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Periodico di Informazione Culturale e di Ricerca Filosofica

Direzione, Redazione, Amministrazione: Via Reano, 1 bis - 10147 Torino - Tel e fax 011 3853793
Direttore Responsabile: Carla Orfano - Autorizzazione Tribunale di Torino n° 5671 del 13/02/2003

N° 9 - anno 8° - Settembre-Ottobre-Novembre-Dicembre 2009

PAGINA 4

   "Il maestro che cammina all'ombra del tempio, tra i discepoli, 
non dà la sua scienza, ma il suo amore e la sua fede. 
   Se egli è saggio non vi invita ad entrare nella casa della sua scienza,   
ma vi conduce alla soglia della sua mente".
Kahlil Gibran

Stelle cadenti

Le stelle cadenti ed i pianeti!
Sono ancora lì che guardo con i miei occhi incerti, in quel telescopio, le meraviglie del creato.
Giove ed i suoi tre satelliti a quanti milioni di km da noi: incredibile! 
Eppure è lì davanti a me con le sue fasce colorate, come in un miraggio.
E poi le nebulose e gli sciami nell’altro telescopio e noi qui , piccoli come un granello di polvere, un niente di niente nel tutto, un assurdo di presunzioni e di arroganze e poco rispetto altrui.
Pensiamo qui su questo pianeta di poter fare quel che ci pare, è il nostro e crediamo di avere il diritto di trattarlo anche male, senza pensare mai che in un attimo tutto può cambiare, perché nulla è nostro veramente ma è solo un dono in prestito, un tesoro da vivere e custodire.
Tutto diamo per certo, ma nulla è dovuto, in questa perfezione dell’universo tutto ha una legge ed un ordine ben preciso, ma fino a quando sarà così o muterà nessuno è in grado di dirlo.
Gli scienziati, gli uomini nei loro limiti, fanno previsioni, ma sono solo opinioni e tocca a noi essere un poco più coscienti di tutta questa bellezza e di rispettarla come il dono più prezioso di DIO. 
C’erano tanti bambini a scrutare il cielo, certo con i loro genitori, e questo mi ha allargato il cuore.
Ai bimbi bisogna far conoscere la bellezza del creato e quella della natura, perché l’uomo oggi di bellezza ne ha ben poca, purtroppo.
Mi sono ripromessa di portarci tra qualche anno i miei nipotini, ai quali già da subito ho fatto guardare il cielo con luna e stelle.
E’ troppo bello e spero servirà a loro un giorno.

L. Averis

 

 

L'esistenza, analizzata

Le pagine di un racconto, il racconto della mia vita.
Un viaggio un percorso, un'immagine........ tutto è fatto per essere assaporato, gustato, osservato, ricordato. 
Il racconto della mia vira, le immagini che si susseguono,i ricordi che si raccontano. 
I luoghi dimenticati che credi non siano mai esistiti, ma all'improvviso la memoria te li ripropone. 
La mia vita come un viaggio, ed i viaggi nella mia vita. 
Il sapore dei ricordi, nulla è comparso per caso sul mio cammino. 
Nulla è stato scelto così, casualmente. 
Ogni istante é stato assaporato e scoperto con desiderio. 
Molte volte il "viaggio" può essere faticoso.
Allora si deve riposare; il riposo è necessario per rispettare il nostro tempo. 
Il tempo necessario ad imparare a comprendere cosa in quel momento c'è da osservare. 
Il viaggio è una crescita, non è mai fine a se stesso. 
Ogni angolo del mondo, è una sfaccettatura della mia vita, non è solo una destinazione sulla carta geografica. 
Ogni posto nel mondo è meraviglioso, ma è la mano dell'uomo che lo può rendere ancora più bello, oppure devastarlo. 
La natura violentata, è il risultato dell'ignoranza, della rabbia e del non rispetto dell'uomo per questo pianeta. 
La meraviglia del viaggio, la scoperta incessante e costante. 
Non ci si deve mai fermare........ 
Dopo la prima sosta, ci saranno altre mete, altre destinazioni o modi di viaggiare, ma la scoperta non ha mai fine.

Gabry

 

 

La vita fonte di comprensione

La persa solitudine dell'uomo succube, dell'onnipresente "Io". 
La sua incoscienza totale, il condizionamento assoluto del dimostrare l' "Io" supremo.
L' "Io" che ostenta, che vuole "dimostrare", che vuole prevalere, che vuole il dominio, il potere.
L'assurda miseria di un essere completamente catturato dal miraggio dell' "Io".
Da un assetato "mostro" che non si placa mai, nemmeno con il continuo consumo degli oggetti, di quella materia incessantemente presente di cui di ha un estremo bisogno.
Il possesso, il dominio sulla materia, il dominio di un altro uomo, uno più misero dell'altro, uno più accecato dell'altro.......
Così la meraviglia è persa. 
Così sono distrutte le energie più belle. 
Così è la vita povera.
Quella del mendicante, quella dell'uomo povero della sua vera ricchezza.
Quella perdita di pensiero puro..........
L'uomo perso che non sa, che non conosce. 
Tutto questo è il non amore. 
Tutto questo è la trappola.
E' come voltare le spalle al sole, e disperarsi perché non si riesce a vederne la luce.

Gabriella

 


Che l’uomo abbia sempre radici profonde

L'invidia non mi fa gioire

Mia cugina ha appena acquistato la sua prima casa, ma io non riesco ad essere felice per lei, perché sono molto invidiosa.
Ancora una volta mi rendo conto di come l’invidia crei un fossato fra me e gli altri anche le persone a me più care. 
Non solo, quando provo invidia, io non ci sono; è come se mi annullassi come persona, come se vedessi tutti i miei sogni irrealizzabili…
E’ così, pensando al mio desiderio di avere una casa tutta mia, mi viene in mente che nessuna banca mi concederà mai il mutuo; o che non riuscirò mai a pagare le rate.
Ovviamente gli altri hanno dei genitori che li aiutano a pagare le rate o comunque hanno degli stipendi molto più elevati rispetto al mio…
Ecco altri pensieri negativi creati dalla mia invidia…
L’invidia mi fa vedere tutto lontano e irrealizzabile.

A. A.

 

La strada per cambiare

Sì, vorrei avere ancora tanto tempo, perché vedo che ci vuole del tempo per capire, per arrivare a quella pace che ti da un passo avanti.
Una conquista che cancella la sofferenza vecchia dell'ignoranza e la trasforma in comprensione.
Una cosa che non si vede, che non si riesce a toccare ma si sente dentro e si espande.
Come si sentono dentro i comportamenti sbagliati, le parole che hai detto e hanno ferito qualcuno, "lo so" perché dentro di me ho quello che ho fatto e che ho detto.
Da fuori questo non si vede perché non ha forma, però sento che occupa uno spazio dentro di me, eccome se lo occupa! 
E' andato a usurpare un posto che prima era mio, leggero.
Penso al tempo, al valore del tempo.
Ora voglio assaporarlo e non voglio perderlo.
Voglio adoperarlo per osservarmi mentre "vivo", voglio essere attenta ai miei stati d'animo quando cambiano, godere quando sto bene e vedere quanto poco ci vuole per cadere.
Voglio sentire quanto è importante prendere in mano quello che mi capita per vedere "chi sono" di fronte ad una situazione, come sono sempre stata di fronte a quella situazione, da tutta la vita.
E' ora di cambiare, non voglio più soffrire per causa mia. 
Dove ho sempre sbagliato?
E perché ho sempre sbagliato? 
Perché ora non posso affrontare tutto in modo diverso, quello giusto?
Non so quanto tempo impiegherò, ma voglio provare a mettere le cose a posto dentro di me, voglio aiutarmi.
Me lo devo.
Sento ora una specie di cambiamento che mi sta aiutando a vivere meglio, anche se faccio sempre le stesse cose.
So che ho ancora tanta strada da fare, ma... è bello camminare così!

Rosanna

 

 

I miei sensi

I miei sensi sono la porta della mia casa interiore…
A lungo questa porta è rimasta aperta ed in casa non c’era nessuno.
Quando qualcuno bussa alla porta vado al citofono, guardo chi è e posso decidere se farlo entrare o meno.
Ma in una casa dove non c’è nessuno e la porta è spalancata entra chiunque.
Ecco io ero così, non ero presente…
Stavo male e non capivo per quale motivo.
Ora sono qui, i miei occhi vedono il bello, le mie orecchie sentono la pace e la tranquillità.
Quante volte ho guardato le cose che mi circondano con abitudine, le guardavo ma non le vedevo…
Questo mondo diventa, attraverso i sensi, il mio mondo… ma solo se sono presente posso dare un significato alle mie esperienze.

A. M.

 

 

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