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“Come è bello volersi bene!” Le parole di Carla sono rimaste dentro come…, un fiore. Quattro semplici parole ma piene di dolcezza. E ho pensato: da quanto tempo le ho conosciute, e per quanto tempo me ne sono privata, non dicendole neppure a me stessa. Quanto si vive in questa ignoranza , quando non si conosce la bellezza dei sentimenti, quando nascondi la tua parte bella dietro alla rabbia e alla ribellione verso gli altri, quando non capisci che sei tu la vera ragione della tua vita, allora è perché “NON CI SEI”. E anche se è un altro a dirti “ti voglio bene” tanto non lo ascolti, non lo capisci, perché dentro di te non c’è chi accoglie.

Un tempo non pensavo di dire a mia madre “ti voglio bene”, e nemmeno a mio marito e, che Dio mi perdoni, non ricordo di aver mai detto alla mia bambina: “Amore mio, ti voglio tanto bene...”: non ne volevo a me, come potevo volerne agli altri?

…Ora sì! ...Ora lo dico! Ma ora sono cosciente di ciò che sto dicendo, perché lo sento che mi sgorga dal cuore.

Purtroppo oggi è di moda dire “ti voglio bene”, si sente spesso, anche molto in TV, magari buttato lì come saluto di commiato.

A me vengono i capelli dritti vedendo come parole che sono d’Amore vengono usate in modo così superficiale, dove non ti lasciano niente se non la finzione.

E’ così bello volersi bene! E diano l’incarico alle paro-le di esprimere ciò che sentiamo. E non è bello giocarci.

Una volta anch’io ero molto superficiale ma poi, col tempo, ho imparato ad avere rispetto per le parole, perché so che con una parola posso “ferire” o posso “dare gioia”.

In questo momento, mentre scrivo, c’è un bel silenzio, e mi vengono in mente i nostri silenzi, quando siamo insieme e… non c’è silenzio più colmo d’amore.

E anche per ciò che ho vissuto e che sto vivendo, so che quando si vuol bene, vi sono silenzi che parlano più delle parole.

Ricordo ciò che dice un poeta:

“Le parole in Amore non contano…, conta… la musica!”

Rosanna

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