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Periodico di Informazione Culturale e di Ricerca Filosofica
Direzione, Redazione, Amministrazione: Via Reano, 1 bis
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Direttore Responsabile: Carla Orfano - Autorizzazione Tribunale di
Torino n° 5671 del 13/02/2003 |
NUMERO 5-6-7 - anno 1° -
Agosto-Settembre-Ottobre
2003
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PAGINA 5
"Quando ricordate che esistete, state tornando a casa"
Carla
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Presso lo Studio d'arte De Michele di Sora
anche la torinese Liliana Barberis
Scritto nell'estate
Artista eclettica, molto conosciuta in Piemonte per il suo personale modo di fare pittura, Liliana Barberis, sta conquistando la meritata notorietà con una serie di esposizioni in importanti Gallerie e spazi istituzionali italiani.
Il 19 giugno, infatti, presso lo "Studio d'Arte De Michele" di Sora è stata inaugurata una mostra collettiva dal titolo"Segnali clandestini" cui la pittrice ha partecipato ottenendo un lusinghiero successo. Suoi compagni d'avventura in questa straordinaria esposizione sono Carlo Buzzoni, Silvio Pasqualini, Ute Zocher, Alexander Jakhnagiev, Emilio Giusti, Angelo Di Bartolo, Franco Ferrari, Fabrizio Bertuccioli, Giorgio Casari ed Emiliano Marinucci.
Pittrice di grande talento, dotata di una tecnica raffinata, Barberis intuisce ed esalta la psicologia dei suoi personaggi, trasferendo nei loro sguardi tutta la sensibile e palpabile medianicità che nell'enigma di un volto si può trovare.
In ogni esplosione di linee geometriche triangolari, rette o curve, che da uno o più centri della tela si proiettano a fasci verso i limiti del quadro, s'intravede una passione intensa e una prorompente vitalità di soggetti. Punto focale della sua riflessione artistica è la donna: mistero metafisico, espressione delicata di vita.
Donne che spaziando al di sopra degli eventi hanno il compito di far scaturire dal sogno il moto ascensionale di figure che acquistano una lievità attraversando il mondo, quasi fossero creature sovrumane che sfiorano l'esistenza senza lasciare tracce.
Lo stesso impianto disegnativo condotto con sicurezza non è mai però rigidamente geometrico, ma delicatamente piegato a seguire le sinuosità delle forme. L'impressione che il fruitore riceve da ogni tela di Barberis è di alto godimento estetico, perché la sua opera va considerata al di fuori di ogni contesa, va valutata come manifestazione di eccezionale virtuosismo tecnico e di supremo rispetto per la nobiltà del mestiere.
Si tratta, quindi, di un nuovo linguaggio che scava ed approfondisce il vecchio, che continua a cercare e a spiegare il bozzolo ancestrale delle emozioni che formano le origini dell'Io della donna-Barberis. La stessa ricerca sui volumi e sugli spazi è condotta analiticamente per convergere nelle definizioni architettoniche dello spazio, del racconto per immagini, mosaico di un'idiallica e variopinta realtà.
Elisa Bergamino
Critico d'Arte
La "personale" di Magda Casetta
Artista che sa esprimere il cuore nella forma
"La varietà dei soggetti che si dispiega nelle ceramografie di Magda è un indicativo delle notevoli capacità dell'artista di dominare una materia ed una tecnica di cui solo i competenti conoscono le difficoltà di
trattamento"
Questo è il commento che il professor Enzo Papa ha pronunciato in occasione dell'inaugurazione della personale esposta da Magda Casetta a La Morra, tenuta presso la suggestiva medioevale cantina comunale.
Il valente e quotato critico ha poi aggiunto: "L'oggettistica di Magda esprime tutte le abilità che l'artista ha sommato nel corso degli anni di pratica pittorica ed insegnamento, fedele ad uno stile che giunge dalla cultura aulica del '700 - '800, moderna , riveduta ed aggiornata. L'artista propone ceramografie di accattivante piacere visivo, non prive di sigle personalissime che ne impreziosiscono la
grazia".
Casetta si è specializzata nel decorare vasellame di vario genere, sempre però saldamente figurativo rispetto a quel classicismo che sa esprimere con tanto talento.
La personale, visitata non solo da amici ma anche da esperti ed appassionati del settore, ha avuto notevole successo.
Alle generali felicitazioni si unisce anche la redazione di "EGO", ove l'artista ha preso coscienza delle sue straordinarie capacità sino allora inespresse.
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