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Direzione, Redazione, Amministrazione: Via Reano, 1 bis - 10147 Torino - Tel e fax 011 3853793
Direttore Responsabile: Carla Orfano - Autorizzazione Tribunale di Torino n° 5671 del 13/02/2003

N° 9 - anno 8° - Settembre-Ottobre-Novembre-Dicembre 2009

PAGINA 2

   "Fratello mandorlo, parlami di Dio. Ed il mandorlo si coprì di fiori"   
N.Kazantzakis

E poi dicono che i figli 
non vedono o non soffrono

Essere qui, stare insieme a me,sapere che ci sono.
Io sono io, loro anche se sono i miei genitori, sono un'altra cosa. 
Io sono io. 
Io sono qui insieme a me, la mia è un'altra vita. 
Certo il dolore c'è nel vedere loro come hanno vissuto la loro vita insieme.
Loro sono i miei genitori, ma per questo io non posso giudicarli. 
Posso solo osservare quanto male si sono fatti a vicenda, quanta incomprensione e dolore inutile, ed in questa incomprensione hanno cresciuto me e mio fratello. 
Com'è difficile costruire bene la propria vita, il cammino insieme ad un altro essere umano. 
Solo ora capisco che la maggior parte delle convivenze, sono costruite sulle aspettative, sulle invidie, sulle rivalità, sulle competizioni e le ripicche.
Dov'è l'amore? 
Dov'è la comprensione dell'altro?
Dov'è il rispetto per l'esistenza di ognuno? 
Dov'è la vera vita? 
L'amore soffocato e spento dalle abitudini.
Intere esistenze costruite sulle abitudini.
La negazione della vita per il dominio ed il possesso dell'altro. 
Il potere e l'ignoranza deturpano ogni uomo.
Il delirio di ognuno alla ricerca della "felicità" insieme ad un altro. 
Il mondo delle aspettative, l'illusione totale di ciò che si è. 
E l'amore dov'è? 
Dove rimane lo spazio per l'amore in quest'oceano di follia?

Gabriella

 


Gabriele Gnocchi

Il dio danaro

Lui, sempre lui, splendido dorato e da tutti adorato. 
Dio denaro ! 
Sempre al centro dell'attenzione di tutti.
Uno dei condizionamenti più grandi della vita. 
Si farebbe di tutto per averlo e di tutto si fa'.
Si decidono i matrimoni in base alle ricchezze di lui o di lei. 
Si tradiscono gli amici.
Si ruba, si inganna e si uccide.
Padrone assoluto ed indiscusso. 
Non è più presente una briciola di umanità nel cuore, per lui.
Se penso a come condiziona la vita di tutti mi vengono i brividi. 
Ma per mangiare e vivere dignitosamente, si deve avere.
Ci vuole per comprare il vestirsi ed anche per andare a lavorare. 
Sì lavorare, è il modo più giusto per averlo, cioè guadagnarlo nel modo più onesto. 
Lui c'é sempre, in ogni discorso della giornata; non ci facciamo nemmeno più caso, ma é così.
Usarlo bene nel modo giusto, rende sereni. 
Usarlo con cupidigia, avarizia o per potere, è deleterio.
Non mi ero mai soffermata a pensare a quanto condiziona la vita il denaro. 
Ma è così.
Esistono persone che ne accumulano tantissimo e non lo spendono mai. 
Ci sono quelli che lo chiedono sempre in prestito, per poi non restituirlo. 
Ci sono quelli che una briciola di risparmio, non riescono a farla mai. 
Ci sono quelli con il miraggio di facili vincite, si giocano lo stipendio ed anche di più.
Ci sono i ladri ed i truffatori, e quelli che come me, sono invidiosi di quelli che ne hanno di più. 
Distoglie il pensiero dalla nostra vera ricchezza.
Gli affetti non si possono comprare, le vere amicizie neanche, i pensieri puliti nemmeno. 
Non si può comprare la capacità di vedere la preziosità della vita; la sua importanza, la più grande ricchezza che abbiamo. 
Ora essere qui, per me, e scrivere tutto questo, non ha prezzo.

G. M.

 

 

Ogni pensiero una testa diversa

Ci sono momenti in cui tutto ti sembra difficile, inutile affaticarsi, inutile intestardirsi o continuare.
Ci sono momenti in cui quello schifo di sensazione, di solitudine e di non essere compresi esce fuori.
Ma quelli sono i momenti in cui non ti stai prendendo la responsabilità della tua vita. 
Sei in attesa, ti aspetti qualcosa dagli altri, oppure ti aspetti che gli altri possano fare per te di più di quello che tu stessa puoi fare per te.
Ma è un'illusione. 
Gli altri come fanno a sapere che cosa esattamente in quel momento stai pensando o desideri? 
E' assurdo, è folle. 
E' come sperare di svuotare il mare con un cucchiaino. 
Ma gli altri cosa ne sanno di me? 
Come possono sapere io come mi sento? 
E cosa voglio? 
E cosa ho bisogno in quel momento?
Non mi devo aspettare nulla. 
Aspettare é sinonimo di non fare, e non fare vuol dire guardare l'altro ed invidiare.
Cieca illusione, amaro epilogo se aspetti la soluzione da fuori. 
Rialzati e cammina. 
Conta solo sulle tue forze. 
Gli altri se possono, ti fanno cadere.
Non gli importa sostenerti. 
Alzati e continua, vai avanti.
Con la pigrizia e l'aspettativa non si conquista il mondo.
Anche se a volte la stanchezza ti fa' fermare, non è aspettarsi dagli altri la soluzione, ma ricordati che a rialzarsi sei solo tu. 

G. P.


Francesca Ferrari: Madre con bambino

Dedicato a mia figlia

Una notte ho fatto un sogno: spalancavo, come tutte le mattine, le finestre di casa, com’è mia abitudine.
E quella mattina d’inverno, aprendo la porta che dà sul balcone, vedo davanti a me mia figlia. 
Aspettava intirizzita che aprissi la porta. 
Era rimasta al freddo tutta la notte, chiusa fuori. 
La vedo. 
Lei mi guarda per un attimo in silenzio e abbozza un sorriso triste. 
Nei suoi occhi si legge tutta la sofferenza che ha vissuto.
Di colpo capisco e sento dentro una cosa che non so descrivere, come una pena grande, un qualcosa che mi fa quasi perdere le forze. 
Ma lei non è arrabbiata, è solo silenziosa e intirizzita. 
Non c’è condanna nei suoi occhi, come se, nonostante tutto, non volesse farmi sentire in colpa. 
E’ questo che mi fa commuovere di lei, non le ho mai sentito del rancore, la sto scoprendo nella sua bontà. 
Mia figlia. 
La scandisco mentre lo dico e ascolto questa parola: 
Figlia. 
E io mamma.
Non c’è cosa più bella. 
Che miracolo è questo! 
Mamma, ora ha un significato. 
Ora sento nitida quella cosa, quel filo invisibile che ci unisce. 
Sto cominciando con lei a vivere il cuore. 
Sensazione stupenda, fiore di ninfea che scivola dolcemente sull’acqua, raggio di sole.
Sto bene quando ci sei tu, sto bene con te. 
Sento la tua presenza.
Starei a guardarti per ore, per la tenerezza che susciti quando ti muovi nella tua casa, per come sei, per l’orgoglio che ti fa brillare gli occhi quando sei in mezzo alle tue cose, che hai scelto con gusto e che ami. 
Ora esisti per me come non mi era mai successo di sentire. 
Il lavoro che stai facendo per conoscerti, per migliorarti, per scoprire la persona bella che sei, le braccia che non hai mai chiuso, neanche dopo quella notte al freddo, durata fin troppo tempo aspettando che si aprisse la porta: sei tu. 
Adesso questo amore me lo voglio cullare adagio adagio, anche per tutte le volte che non ti ho cullata.

Mamma

 

 

La libertà dell'amore

Adesso è chiaro: il sesso ti rende schiavo, ti offusca la mente, ti inebetisce e tu credi che sia Amore.
L'Amore, quello vero ti rende un individuo libero, pulisce i sensi, ti mette in contatto con la Natura, con l'essenza delle cose. 
Ti fà dare il giusto significato.
Ti aiuta a capire.
Ti fà superare gli ostacoli. 
Rende tutto più leggero.
L'Amore rende liberi.

Alina

 

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