|
PAGINA 7
Quando si prende coscienza si diventa più liberi Stefano è un bimbo di 12 anni. È stato con noi per una settimana di vacanza. I primi tre giorni non parlava. Era intimidito. È stato lasciato libero di esprimersi pur sempre guidato nell’osservazione. Poi si è sbloccato, ed ecco cosa è emerso dai suoi scritti. Mentre cammino vedo le piante, e le pietre che sto per mettere sotto i piedi e ne sento il rumore. Poi il vento mi va tra i capelli e nelle orecchie. Poi muove le piante e il loro rumore mi ricorda quello delle maracas in un giorno di festa, e mi rilassa. C’è una bellissima atmosfera di calma e di tranquillità. E mi veniva da pensare a tutti i litigi trascorsi in quest’anno, e tutte le cose giuste non ascoltate, a tutte le regole trasgredite di quest’anno. Poi penso a ieri, la bella serata, le stelle cadenti, i miei desideri al plurale. Ma ora tutto è esaudito e adesso sto bene. Appena esco dalla casa
guardo i cespugli con paura di venire morso da una zecca. Scivolo più
volte sulle pietre sporgenti che cedono; per terra vedo un grillo e decido
di seguirlo, ma la mia guida è un’altra. Camminando vedo un pino storto
e penso alla sua dura crescita. (anni 12)
|
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
E G O |
||||
- Ego ©2002-13 | ||||