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Periodico di Informazione Culturale e di Ricerca Filosofica
Direzione, Redazione, Amministrazione: Via Reano, 1 bis
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Direttore Responsabile: Carla Orfano - Autorizzazione Tribunale di
Torino n° 5671 del 13/02/2003 |
NUMERO 5-6-7 - anno 1° -
Agosto-Settembre-Ottobre
2003
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PAGINA 3
"Chi commette un'ingiustizia è sempre più infelice
di quello che
la subisce"
Platone
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Osservazioni sul riscontro tra il dire e il sentire
"Ti Voglio Bene" (TVB) e "Ti Amo" (TA)
Le due locuzioni non esprimono sentimenti precisamente definibili: sintetizzano verbalmente stati d'animo che ogni soggetto percepisce in modo similare, ma espone in enunciazioni non sempre analoghe: sono formulazioni più
personali che idiomatiche, nel senso che ogni soggetto attribuisce al significante significati, sensi e intensità differenti.
TVB è formula diffusamente italiana, non usata in altre lingue nazionali, nelle quali si usa il più definito verbo amare.
Il greco aveva più verbi: stergô (desiderare), heraô (bramare), fileô, con il senso di "affetto amicale", agapaô, più definito e intenso, corrispondente al latino amo, unico verbo della lingua dei Romani per esprimere il forte sentimento affettivo per ogni predilezione, ed anche le connotazioni sensuali dell'amore, più specifico di diligo, che ha il senso di "avere interesse e preferenza".
Anche l'inglese ha più forme, to love e to like, il secondo nel significato generico di "piacere", anche in senso oggettuale.
Lo spagnolo ha amar e querer (desiderare, voler bene).
Nella maggior parte delle parlate locali italiane non si usa TA, ma il più blando TVB, anche quando il parlante vuole esprimere sentimenti forti e profondi, con varianti intensive, come TVMB e TVTB. In alcuni idiomi regionali un vago senso di pudore inibisce le espressioni esplicite, che sono sostituite da sguardi allusivi o ammiccanti e microsegnali, quasi sempre inconsapevoli.
La dichiarazione verbale definita è frenata nei giovani, perché essi non hanno ancora nozione chiara del contenuto espressivo, mancando di termini di confronto: non comprendendo in modo compiuto la piacevole inquietudine avvertita, esitano a tradurre in espressione parlata il sentimento di attrazione che li protende verso il soggetto di cui desiderano la contiguità.
L'espressione d'affetto è più disinvolta negli adulti, in ragione diretta della cultura, della consapevolezza e della sicurezza che il soggetto possiede. Molti adulti, tuttavia, apparentemente disinvolti, eccedono in dichiarazioni d'affetto, le quali si inflazionano in un dire manierato e sciocco, vuoto e privo di contenuto.
L'adulto usa le espressioni TA e TVB se l'esperienza e la formazione giovanile lo hanno disinibito, e non è raro il caso di soggetti che mai abbiano pronunziato l'una o l'altra locuzione, all'opposto di chi eccede ed enfatizza le espressioni affettive. In entrambi i casi risulta difficile interpretare la misura dell'affetto che il soggetto nutre (quand'anche vi fosse un parametro di valutazione).
Negli ambiti in cui non si usa TA la forma TVB assume tutti i valori e le gradazioni del sentimento, estesi dall'amore per lo studio o per la montagna o il mare, dalla tenerezza per il fanciullo nella prima età, al bene per i genitori, alla dilezione di amicizia, al sentimento tra fidanzati, all'ardore tra amanti. Il ventaglio di significati e sfumature di TVB è quanto mai esteso e include, di fatto, tutta la gamma di buoni sentimenti che effondono dall'animo umano: infatti il significato etimologico della locuzione indica che il pronunziante auspica quanto di meglio possibile per il beneficiario dell'affetto. In questo senso TVB non corrisponde a TA che è, invece, una comunicazione spirituale che l'emittente invia al destinatario, per confidargli che sono insorti o sono in atto una predilezione, un fervore o anche una tenerezza che, a titolo diverso, richiamano l'emittente verso il destinatario e viceversa o reciprocamente.
Tra fidanzati(ni) TVB è formula convenzionale, ancorché le prime passioni siano fortemente coinvolgenti, mentre tra coppie di giovani innamorati non più adolescenti le due espressioni possono coincidere nei significati e nei valori di intensità. Nell'affermazione d'affetto coesistono la componente spirituale, il desiderio del bene verso l'altra persona, e una componente di attrazione fisica, un desiderio di avvicinamento, di comunione, di assimilazione, di compenetrazione. In tal caso il sentimento spirituale e la pulsione fisica coincidono, poiché sono le forze di natura che suscitano il richiamo interpersonale finalizzato all'amore che unisce.
Anche l'amore spirituale è un richiamo che unisce per effetto di desideri similari: il bene verso uno o più soggetti accomunati da sentimenti generali condivisi.
La ricorrenza troppo frequente nell'uso di TVB e TA è fuorviante e non aiuta a comprendere bene i sentimenti di chi si esprime in modo disinvolto e indifferente con entrambe le modalità, le quali sono dirette, con stereotipata formula, al cane, alla nonna, alla motocicletta, al semplice conoscente con cui nulla si ha in comune, ai compagni di scuola di vent'anni prima e contemporaneamente corrono tra fidanzati e coniugi. L'uso eccessivo di TVB e TA dissimula sentimenti superficiali e manifesta, più che affetto, un desiderio di essere ricambiati di un bene o di un amore poco sentito per gli altri e molto per se stessi.
"Ti Voglio Bene" ( TVB) e "Ti Amo" (TA)
Ambiguità e plurisenso delle più convenzionali espressioni
d'affetto
Il TVB troppo insistente induce al sospetto di un voler bene suscettibile di entrare in crisi al primo malinteso e non è garanzia di affetto da reggere agli urti delle singole individualità: è più affidabile il soggetto che non esprime verbalmente i sentimenti che non la persona che dichiara TVB con inconsapevole disinvoltura, caso in cui vuol mantenere la fiducia e il legame di una seconda persona che interessa a scopi diversi, ma non si sa quanto sentimentali.
Il soggetto che nutre forti sentimenti non spreca le espressioni d'affetto, ma le dosa e le usa solo quando la dichiarazione sentimentale giovi a confermare o rafforzare ben più intensi messaggi o situazioni d'affetto.
L'intelletto umano sa dissimulare in forme assai sottili e velate le diverse sensazioni percepite e pertanto non si può affermare che ciò che è nelle parole sia anche nella mente e nel cuore o che ciò che la voce non dice manchi dalla mente e dal cuore, pur riconoscendo, con cautela, che "chi non ha argomento non ha sentimento": per quanto i pudori e le inibizioni siano tenaci un sentimento intenso e profondo stimola comunque espressioni di affetto ed estrinsecazioni, in forme varie, verbali, scritte, ideografiche, metaforiche. Molte persone sono apertissime a scrivere le più dolci espressioni sentimentali, che però non pronunzierebbero mai di fronte ai destinatari dei messaggi affettuosi: ne sono causa gli impacci di insicurezza, di scarsa autoconsiderazione, di timore che si possa apparire ridicoli nel manifestare sensazioni interiori tenuti in altissimo valore. Tra persone di sesso diverso, tra le quali corre una "corrispondenza d'amorosi sensi" (coppie in relazione varia) le espressioni TA e TVB seguono le consuetudini e le modalità suggerite dal momento, dalle circostanze, dall'intensità dei sentimenti, dalla sintonia interpersonale, dai percorsi educativi.
L'innamorato reticente al TVB e ancor più al TA non sempre è veramente innamorato, ma crede di esserlo o vorrebbe esserlo, ma non lo è con quella intensità che fa prorompere espressioni d'affetto quasi poetiche. O, se innamorato, è può verificarsi che il travolgente trasporto affettivo impedisca un'estrinsecazione comunicativa spontanea la quale, attraverso la dichiarazione verbale (la parola data), impegna formalmente.
Ragione per cui il messaggio affettivo si trasmette più con i comportamenti, anche spinti, che non mediante il codice linguistico, il quale appare troppo strumentale e inadeguato per corrispondere a sentimenti più profondi di quanto non esprima la forma verbale TA.
Chi usa solo la locuzione TVB potrebbe nutrire un sentimento poco intenso, incerto, del quale l'enunciante non si sente abbastanza sicuro, tanto da escludere la forma TA. Di solito la formula TVB negli adulti non ha contenuti che vanno oltre il doveroso rispetto tra soggetti legati da caloroso rapporto, e quasi certamente esclude le travolgenti attrazioni, ferme restando, naturalmente, i casi di forti inibizioni di educazione o di sottostima, che indeboliscono la capacità espressiva.
Un'attenzione particolare merita la formula TVB scritta, la quale spesso è una comunicazione sentimentale ideale, diretta non alla persona dedicataria cui è indirizzata, ma ad un ideale soggetto dell'immaginario amoroso, del desiderio irrealizzabile, che al momento è il destinatario dell'espressione scritta, persona che occasionalmente incarna a distanza, ma non in cospetto, una chimera remota nelle possibilità e nelle probabilità.
Il TA degli amanti non occorre per informare l'altro soggetto di quanto e quale sia l'amore trasmesso e ricevuto, ma gratifica l'ascolto cosciente per razionalizzare o esaltare un forte sentimento espresso mediante altre modalità: attenzioni, cure, pensieri e messaggi non verbali. Chi ascolta TA è rassicurato della consapevolezza sentimentale del pronunziante, il quale usa questa formula nell'atto del percepire il più intenso sentimento possibile, locuzione spesso rafforzata in TA e ti amerò sempre, poiché il TA non è continuativo, come può esserlo TVB che, impegnando meno, può proiettarsi a tempo indeterminato: i due soggetti possono non amarsi più di sentimento passionale, ma volersi bene senza limitazioni. Ciò conferma che i contenuti di TVB non sono quelli del TA, corrispondenti questa ad una comunione di anime. TVB e TA, dunque, non sono espressioni equiparabili: la lingua italiana, che le usa entrambe nelle circostanze più varie, dimostra una maggiore ricchezza espressiva, ma è anche un po' ipocrita, poiché con la locuzione TVB, diversificata negli infiniti significati, gli italofoni ingannano se stessi e i destinatari
dell'espressione, essendo impossibile definire, anche approssimativamente, la pregnanza di TVB: una moglie non più innamorata dirà al marito TVsempreB (ma non più di tanto), mentre avvertirà forte il desiderio di dire TA a un soggetto verso cui è attratta da desiderio intensamente passionale. Così un'adolescente dirà TVB ai genitori che "rompono" e forse sussurrerà TA al coetaneo, nei confronti del quale avverte un travolgente sbandamento dell'età.
Enzo Papa
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