Ego Filosofia:
leggi il giornale EGO:
2003:
2004:
2005:
2006:
2007:
2008:
2009:
2010:
2011:
2012:
2013:
2014:
|
|
|
Periodico di Informazione Culturale e di Ricerca Filosofica
Direzione, Redazione, Amministrazione: Via Reano, 1 bis
- 10147 Torino - Tel e fax 011 3853793
Direttore Responsabile: Carla Orfano - Autorizzazione Tribunale di
Torino n° 5671 del 13/02/2003 |
NUMERO 8 - anno 1° -
Novembre - Dicembre
2003
|
PAGINA 6
|
"Si ha sempre tempo a sufficienza se lo si usa bene"
Wolfgang Goethe
|
Il bisogno
Aspettative deluse, i miei bisogni naufragati nelle delusioni, bisogno di un'attenzione, di un'amicizia che non c'è, la cerco invano, busso ma non mi si risponde, perché continuo?
Non ha senso, è solo il mio bisogno e non il suo ed il suo mondo è da rispettare, è da rispettare il suo non sapersene che fare di me quando lo voglio io.
Già il suo bisogno scatta solo quando il suo vaso è pieno e lo può vuotare dentro la porta del mio ascolto e allora io mi dico:guarda come sono importante ora io , sono indispensabile!
No sono solo una che ascolta e potrei essere io come un'altra persona.
Povera me che inganni! Quante volte ci ho battuto il naso tanto da romperlo, quante cadute e ricadute prima di comprendere che non si può chiedere a chi non ha nulla da dare ma che a sua volta chiede, urla, brama più di me.
Lei ha la sua memoria di cose e di vissuto ed io la mia, con i miei bisogni da vivere e da comprendere.
Luigina
Memoria
Memoria, non avevo capito nulla di nulla della tua importanza vitale e così ho ignorato il momento, non sono stata attenta all'impatto che mi veniva dagli occhi e che mi sconquassava dentro!
E poi via, nel vivere di tutti i giorni, scordando quasi quel che i miei occhi hanno visto e la mente non vuol ricordare.
E la memoria ti porta sempre lì, che tu voglia o no, che tu sia cosciente o no, e se non sei cosciente ricevi delle mazzate senza senso, che uccidono il tuo essere e ti creano malattia.
Non è un'impresa facile, me ne sono resa conto, ma è bellissima la ricerca e ti salva la vita!
L. A.
Ricordo negativo
Il ricordo negativo ti porta indietro, ti fa ripetere gli stessi errori fatti in passato, così in quel momento ti sembra di rivivere un film a volte dell'orrore.
Ti sembra di rivivere le stesse situazioni, solo con persone diverse e così pensi che ti succederanno di nuovo le stesse cose vissute nel passato ed hai paura che questo film abbia lo stesso finale.
Così ti spaventi, ti aumenta l'ansia e ti viene il panico.
Il segreto per spezzare il ripetersi delle angosce è quello di pensare che se quella situazione si è ripetuta è perché sono stati fatti gli stessi errori quasi di sicuro.
Allora in quel momento è meglio rimanere lucidi così si è in grado di non confondersi e si capisce meglio cosa si deve fare per risolvere la situazione.
Se sono presente lì in quel momento è più facile, non devo rivivere il passato, perché le scene del film devono essere diverse.
Non devo avere paura, devo pensare che posso migliorare le cose.
Essere presenti in quel momento, essere me stessa, non il ricordo di me stessa nel passato, altrimenti sono fregata.
Sono incastrata nella condanna e nel giudizio del passato e non ho più la lucidità del momento.
Il film deve cambiare finale, non deve essere più un film dell'orrore e più di tutto io devo essere lì in quel momento per decidere la cosa più giusta.
Io soltanto io lo posso fare.
Gabriella Paffuti
|
