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Direzione, Redazione, Amministrazione: Via Reano, 1 bis - 10147 Torino - Tel e fax 011 3853793
Direttore Responsabile: Carla Orfano - Autorizzazione Tribunale di Torino n° 5671 del 13/02/2003

NUMERO 1 - anno 2° - Gennaio 2004

PAGINA 6

"Io posso amare tante cose e tante persone, ma questa parola è singolare.
Il rispetto invece è una parola plurale e universale, 
per questo è più difficile da mettere in pratica
"
 Generosa

 

Giudicare toglie energia

Essere giudicati per troppo tempo toglie energia, ora le riprendo tutte.
Non essere rispettati è perché se gli altri non mi rispettano l'ho permesso io, e non mi sono amata abbastanza per vedere la meraviglia che è in me.
Chi giudica ha paura, inconsciamente paura di qualcosa o qualcuno che possa essere meglio.
Il giudizio mi ha bloccato per troppo tempo, ora non lo accetto più, il giudizio negativo distrugge, ti fa del male, anche io l'ho fatto migliaia di volte e so quanto ho sbagliato.
Senza giudizio si esce allo scoperto, non ci sono più alibi sei solo con te stesso, ma più di tutto il giudizio degli altri non ti ferisce, è perché li hai perdonati, sai in quale trappola sono incastrati, e li puoi perdonare.
Perdono anche me, se mi accetto come sono mi dò amore e le parole crudeli non mi danneggiano più di tanto.
Ora sono io, si esce allo scoperto si cammina a testa alta.
Nel mio specchio, mentre osservo me vedo tutti gli altri che ripercorrono i miei stessi errori avvinghiati alle loro paure ed alle loro frustrazioni.
Cerco di fare il meglio che posso sempre e quando sbaglio capisco che in quel momento potevo arrivare fino lì.
Non mi voglio più condannare l'ho fatto per troppo tempo.
Lo lascio fare agli altri, li ascolto e li osservo come osservare un pezzo difficile di me che non c'è più.

Gabriella

 

Il boschetto

Abito nella stessa casa da 27 anni e da tanti, tutte le mattine apro le tapparelle della mia finestra e ho sempre visto il boschetto che sta di fronte.
E' sempre stato molto bello vedere tutto quel verde e il trascorrere delle stagioni, ora il Comune ha deciso di ripulirlo e subito per me è stata una delusione, ho detto: "Ecco ora il boschetto non c'è più"!
Sono stata malinconica per un giorno!
Ma al secondo giorno che ho riaperto le tapparelle ho visto tutt'altra cosa, ho notato che tutti quegli arbusti coprivano alcuni alberi ALTI E FORTI un gran bel prato che ogni giorno diventa più verde e una bella strada che va in salita, LARGA E MORBIDA.
Che c'entra tutto questo con me?
In tanti posti si provvede a tagliare gli alberi vecchi!!
C'entra il fatto che se ho notato ciò che da fuori mi trasmette dentro, capisco che in altre occasioni il tutto sarebbe stato normale, invece ora anche dentro di me ci sono meno arbusti secchi, ho tagliato parte delle mie rabbie, ho rafforzato le mie radici che mi sostengono nelle difficoltà, vedo la mia invidia e cerco di eliminarla per quanto mi è possibile e vedo di più la mia indipendenza.
Quando chiudo le tapparelle dei MIEI OCCHI vedo anche più verde dentro di ME...!

Generosa

 

La mente inganna

Ho capito che sforzarsi di capire non serve a niente, che la mente ti inganna con giochi assurdi fatti di pensieri che si rincorrono e si accavallano.
E più cerchi di tenerla ferma, più lei elabora pensieri e ti porta fuori del tutto da te stesso.
Non riesci più a stare dentro di te e ragioni solo con quei pensieri che sono condizionatissimi dalle tue abitudini, dai tuoi schemi.
Io mi arrabbio molto quando mi succede questo perché quando mi succede sto male e mi sembra di non riuscire a combinare niente di buono con il lavoro che sto facendo.
Cosa fare in questo caso ? Penso che la cosa migliore sia quella di pensare che la parte negativa in questi momenti lavora molto bene perché non vuole farsi sconfiggere ed essere costanti nel lavoro.
Penso che solo la tenacia e la costanza a lungo andare paghino e ti siano di aiuto per evolvere.

Danilo

 

Fregare la memoria

Vorresti fregare la memoria? 
Tecnicamente sembrerebbe impossibile. 
C'è chi ci prova con alcool, barbiturici, ansiolitici, droghe ma poi lei ritorna sempre a galla.
Allora cerchi di spostare il tuo limite morale ma rischi di complicare ancora di più le cose.
Possibile che se sbagli devi portare addosso un così grande fardello per tutta la vita?
Dove sta il perdono? Cosa serve la comprensione se poi quella macchia d'olio continua ad insozzarti? L'uomo ha così risposto con l'Alzaimer. 
L'Alzaimer nasce come unica sua difesa.
Cara vecchia memoria io ti fregherò perché un giorno non ti riconoscerò più!

Piero Cavallo

 

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