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Periodico di Informazione Culturale e di Ricerca Filosofica
Direzione, Redazione, Amministrazione: Via Reano, 1 bis
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Direttore Responsabile: Carla Orfano - Autorizzazione Tribunale di
Torino n° 5671 del 13/02/2003 |
NUMERO 2 - anno
2° - Febbraio 2004
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PAGINA 3
"Non succede mai nulla se prima non lo desideri"
Epicuro
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Filosofia
nell'arte
Sono nata mancina
Ma questa mia biro non lo sa
Sono nata mancina, sono mancina in tutto: nel mangiare nel tagliare nel cucire nel disegnare nel dormire il mio equilibrio è basato sul lato sinistro, ma non lo sono più nello scrivere!
Ho iniziato a scuola con la sinistra, ma quando erano i miei tempi si usava ancora il calamaio con la penna e il brutto era che involontariamente macchiavo tutto lo scrivere perché per far asciugare l'inchiostro ci andava tempo e non sempre avevo la prontezza di usare la carta assorbente.
Ricordo ancora adesso le urla della maestra e le bacchettate sulle mani, fino alla costrizione di usare la mia mano destra.
I mancini allora erano anche mal visti (e forse lo sono ancora al giorno d'oggi)
ah la superstizione!!.
Ma sapete cosa vuol dire modificare una natura???
La fatica, e oggi la rabbia di essere fin da piccola stata condizionata, sono arrabbiata con tutti i maestri che hanno cambiato la natura del mio scrivere e chi ha provato come me sa cosa significa.
Ringrazio anche la mia mano destra di esistere e di essere con me, ma sapete, l'istinto a volte è forte e quasi sempre si fa sentire al momento in cui la penna viene presa dalla mia mano destra.
Beato chi ha inventato la penna biro!
E tutti i mancini che l'hanno usata.
Generosa
Le mie orecchie ascoltano
Ascoltare, orecchie che ascoltano i bisogni degli altri, solo i bisogni: possono essere sgrade-voli, dolorosi, portare dentro
uno scompiglio tremendo, deludere un'aspettativa che comunque c'è sempre. Ma che aspettare dai bisogni?
Il bisogno non conosce confine né rispetto; è come una valanga, è come un fiume in piena,il bisogno conosce solo il proprio problema e non considera l'altro che sta davanti, non lo vede nemmeno o, se lo intravede, se ne frega perché il suo pulsare è prorompente ed è l'unico linguaggio che conosce.
Il bisogno è cieco e non vede la cecità degli altri; cerca comprensione, conforto, solidarietà da chi a sua volta del bisogno è schiavo e ha già tanto da faticare per se.
Il bisogno è l'assurdità del vivere.
Non c'è madre, non c'è figlia, non c'è fratello o sorella, non c'è nulla se non il bisogno
prorompente!
L. A.
La ruota
La ruota gira illuminata sulla fiera di Basilea.
Non la vedo ma la sento, le mie orecchie catturano sensazioni.
Festa, luci, sento le urla di chi ci sale, non so se sono di gioia o di paura.
Che si va cercando su di una ruota se non una breve emozione, un attimo di paura e di follia per dimenticare se stessi ed i problemi della vita!
E l'altoparlante rimbomba, non capisco le parole né la lingua, ma sento l'umanità sofferente che ci sale e vorrebbe tutto bruciare lì in un attimo di luci e velocità.
La campana della cattedrale ha scandito le ore; è bello il suono della campana, parla al cuore.
Quanti l'avranno ascoltata?
E' certamente un'emozione più vera, più intima, più profonda: ecco ora dà i rintocchi, è dolce e solenne come l'eternità e la gente ama di più la ruota della fiera di città.
Basilea, 5 novembre 2003
Luigina
Sono il risultato
delle mie azioni
Sento che tutto mi scappa e il mio stato d'animo cosi chiuso dalla sofferenza.
E non credo e non vedo, solo chiusura.
Allora... allora... cerco, la mia vita che vale e devo essere in questa vita.
Solo che tutto questo bagaglio mi schiaccia.
E non riesco più vedere una strada, è tutto offuscato.
Da me parte tutto e la mia mente è quella che è.
Devo comprendere delle cose che mi sembrano lontane, è tutto un percorso.
Sembra che faccio tutto io, ma è così.
Quando uno non comprende quello che è, quello che gli sta attorno.
Tutto il mondo cammina e vorrei guardarlo.
Sono il risultato delle mie azioni.
Tutta questa matassa mi verrà più chiara e comprenderò le mie azioni e saranno meno... un peso.
Antonio
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