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Periodico di Informazione Culturale e di Ricerca Filosofica
Direzione, Redazione, Amministrazione: Via Reano, 1 bis
- 10147 Torino - Tel e fax 011 3853793
Direttore Responsabile: Carla Orfano - Autorizzazione Tribunale di
Torino n° 5671 del 13/02/2003 |
NUMERO 3 - anno
2° - Marzo 2004
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PAGINA 2
"L’adulazione è una moneta falsa,
che ha libera circolazione solo nella banca della vanità"
La Rochefoucauld
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Non serve copiare...
Se non hai lavorato tu, la vita ti boccia
Dopo tante giornate di neve e fango, dopo tanto freddo, fuori e dentro di me, ho desiderato riprendere contatto con la mia gioia, con quella parte di me che mi era mancata.
Ho desiderato riavere "un cuore con le ali", quando sentivo arrivare da dentro quel benessere che mi faceva sentire leggera, che mi faceva vedere preziosa la mia giornata, il mio vivere, quando i problemi, spesso pesanti (e chi non ne ha?), desideravo risolverli per tornare a star bene, di modo che il mio cuore rimanesse leggero, orientato al fuori, a ciò che mi circondava.
Ma che vita è se non si fa vivere il cuore?
Eppure, quando un' ombra ci passa davanti e ci toglie il sole, com' è facile scivolare in un brutto stato d'animo!
Il cielo si fa scuro e c'è aria di tempesta.
C'è un malessere, un cambiamento. E mi accorgo di una cosa: non sono più in collegamento col cuore, col mio sentire.
Sono scivolata fuori. Sento il problema dentro di me, ma io sono fuori: non lo vedo, non vedo più niente. E fuori, dopo un po', silenziose come "condor" scendono ad una ad una le paure: hanno visto di che cibarsi.
La paura di non capire, di non aver capito niente, la paura di non farcela, ecco l'insicurezza totale che annebbia,
che distrugge, che mette in dubbio la mia solidità.
Ah! Come sa muoversi bene la parte negativa per destabilizzare!
Pensare che la salvezza è a portata di mano, per tutti. Ed è tornare dentro, al sicuro.
Dal di dentro il problema lo si osserva meglio, si è più vicini, c'è silenzio, c'è la predisposizione alla chiarezza, e poi… arriva anche la chiarezza.
Non ringrazierò mai abbastanza chi mi ha portato per mano a varcare questa porta e a farmi scoprire questo mio luogo meraviglioso, ove mi sono incontrata.
Ora so che il mio benessere dipende da me, ogni cosa che mi arriva è per imparare, per crescere.
Penso a quella bella esortazione di Seneca, in cui diceva che sotto ad ogni difficoltà si nasconde un'opportunità; l'avrà imparato sulla sua pelle perché prima o poi la vita ti mette di fronte a prove che sono veramente un esame di maturità: tutto quello che ho compreso, che ho costruito dentro di me, dovrà servire per superare, altrimenti la vita ti boccia.
Qui non serve copiare, non serve avere la traduzione dal vicino di banco: se non hai lavorato tu, la vita ti boccia.
Questa è vera giustizia, uguale per tutti.
Io sono stata una ripetente per tanto tempo ma ora ho scoperto l'amore dentro di me, è mio!
E niente mi potrà più fermare. Ho un cuore con le ali!
Rosanna M.
Cinguettare
Sei partita! Ma se avessi potuto ti saresti tirata indietro….
Hai vibrato e cinguettato nell'aria, posandoti ogni tanto sui rami degli alberi,
per prendere forza……
Poi hai preso confidenza con il vento ed hai incominciato a giocare, a planare,
per poi lanciarti nel salire rapidamente verso il cielo… e riprendere
così la tua rotta con il piacere di saperti ammirata.
Forza, ormai l'oceano Atlantico è superato; le luci di Parigi ti stanno aspettando!
Piero Cavallo
Trasparenze
Vetri, vetrate trasparenti, luce, sole, riflessi,
esterno, interno.
Interno, tutto ciò che vedo fuori lo rivedo dentro,
alberi, tronchi, anche sul soffitto
(presumo che siano di ciliegio,)
tronchi anche seduti, tutti prodotti della natura,
con le loro storie e le loro memorie.
Gli alberi chissà che memorie hanno!?
Quante cose hanno visto, quanti amori persi e ritrovati,
quante persone!
Anche io sono un tronco, con le mie radici
e le mie memorie, la più profonda è nascosta
proprio dentro di me; la mia anima, qui dentro
il mio torace, vicino al cuore.
Memorie e radici, radici esterne, mani e piedi
per toccare e per sentire, per portare alla
memoria ciò che vedo e sento.
La mia radice più profonda e più difficile è mia madre
che mi tiene ancora ancorata,
ma io voglio vivere più libera e senza tante sofferenze.
Io le voglio bene, ma vorrei continuare a germogliare
e far germogliare quell'unico
fiore che ho fatto, che è mio figlio!
Gene
Io ci sono
Quando pretendo che l'altro sia come io ho bisogno scappo dalla responsabilità della mia vita, scappo dal prendere coscienza di me, del mio essere, della mia vita, del mio vivere.
Vivere non vuol dire abbandonare la mia vita ai capricci incoscienti di un altro, ai pasticci mentali di un altro, vivere è vivere la responsabilità di me stessa.
Io ci sono, io sono, io vivo, io sono responsabile di me stessa, nessun altro. Non vivere è non essere responsabile di me, non rispettare la mia vita.
È vero, io ho bisogno che l'altro sia come io ho bisogno, ma io devo vedermi il mio bisogno e la devo smettere di alimentarlo; alimentarlo vuol dire diventare pigra verso me stessa, togliermi dalla responsabilità verso me stessa, non amarmi, non rispettarmi. Se io non mi rispetto, non amo me stessa, chi altro può rispettarmi come io ho bisogno di essere rispettata, amata?
Rispettarmi è avere responsabilità della mia vita; essere irresponsabile la pago con il dolore, con la sofferenza, con la confusione con me e con gli altri.
Gianna
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