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Periodico di Informazione Culturale e di Ricerca Filosofica
Direzione, Redazione, Amministrazione: Via Reano, 1 bis
- 10147 Torino - Tel e fax 011 3853793
Direttore Responsabile: Carla Orfano - Autorizzazione Tribunale di
Torino n° 5671 del 13/02/2003 |
N° 2 anno 19° -
Ottobre
2020
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PAGINA 7
"La felicità della tua vita dipende dalla qualità dei tuoi
pensieri"
Marco Aurelio
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Riconoscersi
Scrivere, scrivere i pensieri che scorrono veloci. I pensieri di questo momento. Un momento surreale così reale.
Il mio essere, il mio sentire.
Quasi sempre sono serena, faccio le mie cose e ritrovo, facendo ordine, cose che non ricordavo. Ho visto che in passato ho avuto crisi compulsive di accumulo di cose. Cose su cose, per riempire il vuoto che mi accompagnava e di cui incoscientemente ne ero schiava.
Solo vedendo le quantità di cose, spesso inutilizzate, mi rendo conto di com'ero e come sono ora.
In passato mi sarei disperata mentre ora sono tranquilla mi sento una forza ed una quiete fantastiche. Certo mi auguro che passi presto e bene,
So che bisogna stare alle regole e non mi pesa, so che è per il bene di tutti e forse anche perché ... sono abituata ad ubbidire!
L'ho sempre fatto ma ora vedo che è diverso, che io sono diversa.
Qualche volta ho dei dubbi ed allora metto tutto in discussione e mi ingarbuglio, mi incasino mettendomi di malumore.
Si, perché ho visto, ancora una volta, che se i pensieri la fanno da padrone annullandomi sto soltanto male.
Il dolore nasce come un disagio e poi piano, piano aumenta fino a togliermi le forze e la gioia di vivere.
Stando qui nella mia casa, mia proprio mia, guadagnata con il mio lavoro ed abbellita come mi piace e che continuo ad abbellire apprezzo molto i risultati ottenuti riconoscendo, riconoscendomi perché io sono anche questo.
Giò
La libertà
Una musica in lontananza, voci e rumori da fuori, tutto un po' attutito.
La vita continua nel mondo, nei nostri mondi.
Il mio mondo fatto di condizionamenti e di conseguenti pensieri senza mai essermi posta domande sul malessere che mi accompagnava.
Succube di un passato, ormai alla pluri milionesima fotocopia, irrobustito dalla mia ignoranza, dalla non conoscenza di me.
Così reale eppure irreale. Legata a situazioni e schemi che non ci sono più.
Solo aprendo i cassetti dove ho nascosto i miei dolori pensando di cancellarli e che facessero meno male, riprendendoli in mano, senza giudizio e con umiltà posso cambiare perché così il passato smette di farmi soffrire ed io guardandolo e comprendendolo smetto di dargli importanza.
Solo così si può aprire la porta alla libertà perché la vera libertà è un cuore leggero.
Si parla molto in questo periodo di limitazioni della libertà come se la cosa più importante sia solo l'uscire, andare, incontrare gente.
No, no, no, la libertà è tutt'altro, è sapere di esistere, di saper andare avanti con dignità, con il sole dentro anche quando fuori piove.
La libertà è cambiare il mio cuore.
Giò
Inganno della mente
Il tempo passa io sono lontano, sono assorbito da ciò che penso: giudizi, cose da risolvere, burocrazie, paure.
Tutto quello che vivi è nell’immaginario, quello che uno fa e crede di fare non è altro che l’immaginario che abbiamo fatto nostro.
Uno vede la vita in base a ciò che è, se sei triste fuori vedi triste, e siamo bravi a dare la colpa a qualcuno o a qualcosa.
Sempre la colpa è di qualcuno o di qualcosa se non hai la gioia di vivere, sempre colpa degli altri oppure delle situazioni e non ti accorgi che tutto parte dal disagio che hai tu con te stesso.
Non sai stare con te perché non conosci e non sei amico di te stesso, hai quel disagio a stare nel silenzio che per forza devi costruire sempre, così dobbiamo sempre dare la colpa a qualcosa o a un luogo, sempre costruire nuovi miraggi, sempre seguire una nostra mancanza con noi stessi.
Questo è il continuo miraggio della vita, solamente nei momenti che tu sei amico di te stesso vedi le persone ed il mondo con il cuore, altrimenti continuerai a vederle con il tuo immaginario e la colpa del tuo malessere sono gli altri.
Questo è l’eterno inganno della nostra mente che mente sempre.
Peppino
PIL
Quando inizio a scrivere oltre alla data scrivo anche “coronavirus”, come se fosse un tempo ed anche un luogo, è una cosa strane ed angosciante, quanto angosciante non me ne rendo neanche conto, a volte mi sveglio di notte e non mi riaddormento sempre subito perché penso a cosa sento, non guardo molto la televisione, ma quello che sento mi mette ansia, continuano a dire che si sarà una crisi economica disastrosa, che il PIL è sceso, che sarà un macello.
Ma nella paura mi esce una domanda?
Ma questo PIL è poi così importante? Perché ci fanno questo?
Cosa importa del PIL, a chi importa del PIL, ma è possibile che non sia possibile un modo diverso di vivere a livello mondiale?
E’ strano, ma quando mi vengono queste domande nella testa mi calmo un po’, è cose se, quello che sento sia meno importante, come se fosse una cosa falsa.
M. B.
Rispondere ai tanti
perché
Sono morte quasi 30.000 anime. Ognuna con la propria vita, i propri dolori, i propri cari, le proprie paure, le proprie gioie e i propri sentimenti.
In 2 mesi sono morte quasi 30.000 anime.
Una situazione assurda, impensabile, crudele, senza cuore.
Il Paese fermo, ognuno a casa propria, terrorizzato dalle notizie, dalla paura, dalla solitudine e dall’incertezza.
Provo dolore e tristezza a pensare a tutto questo.
Oggi leggevo di tutti i bar e ristoranti che, dopo 2 mesi di inattività, hanno il permesso di riaprire, ma solo per asporto, oltre alla consegna a domicilio, già permessa da prima.
E molti sono sconvolti per la paura di non farcela, per la paura di dover chiudere definitivamente, perché le spese supererebbero il guadagno.
Questo è terribile e ingiusto.
Anche solo leggere queste notizie mi ha fatto sentire il loro dolore, le loro paure per un domani che vedono nero.
E quelli che decidono di riaprire sono costretti ad organizzare gli spazi per evitare gli assembramenti, tutti muniti di mascherine e prodotti disinfettanti.
Ma in che mondo viviamo!
E’ un dolore globale, un pianto accorato, una sofferenza senza precedenti che fa male al
cuore...
Mio Dio, ma cosa abbiamo fatto!!!
E perché tutto questo?
Dovremmo dare delle risposte ai tanti “perché”!
4 Maggio 2020
Stefania
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