Comprendere il senso della vita. È il lavoro che facciamo grazie alla ricerca interiore. Quanti orpelli, quanta futilità, quanta superficialità viene via via allontanata. Si va all’essenza. All’essere, alla verità. Tutte parole che fino a poco tempo fa ripetevo perché erano belle, eleganti. Oggi comprendo meglio che cosa c’è in una parola. Tutta la sua concretezza. La sacralità di questi termini. E poi, in mezzo a tutta questa bellezza si insinuano i pensieri che vogliono disturbare questo percorso. E la mia reticenza a scavare ancora di più nei meandri della mia memoria. Eppure so che quando vado dritta ad essa poi c’è il premio della leggerezza. Ma l’abitudine a convivere con questa spazzatura spesso la fa da padrona. Grazie Carla debbo a te tutta la leggerezza conquistata fino ad ora.
M.C.
P A G I N A
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Numero: 1 Anno: 20° Data: 2021.06.01 |