immagino le persone che viaggiano in quell'aereo. Ricordo le sensazioni che provo quando viaggio in aereo.
Ma sono qui, seduto in una foresta di fiori viola.
Il canto degli uccelli. Il rumore lontano delle automobili.
Suoni che conosco, ognuno di loro tocca un ricordo e una nuova immaginazione.
Il tepore del sole colpisce le mie braccia.
La mia mano scrive ed io la guardo scrivere.
Vedo l'inchiostro che si stacca dalla penna e segna queste parole sulla carta.
Un’ape mi vola intorno. Prima sento il suo ronzio, poi
la vedo, ricordo che se mi punge mi fa male.
Se non lo sapessi non ne avrei timore.
Se ne va, immagino non mi abbia trovato interessante
per la sua ricerca di cibo.
Il colore della mia camicia ha ingannato per un attimo
i suoi sensi.
Tutto entra in me, entrano suoni, entrano colori e
forme, entrano profumi ed entra il tepore del sole.
E all'istante li riconosco e smuovono ricordi e creano
nuove immaginazioni.
Di nuovo il rombo dell'aereo. Quante persone saranno
sedute lì a viaggiare?
Ognuna con il suo bagaglio di aspettative, di speranze,
di gioie, di dolori.
Eppure è solo un rumore in sottofondo, un rombo
nascosto dietro alle nuvole.
Marco
Pulito
Pulire il mio giardino, togliere, raccogliere le foglie secche, togliere i rami secchi, togliere i fiori appassiti, tenere tutto in ordine, pulito, sempre, per godere la bellezza del mio giardino.
Questo sento dentro ora, in questo momento.
Desidero vedere, vivere solo nell’ordine, nel pulito, dove tutto splende, tutto è bello, senza disturbi, senza scorie.
Bruciare i rami secchi, farne cenere da usare come concime, perché tutto il mio giardino fiorito sia sempre bello, sempre, in estate, in autunno, in inverno, in primavera, sempre, anche quando piove, anche quando grandina, anche quando nevica.
Sento dentro questo ed ora mi esce dalla penna, ed io mi vedo il mio giardino, e lì mi piace stare.
Gianna
Il silenzio sta nel bosco
Il silenzio sta nel bosco, il bosco è il silenzio, il
mare sta nel silenzio, la vita è il silenzio, la morte sta nel silenzio, anche pensare è silenzio.
Sentire di nuovo il rumore della vita, vedere le cose con chiarezza, l’attimo è vita, tutto ciò che mi circonda è vita.
Io sono il silenzio.
Saro
La perdita
Cos'è quella strana sensazione che mi prende
a sprazzi durante la giornata?
Cos'è quel calore che si espande dal profondo del mio cuore e mi rende triste?
Cos'è quello stringere lo stomaco e mi appanna anche la vista?
E' l'abbandono, la perdita, ciò che non c'è più, che mi ha lasciato per sempre
e mi manca.
Generosa
Il pensiero corre
Abbiamo tanti tempi.
Penso una cosa da fare, nel mio pensiero veloce è già fatta.
Nella fantasia tutto è velocissimo, tutto facile, tutto semplice perché va come voglio io.
E’ fatta, veloce, come il mio pensiero.
Poi faccio nella realtà, con le mie gambe che si muovono, il mio corpo che si muove, tutto entra in azione, le mie mani agiscono, faccio, ma il tempo non è lo stesso.
E’ più lungo e si allunga ancora di più rispetto a quello che pensavo, a come lo pensavo, a come era nel mio fulmineo pensiero.
Mi sento lenta, molto lenta rispetto al tempo che con il pensiero veloce mi ero data.
E allora?
Allora se non tengo conto dell’altro tempo che ho fuori dal pensiero vado incontro ad una delusione, all’ansia.
E ho visto che nel fare, se non sono presente nel fare, mi faccio disturbare da altri pensieri che mi danno altro da fare dentro, e così non vivo il presente del fare.
Se sono nel fare, attenta al mio fare, con me stessa nel fare, tutto è semplice, fluido, e viene una grande soddisfazione dall’aver fatto e sono contenta di quello che ho fatto, anche se il tempo che ho impiegato è decisamente di più di quello veloce che aveva il mio pensiero.
Gianna
Trasformato da me
Tutto quello che mi appare è secondo il mio pensiero, secondo la mia aspettativa, secondo quello che io penso in quel momento, secondo quello che io ho dentro.
A quello che mi appare do un giudizio, mai libero, ma condizionato da quello che ho dentro.
Non vivo la libertà neanche in quello che vedo, perché quello che vedo non è così e basta, mai, è sempre trasformato da me.
Anche lì, ogni momento metto del mio, di quello che sono, di quello che penso, di quello che mi aspetto.
Gianna
Rovinarci con le
nostre mani
Perché tutti questi squilibri nelle persone?
Sto notando e vedendo che tanta gente, famosa, importante (lo leggo sui giornali) si rovina con le proprie mani facendo uso di droghe.
A me personalmente sembrano incoscienti della propria vita, si legge che gente ne fa uso perché depressa, la depressione è una cosa bruttissima, però per vincerla secondo un mio giudizio personale bisogna comprendere quali sono le paure che ci portano a stare male.
Certo, ognuno di noi ha dei problemi, io ne sento tantissimi, ogni uomo li vede a modo suo.
Una testa diversa dall'altra, con idee diverse dalle altre, però io mi chiedo: ma quando queste persone assumono droghe non sono coscienti che si stanno rovinando?
Magari pensano di risolvere i problemi così.
Quello è solo masochismo, perché una volta fatto tutto quello che si è fatto, i problemi li riavrai, sono nella memoria.
Non so, so solo che più andiamo avanti e più brutto vedo questo mondo che ormai
è stato in parte rovinato da noi esseri umani.
L'unica cosa da fare è essere coscienti di noi stessi amando di più la nostra persona e proseguire per la nostra strada, e basta, anche perché non farlo ci porta solo ad avere ansie gratuite di cui potremmo farne a meno.
D.
Le stagioni
Quest'anno non ho vissuto la Primavera non ho vissuto l'Estate
ora è Autunno e ricomincio a guardare il cielo
gli alberi che si spogliano
il sole tiepido che ancora mi scalda un po’
e ho voglia di piangere!!
Ho perso il Tempo.
Gene
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