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Periodico di Informazione Culturale e di Ricerca Filosofica
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Direttore Responsabile: Carla Orfano - Autorizzazione Tribunale di
Torino n° 5671 del 13/02/2003 |
N° 2-8 - anno 7° -
Giugno-Luglio-Agosto 2009
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PAGINA 8
"La verità è immortale, un errore, al massimo, dura solo una
vita"
Mary Baker Eddy
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I Grandi Filosofi
George Eliot
Non era un uomo, era una donna.
Il suo vero nome era Mary Ann Evans, filosofa positivista e scrittrice inglese vissuta dal 1819 al 1880.
Non era bella, ecco come la descrive suo marito in una lettera indirizzata al babbo:
“Padre, mi sono invaghito di Mary. Ha la fronte bassa, gli occhi di un grigio spento, il naso grande e pendulo, la bocca enorme nella quale si intravvedono i denti storti e il mento è di quelli che non hanno termine. Eppure in questa mostruosa bruttezza risiede una bellezza potentissima che in pochi minuti rapisce e sconvolge la mente, cosicché, alla fine, ci si ritrova innamorati di lei, come è accaduto a me. Sì, consideratemi innamorato di una donna con pretese da intellettuale che ha una gran faccia da
cavallo”.
Mary non gli fu fedele, non lo abbandonò, ma iniziò a frequentare il filosofo George Lewes.
Qualche studioso la inserì tra i pensatori che nel 1800 riesumarono il pensiero di Epicureo, ma lei respinse sempre questa definizione, sostenendo che Epicuro mirava al piacere in quanto tale, mentre lei considerava il sorriso, il vero motore della felicità.
Scrisse molti libri, alcuni raggiunsero tirature di oltre cinque milioni di copie, tra tutti il più famoso è “Il Mulino sulla Foss”.
Fra gli altri testi: “Scene della vita clericale” (1858), “Adam Bede,” (1860), “Silas Marner” (1861), “Felice Holt, il radicale” (1866), “Middlemarch” (1872), “Daniele Deronda” (1876).
In tutte le sue opere George Eliot ha descritto la vita provinciale inglese con acuto senso di humour.
Temeva la critica, e sapeva che in quei tempi il pensiero femminile veniva scartato a priori.
Così prese il nome maschile del suo amante, George.
Il suo pensiero: “Val più un sorriso di qualsiasi altra cosa. La vita è dura e triste di per sé, pertanto l’uomo deve trovare la chiave per interpretare in termini positivi tutto ciò che gli può accadere. Se regali un sorriso, mille sorrisi arriveranno. La gioia la devi creare nel tuo animo. Se vuoi vivere felice, devi costruire la tua felicità. Il mondo che ti sta attorno è un mondo vuoto, la vera ricchezza sta in te, scoprila sorridendo. Se sorridi, il tuo corpo starà meglio, ti sentirai desideroso di fare mille cose, supererai ogni ostacolo ogni malanno e tutto ciò che vedi, senti, odori, tocchi e gusti ti offrirà
gioia”.
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