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Direzione, Redazione, Amministrazione: Via Reano, 1 bis - 10147 Torino - Tel e fax 011 3853793
Direttore Responsabile: Carla Orfano - Autorizzazione Tribunale di Torino n° 5671 del 13/02/2003

NUMERO 1 - anno 2° - Gennaio 2004

PAGINA 2

"Il giudizio nasce quando non comprendiamo"
Carla 

 

Imparare ad essere ospite 
Prima eseguivo come un soldatino

Con questi ospiti mi sono accorta di come sono brava, come ho agevolato le situazioni. 
Come il mio risveglio mi ha portato naturalmente a "fare", a risolvere, per rendere le situazioni gradevoli, per togliere problemi agli altri, a quelli che abbiamo invitato, che arrivano da fuori, da lontano. 
Come non mi sono persa d'animo, una persona nuova rispetto ad una volta. 
Non per esibirmi, ma per fare scorrere tutto piacevolmente.
Una cosa che mi sono osservata, che non sento con presunzione, ma con soddisfazione, è il fatto che ho rimediato a tutte le cose che avrebbe dovuto fare lui, che ha sempre fatto lui. 
Tutto questo gli ha provocato una specie di reazione rabbiosa mal celata: mi andava contro, faceva resistenza, metteva i bastoni fra le ruote, creando disagio negli ospiti che, pur volendogli molto bene, preferivano le soluzioni che proponevo io.
Io non ho imposto, ho proposto.
È tanto che lavoro su questo aspetto, l'ho subìto da una vita e ho un particolare riguardo per queste cose.
È così bello sentire: "Io suggerirei questo, vi va bene, oppure preferite fare in un altro modo?".
Invece di sentire: "Allora, adesso facciamo così e così, non si discute".
Eppure una volta ero così abituata a sottostare e a lasciar fare a lui. Lui risolveva le situazioni, a modo suo, e io ferma. O almeno mi muovevo, solo per eseguire. Un soldatino.
Macché soldatino, ero come un peones nei campi di cotone. Quei peones dicevano: "Sì padrone, sì padrone".
Ma poi hanno fatto la rivoluzione.
Anch'io ho in corso una bella rivoluzione, ma senza spargimento di sangue.
Vorrei arrivare a dire: il padrone è mio fratello.

Giorgia

 

Cuore insoddisfatto
il bisogno più grande

Cuore che batte forte, internamente.
Non fare del male a qualcuno. 
Persona disperata. 
Pena. 
Voglia di abbracciare qualcuno. 
Ma sono io la disperata.
Bisogno di abbracciare spalle possenti.
Le spalle larghe mi danno sicurezza, mi ricordano, mi fanno pensare ad un genitore che protegge un figlio. 
Non ricordo neanche un abbraccio di mia madre e neanche di papà. 
Terribile. 
Quanti abbracci con Valentina. 
Se li ricorderà?
L'abbraccio, anche l'abbraccio rimane nella memoria. 
È stupendo. 
È come fondersi con l'altra persona. 
È quasi più intimo di un rapporto. 
Mi rimane. 
Per un po' mi fa sentire in simbiosi con l'altro.
Rappresenta l'unione. 
Starei abbracciata per delle ore. 
È un mio bisogno, aiuta ad andare avanti.

M. C.

 

Inizio di autonomia

Non dipendere da nessuno. 
Non sopporterei più che qualcuno interagisca nelle mie cose.
Ascolto consigli da tutti ma voglio agire da sola.
Che brutto dipendere dagli altri. 
Aspettative solo aspettative. 
Elemosinare amore dalle persone. 
Buio. 
Più ti aspetti e meno ti arriva. 
Quando non ci pensi più ti arrivano le situazioni e a volte ti sembrano pesanti. 
Il mio gatto si struscia. 
Anche lui pretende attenzioni. 
Vuole giocare.
È tutto un prendere e un dare. 
Quando sarò autonoma in tutto? 
Sarebbe un bel traguardo. 
Fa comodo a volte appoggiarsi ad altri ma a che prezzo.

Marisa

Ci riuscirò
voglio essere uno con me e con tutto

Se io osservo un mio errore, che bello: ho visto dove sbaglio,
se penso che non fa parte di me, non è giusto mi sto condannando,
mi sto giudicando male e invece quell'errore l'ho fatto io.
È bello guardarsi e non giudicarsi, quello è l'amore per me.
L'amore per me è anche vedere le cose belle,
anche se piccole che ho fatto in una giornata.
Questo è amore per me.
Se giudico un altro per una cosa che a me non piace,
non lo sto rispettando, e invece che bello fa parte di quella persona
e che sia diversa da me che importa.
È nella diversità la meraviglia, così dalle cose diverse
si può imparare qualcosa.
Se accetto gli altri per quello che sono mi sto amando.
Guardarsi senza giudicarsi questo è amore per me.
Accettare gli altri per quello che sono questo è rispetto.
L'amore è fatto di comprensione e rispetto non di condanna e giudizio.
L'amore è l'unione con me con tutto.
con l'UNO unico, quello è l'amore.
Ora ho scritto tutto questo, spero tra un'ora o un giorno di riuscire
a farlo, perché nella mia memoria ci sono gli ostacoli e problemi
accumulati fino qui, ma io sono e voglio essere uno con me e con tutto.

Gabriella

 

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