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Ho letto da qualche parte che “evolversi significa diventare la migliore versione di noi stessi conservando la nostra unicità, esaltando i nostri talenti, scoprendo risorse che non pensavamo di possedere”. Ebbene, questa definizione l'ho sentita mia più che mai.

Dopo una ventina di giorni di convivenza con altri - io sono abituata a stare da sola - ho visto il mio limite nel rapporto con gli altri.

Gli altri sono altri, nel loro percorso che si, può essere parallelo al mio ma è un altro.

L'altro pensiamo di conoscerlo, con tanta presunzione, perché in realtà non conosciamo nemmeno noi stessi!

Stando con gli altri ho toccato con mano il mio essere e quello che in questi anni ho maturato, un passo dopo l'altro verso la libertà dalle catene dei condizionamenti assorbiti come verità. Una verità opprimente che mi ha tolto la dignità della vita.

Io sono cambiata e molto. Sono sempre io con i miei limiti, il mio voler essere buona, sempre disponibile, paziente e gentile ma sono cambiata perché questo che ho sempre vissuto incoscientemente lo vedo, vedo cosa mi fa fare.

Vedo anche chi ho di fronte: che è un altro con il suo percorso. Percorso che io non posso voler cambiare. Mai.

Il percorso mio, è la mia vita, la mia dignità di essere umano e non devo permettere prevaricazioni ed ingerenze.

Sono sempre buona ma soprattutto con me stessa e posso dire di NO.

M.C.

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