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Periodico di Informazione Culturale e di Ricerca Filosofica
Direzione, Redazione, Amministrazione: Via Reano, 1 bis
- 10147 Torino - Tel e fax 011 3853793
Direttore Responsabile: Carla Orfano - Autorizzazione Tribunale di
Torino n° 5671 del 13/02/2003 |
NUMERO 3 - anno
2° - Marzo 2004
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PAGINA 4
"Scegli sempre un lavoro che ami, e scoprirai che non dovrai
lavorare neppure un giorno nella tua vita"
Confucio
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Il profumo
Ogni profumo è legato alla nostra memoria con qualche ricordo, che sia gradevole o sgradevole questo ci viene rivelato all'istante in cui annusiamo un profumo o un odore che ci porta immediatamente al nostro vissuto.
Mi è capitato di andare in una profumeria a comprare un profumo (non sono facile io nella scelta e quindi ne ho annusati solamente alcuni !! perché troppi mi confondono!).
Ne ho annusato uno molto particolare che mi ha riportato indietro negli anni in cui ero bambina, e strano a dirlo, andavo a cavallo: profumi di fieno, di stalla, di campagna, di fiori ormai quasi resi inannusabili (tanto sono trasformati chimicamente)!
Mi sembrava un po' volgare dire alla commessa quali fossero state le mie sensazioni odorando il profumo, ma mi sono espressa ugualmente dicendo e sorridendo su quello che il mio olfatto mi aveva rivelato; sono rimasta stupita dalla risposta ma fu esattamente quello che era la composizione di quel profumo.
Ho compreso che il senso del mio olfatto, come quello di tutti noi è collegato direttamente alla nostra memoria e ai nostri ricordi belli o brutti che siano.
A volte vogliamo dimenticare quelli brutti, ma ci sarà sempre un profumo che rimetterà in moto la nostra memoria e se saremo coscienti rivivremo quello che abbiamo vissuto con il nostro senso dell'olfatto.
Ho acquistato il profumo e quando lo metto, lo sento completamente mio, non mi infastidisce, questo profumo fa proprio parte di me.
Geny
Gioia
Gioia dei sensi, armonia, presenza, occhi che vedono azzurro del cielo, la neve, le cime.
Il profumo del cioccolato mi accarezza le narici, il gusto lo assapora, assapora quello che il profumo aveva pregustato.
Il sole caldo mi scalda la pelle, il mio corpo ne ha un beneficio totale: si sente cullato nel tepore.
"Spegni la televisione, per favore, lì in cucina!".
Le mie orecchie sono stonate con il resto.
Silenzio di notizie brutte, è tutto calma, colore, il brusio dentro contrasta con il piacere dei sensi, attimi di benessere, attimi di pensieri, penso a lei lontana, alle sue cose, alla bellezza del creato e al brutto che ci circonda.
Ne ho una sorta di ribellione, vorrei allontanare tutto quanto, pensare che sia tutto un brutto sogno.
È così bello qui,è urlante: la bellezza della natura, i suoi colori, il profumo dei pini, i suoni del bosco! Mi pare impossibile che quella voce che abbiamo fatto tacere schiacciando un pulsante parlasse di distruggere tutto questo.
Ma il pulsante del mio pensare è ancora attivo e lo sa.
Mi voglio godere tutto per bene, ogni forma, i profili dei monti, la forma del campanile, la bellezza del crepuscolo, lo spuntar dell'alba, fotografia del bello dentro di me, una foto che parla, che vibra, che mi da un po' di pace. È ordine, è bellezza, è fare ordine, amare il bello, godere delle cose che ho, ringraziare Dio e la porta che ho incontrato senza la quale nulla avrei visto di tutto questo, nulla se non la guerra.
Avrei guardato tutto senza occhi per vedere.
Luigina A.
Facce: le nostre
maschere
Facce facce solo facce, facce al mattino facce alla sera, facce disperate, facce incazzate, facce allegre, facce orgogliose, facce belle, pulite, facce sicure di sé, facce finte, solo maschere, ma la mia com'è?
Saro
L'altro io
Ubriacare i propri pensieri con vino rosso, ubriacare anche la mente, ed è essenziale ubriacarla, solo così non riesce a mentire, la metto alla prova, facendomi conoscere quell'io che io conosco già.
L'altro io si nasconde, ha paura di essere giudicato, è timido, si nasconde dentro di me, se ci parlo a volte mi ascolta, devo prenderlo con le buone, dietro la maschera si nasconde l'uomo, quell'uomo che io voglio vedere, non posso aspettare carnevale dove l'uno prende la maschera che gli aspetta, e si sente quello che lui ha desiderato cioè niente, sei sempre tu, prova a guardarti di più dentro e accetta quello che sei.
Saro
Il Denaro
Può comprare una casa
ma non un focolare;
può comprare un letto
ma non il sonno;
può comprare un orologio
ma non il tempo;
può comprare un libro
ma non la conoscenza;
può comprare una posizione
ma non il rispetto;
può pagare il dottore
ma non la salute;
può comprare l'anima
ma non la vita;
può comprare il sesso
ma non l'amore.
Anonimo
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