Ego Filosofia:
HOME
IL GIORNALE EGO

leggi il giornale EGO:
numero ZERO

2003:
numero 1
numero 2
numero 3-4
numero 5-6-7
numero 8

2004:
numero 1
numero 2
numero 3
numero 4
numero 5-6-7
numero 8-9-10-11
numero 12

2005:
numero 1-2
numero 3
numero 4
numero 5
numero 6-7-8-9
numero 10
numero 11
numero 12

2006:
numero 2
numero 3
numero 4-5
numero 6-7-8-9
numero 10-11
numero 12 

2007:
numero 1
numero 2
numero 3
numero 4-5-6-7
numero 9-10-11
numero 12

2008:
numero 1
numero 2-3
numero 4-5-6
numero 7

2009:
numero 1
numero 2-8
numero 9

2010:
numero 10

2011:
numero 1
numero 2

2012:
numero 1

2013:
numero 1
numero 2
numero 3

2014:
numero 1
numero 2
numero 3

2015:
numero 1
numero 2
numero 3

2016:
numero 1

2017:
numero 1
numero 2
numero 3
numero 4

2018:
numero 1
numero 2

2019:
numero 1
numero 2
numero 3

2020:
numero 1
numero 2
numero 3

 

Ego - il giornale
Periodico di Informazione Culturale e di Ricerca Filosofica

Direzione, Redazione, Amministrazione: Via Reano, 1 bis - 10147 Torino - Tel e fax 011 3853793
Direttore Responsabile: Carla Orfano - Autorizzazione Tribunale di Torino n° 5671 del 13/02/2003

NUMERO 6-7-8-9  - anno 3° - Giugno-Luglio-Agosto-Settembre 2005

PAGINA 2

  "Due cose assolutamente opposte ci condizionano ugualmente:   
l'abitudine e la novità"  
Jean de La Bruyèr

  egofilosofia

Vivere un desiderio

Sono da sempre amante delle due ruote. 
Mi sono sempre piaciute le motociclette e i ciclomotori. 
Tra questi ultimi ho avuto dagli anni 70, tre Ciao, un Bravo, un Grillo tutti con lo stesso motore Piaggio.
Li guardavo, erano esili, sembravano deperiti ed a me riformato alla leva militare per scarsità toracica e che venivo da una famiglia che tirava cinghia questo non andava giù, qualcosa dentro me gridava vendetta!!
Incominciai così ad elaborarli personalmente. 
Subito via testa e pistone con uno più cicciottello da 70 cc, sostituito il carburatore con uno da 13, marmitta a serpentone e poi l'emozione della prima prova su strada.
Ricordo la soddisfazione per la ripresa mozzafiato!
Quei tempi sono passati e oggi i ciclomotori sono tecnicamente delle bombe ma a me la voglia del cinquantino con il tigre nel motore non è mai passata!
Quindi tra una riflessione filosofica, un pianto per l'universalità dei miei bisogni e il loro condizionamento, ho trovato il tempo per risognare il motorino!
Con la fregola dei passati vent'anni, di notte sono andato dal concessionario sperando di trovarlo chiuso non con le serrande ma con la grata! 
C'era la grata!
Dalla grata si vedeva il motorino che cercavo, si vedeva il prezzo. 
Se mi avesse fermato la polizia sarebbe stato difficile giustificare la mia presenza a quell'ora della notte per... amore di uno scooter...
Ci sono ritornato, questa volta di giorno, l'ho guardato e l'ho comperato assicurandomi che mi venisse consegnato senza strozzature, alla faccia del codice stradale!
Adesso cavalco la belva, incurante del tempo passato e soddisfatto del mio entusiasmo da ragazzaccio del 99!
Per anni sono sempre stato il più giovane: tra i colleghi di lavoro, nella compagnia degli amici d'infanzia.
Adesso sono diventato il più vecchio! 
Ma la mia testa, i miei occhi sono sempre quelli là! 
A volte vivo e mi pongo pensando all'età, a volte non ci penso affatto.
Tra me e me il tempo si è fermato: parlo sempre con la stessa persona. 
Questa persona ha sempre vent'anni e ha conservato la fregola e l'entusiasmo di ieri e vuole arrivare, con calma e riflessione, a diventare grandicello.... in motorino!

Piero Cavallo

 

Scrivere per vivere un desiderio

Sto cercando Dio; da tempo ho deciso per questa strada! 
Per affrontare questo viaggio mi sono posto tutto in discussione; pronto a prendere lezioni da un bambino! 
Era giunta l'ora di farlo! 
Dovevo affrontare il rapporto con il divino, con la vita interiore, con i suoi misteri, con le sue regole! 
Dovevo fare il salto di qualità!
Dovevo comprendere gli altri per comprendere me stesso, anzi no! 
Dovevo conoscere me stesso per comprendere gli altri! 
In questo ultimo anno qualcosa dentro me è cambiato: molte porte si sono aperte e altre per effetto domino stanno cadendo.....
Scrivere ha avuto un ruolo molto importante! 
Dagli scritti ho potuto vedermi come sono e osservare la mia pietà!
Scrivere mi ha permesso di vivere un mio desiderio: essere riconosciuto! 
Sapere che altri sanno che esisto! 
E' tutto attorno a questo bisogno che è ruotata la mia vita! 
Paura e non accettare di passare senza lasciare una traccia di me! 
Così la memoria va alla mia infanzia, a mio padre: disegnava, faceva pergamene commemorative di nascite e matrimoni che poi regalava per il solo piacere di un complimento e forse per sapere che qualcosa di lui rimaneva a testimonianza del suo passaggio nelle case di quelle persone.
Guardando si impara! 
Guardando è facile portare avanti nell'abbraccio i bisogni e i desideri delle persone a cui abbiamo voluto bene... 
Quel nostro bisogno tocca a me portarlo avanti, serenamente e con amore, questo mio bisogno lo sto vivendo con il mio cuore che è figlio del suo cuore alla EGO!

Piero

 

 

Correttezza

Correttezza, rispetto, sembra che nessuno più conosca queste cose o se ne frega del tutto, nessuno sta più al suo posto o veste il proprio ruolo, si vuole prendere il posto degli altri, si mente, si vuole fregare tutti credendo di essere furbi, ma furbi di che, se nella memoria ci buttiamo tanta pattumiera?
Per me oggi mentire è diventato difficile e la scorrettezza so che la pagherei cara perché mi tornerebbe mille volte dalla memoria, ad ogni minimo cenno d'aggancio dei sensi mi direbbe "no, qui non hai fatto il giusto, non hai avuto rispetto". 
Mi chiedo se gli altri non sentano quella voce dentro, anche quella minima che ti dice "non leccare il cucchiaio quando giri la pietanza" poiché loro non sanno ma io ti vedo, io so, so che l'hai fatto e che non è giusto. 
Dio è in cielo e in terra e in ogni luogo, Dio ti vede, Dio sa ogni tuo desiderio: una volta non le capivo, erano solo parole, oggi le sento nel profondo del cuore e sento quanto esse corrispondono a verità!

Luigina

 

 

Scrivi ciò che senti dentro

Scrivi quello che senti dentro! 
Ma... io... non sento niente! 
Non so cosa scrivere...
Ma per piacere! 
Vuoi mica che ti punzecchi con la forchetta per vedere se sei gia cotto!
Scrivere quello che provi dovrebbe essere la cosa più facile di questo mondo, non ci devi neanche pensare!
Libera le tue emozioni, riportale alla dimensione visiva, senza pensare perché se ci devi pensare è perché non le stai vivendo!
Se ti succede ciò, fermati e scrivi che sei un pirla e rileggilo sino a quando una vocina dentro ti confermi che sei un pirla!
A questo punto il dado è tratto! 
Sei un pirla! 
Ma almeno sei qualcuno, fino a qualche momento prima eri niente!
Bene! 
Ora avanti! 
Tocca a te!........ Vivi e prova a scrivere!
Hai visto che ti è uscita la frase: ero un pirla! 
Se sono riuscito a scriverlo io, vedrai che ci riuscirai pure tu!

P. C.

 

 

Mente libera

Non ho scelto il disegno a mano libera, ma il disegno a mente libera...
Sono uscita dal foglio, non importa la forma o la dimensione della carta, ciò che conta è la libera e continua onda di immagini e sensazioni che arrivano.
Arrivano da soli dei flash negli occhi.....
Arrivano immagini e colori, a volte persino odori e sapori, ma loro arrivano da soli.
È questo quello che conta, perché sono i miei pensieri più puri e veri.
Il disegno si fa da sé e io lo metto solo sulla carta.

Gabriella

 

               

 

E G O
Centro Culturale di Ricerca Filosofica

via Reano 1/bis - 10141  Torino
tel. e fax +39 011 3853793 
e-mail  ego@egofilosofia.it 

- Ego ©2002-2020

torna alla home page

sali ad inizio pagina