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Periodico di Informazione Culturale e di Ricerca Filosofica
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Direttore Responsabile: Carla Orfano - Autorizzazione Tribunale di
Torino n° 5671 del 13/02/2003 |
N° 2 anno 19° -
Ottobre
2020
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PAGINA 1
"Anche se la finestra è la stessa non tutti quelli che vi si affacciano
vedono le stesse cose:
la veduta dipende dallo sguardo"
Alda Merini
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Memoria: quanto
sarebbe necessario pulirla
di
Carla Orfano De Rolandis
Da quando è nato nel 2002, il nostro giornale EGO rappresenta il lavoro che svolgiamo nella nostra associazione culturale. Leggendolo si può capire il fine. Il lettore può avere osservato che già dai primi numeri noi parliamo di percorso di coscienza. Purtroppo, visto i risultati odierni, si comprende che l’essere umano quasi non sa cosa sia la coscienza e la memoria.
Purtroppo per l‘abitudine con cui viviamo la nostra esistenza, si è perso per strada il giusto valore. Come scritto molte volte, l’uomo può evolvere e conoscere se prima “conosce se stesso”. È un lavoro enorme che implica volontà, coraggio, onestà, soprattutto onestà con se stessi! Se non ci comportiamo con queste misure, l’uomo non si può più chiamare “umano”, perché l’umanità vera è quella di amare se stessi.
Può sembrare “egoismo”, ma anche un grande ha detto:” Ama il prossimo tuo come te stesso”.
Amare se stessi (cioè guardarmi dentro e migliorare): gli egoismi, le invide, i rancori, l’odio, la competizione, la presunzione, le bugiarderie. Questo è un lavoro che ognuno dovrebbe fare con se stesso e mentre lo facciamo a chi facciamo del male? A nessuno! Anzi, ci miglioriamo.
Da qui nasce il vero amore verso il prossimo.
Vi garantisco che da soli è impossibile essere onesti con se stessi. Ci vuole qualcuno che conosca il precorso. L’essere umano è bravo a mentire. La cosa peggiore è quando si mente (e la persona sa di saperlo solo
lei). Agli altri posso far credere il contrario. Ogni volta che una persona fa questo è come cadesse da un burrone. La sua memoria ha registrato ciò che ha detto, ma vicino c’è la condanna: la sua memoria le farà ripetere l’errore, l’abitudine.
Il creato è verità, e solo l‘uomo può mentire a se stesso. Se osserviamo il nostro pianeta (che ci ospita) fatto con le sue leggi perfette, l’unico che infrange è l’uomo. Tutto ciò va nella memoria e di conseguenza oscura la coscienza. La coscienza è la luce eterna dentro l’uomo, ma noi siamo così bravi da spegnerla con le menzogne. Invece scegliamo il buio, altro che coscienze illuminate!
L’uomo vive la sua esistenza quasi tutta nel non-vero, tutto falso e così va fuori strada: questi sono i condizionamenti. Quanto dolore c’è oggi nel mondo! Se al posto dell’ignoranza (non intendo di studio ma nel conoscere se stessi) che ha l’uomo dentro, ci fosse più conoscenza, esisterebbe più equilibrio.
Esempio: prendiamo persone sincere e altre no. Come possiamo globalizzarci? In un vecchio articolo scrissi che la coscienza è lenta nella sua evoluzione e la globalizzazione troppo veloce. Ho anche scritto che sarebbe anche ora di uscire dal “regno animale” e creare il regno dell’”uomo umano”. Avevo scritto di spostarci di un passo. Un passo significa poco, cioè iniziare. Non si possono saltare dei gradini nella scala evolutiva. Una pianta ha bisogno del seme, poi germoglia e continua la sua evoluzione. Non è immediata. E questo vale per qualsiasi specie esistente. Se l’umanità non comprende questo non c’è amore ma disastro totale. L’uomo non può diventare di colpo umano senza la dovuta esperienza necessaria per diventarlo.
I grandi che hanno compreso li studiamo a scuola, ma pochi li hanno compresi. Non molti anni fa si studiavano a memoria e se la ripetevi prendevi un bel voto!
Sarebbe doveroso che chi conosce aiuti gli altri esseri umani ad evolvere, solo così con qualche migliaio di anni esisterebbe la vera comprensione ed umanità. Forse abbiamo sprecato tempo a vivere non imparando l’amore, ma solo ripetendolo.
La globalizzazione dovrebbe essere una comparente di serenità, comprensione e grande rispetto globale, con conseguente illuminazione della coscienza e la memoria pulita dalle menzogne.
Ci tengo a precisare che ripetere le cose belle, compreso quello che scriviamo noi, e che molti stanno facendo, non serve per evolvere, ma bisogna realizzarlo dentro.
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