Ego Filosofia:
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Periodico di Informazione Culturale e di Ricerca Filosofica
Direzione, Redazione, Amministrazione: Via Reano, 1 bis
- 10147 Torino - Tel e fax 011 3853793
Direttore Responsabile: Carla Orfano - Autorizzazione Tribunale di
Torino n° 5671 del 13/02/2003 |
NUMERO 1 - anno
2° - Gennaio 2004
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PAGINA 7
"Da quando mi sono presa cura di me e della mia persona?
Dal momento in cui ho capito
che nessun altro al mio posto lo avrebbe fatto"
Generosa
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La pagina dei lettori
A Spett. Ego,
sono entusiasta del vostro giornale, assolutamente unico nel suo genere, privo di quella classicità che è sempre più stucchevole.
Bravissimi! Vi seguo anche su GRP. Gli argomenti sono sempre molto interessanti perché trattano dei pensieri che ognuno fa tutti i giorni.
Adriano G.
Gentile Signora Carla De Rolandis,
mi fa molto piacere ascoltare su radio GRP i suoi interventi.
Questi mi scendono direttamente al cuore.
L'ho scoperta per caso girando la manopola.
Chissà se è possibile ascoltare le puntate che mi sono persa.
Grazie di cuore.
Marisa B.
Cara Ego,
complimenti per la trasmissione che la signora Carla De Rolandis e Donato Riva ci propongono al mattino su GRP. E' un momento prezioso per scoprire i nostri stati d'animo e trovare la strada per vivere meglio.
Non riesco a trovare il vostro giornale.
Potete inviarmelo?
Paola Barbierato
Spettabile Ego Filosofia,
vi seguo in Internet e per radio.
Apprezzo molto le riflessioni che riuscite a mettere in evidenza, superando qualsiasi banalità.
Tre anni fa ho perso mia madre.
Ho sempre pensato di non aver fatto abbastanza per salvarla.
Le vostre considerazioni mi hanno portato serenità.
Salvatore Simeone
Cara Ego,
siete molto simpatici e seri.
La vostra trasmissione su Grp è profonda e colta, anche se a volte difficile da seguire.
Finalmente parole educative!
Perché non distribuite il vostro giornale nelle librerie?
Emilio Testa
Gentili signori Carla e Donato,
complimenti per i simpatici dialoghi su Grp, utili per presentare situazioni di vita.
Ma siete proprio bravi!
Continuate così.
Mi spiace che non ho il computer per seguirvi in Internet.
Giuseppina di Grugliasco
La lettrice Rosa Messina, dopo aver letto gli scritti di P. Cavallo, ha pensato di rincuorarlo inviandogli queste tre poesia.
Eccole:
LA CASA
La casa dove
mi accogli, dove
mi ascolti, dove
mi credi. La casa dove
ti credo,la casa dove mi sento
sicura. La casa
del dappertutto, la casa
di un amico.
SON NATA coi sogni
nel cuore. Ma cos'è
un sogno? Un seme che affiora
nel campo. Un coro
di voci che incalza. Un drago
in agguato. Io sarò
sempre quel seme. Saremo
tutti quel canto. Voi siete
quel drago. Su tanta
violenza di esistere
io affilo le deboli armi che ancora
mi restano. Ho sempre
altre storie da
raccontare.
SE SOLAMENTE
Se solamente vi guardaste
intorno. Ci sono voci nuove
e verità diverse. Io non esisto.
Io non sento. Io non vedo.
Sasso sui sassi, e fiore contro
i fiori. Io non sono
nessuno, se nessuno
mi ascolta.
Altro che trapianto!
C'erano 2 cuori e una capanna adesso la capanna si è ingrandita e i cuori sono diventati 3 (e fino a poco tempo fa addirittura 4 con il cane) ma ognuno batte per conto suo!
Per collegarli insieme in armonia hai voglia di fare by pass: dovresti legarli con lo scoubidù ma anche così, per rigetto, alla fine ritornerebbero
singles!
Piero Cavallo
Troppo pensare crea confusione
Tensioni da tutte le parti.
Dove mi giro sempre sento tensioni e me ne faccio carico.
È come se le assorbisse il mio corpo, la mia mente, e allo stesso tempo le trasmetto.
È una sensazione che è opprimente, la testa ti pesa, il linguaggio cambia, i pensieri si accavallano, le parole non sono appropriate, non ascolti chi hai vicino, la memoria ha come dei vuoti, non ricordi più nulla, neanche le cose quotidiane.
Una sensazione di smarrimento, di vuoto e infine la stanchezza.
È come se avessi trasportato dei macigni ma ancor di più tutto si annebbia.
Anche il respiro è più corto, sei come intontita, nel pallone.
Ma perché mi arrabbio, perché non ragiono sulle cose.
Basterebbe analizzare la situazione e trovare una via d'uscita perché quella c'è sempre.
M. C.
Complimenti per EGO, veramente unico!
Socrate era uscito di casa diretto al liceo quando incontrò Tarsìa.
"Cercavo proprio te, Socrate, - lo salutò costui - ho una cosa da raccontarti…qualcosa che potrebbe interessarti molto".
Socrate lo squadrò. Sapeva che Tarsìa era un chiacchierone, abituato a trascorrere le sue giornate nell'agorà, facile alle maldicenze.
"È una cosa che potrebbe farmi felice?" gli domandò il filosofo.
"Non credo, si tratta di una voce sentita al mercato…"
"Quindi quello che mi vuoi dire non è conseguenza di una tua testimonianza diretta"
"O no - fece Tarsìa - io non ne so nulla per mia conoscenza, anzi, non saprei neppure più chi dei tanti me l'ha riferita".
"Se non c'è una tua testimonianza diretta, la cosa potrebbe dunque anche essere falsa" sbottò Socrate.
"Su questo non ci avevo pensato""E perché allora me la vorresti raccontare?"
"Perché nella vicenda si è fatto il tuo nome, Socrate" "Solo il mio od anche quello di altri?""Anche quello di altri""E gli altri sanno che tu stai svelando questa faccenda?"" Oh no, per amor degli dei. Non sanno nulla!""Tu ti consideri mio amico o nemico?""Ma che dici mai , caro Socrate, io mi sono sempre dichiarato tuo amico!""Allora - fece burbero il filosofo - tu mi vuoi raccontare qualcosa della cui certezza non sei testimone, pur essendo consapevole che questa vicenda non mi farebbe felice.
E sai anche che le altre persone implicate nel tuo racconto non gradirebbero la tua smania di svelare a me, o ad altri, quello che ha tutto l'aspetto di un pettegolezzo.
Mi domando allora perché mai in te c'è tanta brama di raccontare qualcosa che non giova al "tuo amico Socrate" quando sai, per averlo dichiarato tu stesso, che la cosa non converrebbe alla mia felicità".
Tarsia non trovò altre parole, e se ne andò osservando Socrate di sottecchi. Eppure era convinto che ciò che aveva sentito di Santippe, moglie di Socrate, sarebbe interessato al marito.
Era accaduto così con tanti, con molti.
Si domandò anche come mai Socrate, considerato ad Atene come "saggio" non aveva voluto ascoltarlo. Tarsia non capì che, il "filosofo Socrate", nel respingerlo, aveva ancora una volta dimostrato la propria saggezza.
Nicola
Grazie Nicola, per gli scritti veramente saggi.
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