Scrivere i pensieri brutti, ma a volte, anzi spesso, non mi accorgo neanche di avere pensieri brutti, non mi accorgo neanche di stare male, sembra normale stare male, lo stare male è la normalità. Eppure sappiamo quando stiamo bene, sembra tutto più chiaro, tutto limpido e tranquillo, non c’è quel rincorrere senza uno scopo nella testa, non c’è quel crescendo che prende e va avanti senza scampo, e si sta sempre peggio, sempre più persi, perché uno si perde, non c’è, è totalmente fuori da sé stesso quando ci sono pensieri brutti, anzi, neanche ci sono, li faccio io i pensieri brutti, non arrivano dal nulla o dalle nuvole. I pensieri brutti sono miei, li faccio io perché non sono in casa e lascio la porta aperta e permetto ai pensieri brutti di entrare in casa mia perché, quando li faccio, do loro la residenza, il domicilio e l’abitazione in casa mia. Ma io, se ci sono loro, non ho un posto dove stare. Ma se li vedo, se ci sono, se sono presente devono andarsene! E la casa è di nuovo libera. M.B.
P A G I N A
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Numero: 1 Anno: 20° Data: 2021.06.01 |