Periodico di Informazione Culturale e di Ricerca Filosofica Direzione, Redazione, Amministrazione: Via Reano, 1 bis - 10147 Torino - Tel e fax 011 3853793 Direttore Responsabile: Carla Orfano - Autorizzazione Tribunale di Torino n° 5671 del 13/02/2003 NUMERO 12 - anno 3° - Dicembre 2005 pagina 1 pagina 2 pagina 3 pagina 4 pagina 5 pagina 6 pagina 7 pagina 8

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Il filosofo conosce 
e porta direttamente a vivere il cuore

Il filosofo è colui che si domanda il perché delle cose, le analizza, le osserva da ottiche diverse da quelle registrate dalla propria memoria sino a quel momento. 
Vuole comprendere perché è nato , che senso ha la vita ed il vivere. 
Si chiede lo scopo di certe situazioni o comportamenti dell’uomo; osserva e vive all’interno di sé il proprio percorso, non tralasciando neppure una sfumatura, poiché il suo pensiero sarebbe incompleto.
Dal suo vissuto trae esperienza che matura poi nella conoscenza.
Egli non rimane mai in superficie, ma vuole apprendere l’essenza di ciò che vede, di ciò che lo attrae o gli interessa.
Dalla sua attenzione deriva un’apertura di coscienza che gli ampia la sua “visuale”.
L’uomo di pensiero non cerca la gloria, però egli è il guerriero che affronta il non conosciuto: entra nei problemi e piano piano li conduce a livello cosciente. 
Dove c’è dolore porta la conoscenza, porta amore.
L’uomo soffre poiché non conosce la vita, la vive solamente come scorrere del tempo, e rimane pieno di paura poiché il suo tempo ha un limite. 
Infatti il filosofo si inoltra nell’essenza della materia e attraverso questa percepisce la risonanza dell’anima.
Ma il filosofo sconfigge anche la paura in quanto comprende ed osserva da dove arriva. Entrando nelle problematiche quotidiane egli impara a dare il giusto valore ed equilibrio alle cose e le illumina di nuovi significati. 
Il suo lavoro è basato sulla concretezza ed è pronto a donare ciò che conosce perché sa che il suo lavoro ha sezionato i dolori dell’uomo e sa spiegare nel concreto con esempi che aiutano a migliorare l’evoluzione di coscienza.
Socrate ad esempio disse che l’invidia è l’ulcera dell’anima. Come avrebbe potuto scrivere questo se non avesse osservato a fondo che l’invidia blocca il vivere spontaneo?
Essa paralizza l’uomo che osserva l’oggetto invidiato! 
Gli blocca l’azione!
Conoscere sempre più la verità attraverso l’esistenza è il suo fine disinteressato, se non spinto dal proprio desiderio di conoscere.
La parola “filosofia” deriva dal greco “philos”, che vuol dire amore e “sophia” conoscenza.
Auguri quindi, auguri ad ogni uomo di “filosofare” per conoscere l’amore.

Carla Orfano

E G O
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