Sono stata da mia figlia. La sua vita. La sua realtà. 
Ho visto cose e situazioni che non mi piacciono. 
Ho cominciato a stare male. Un nodo allo stomaco. Nervosismo latente. Ribellione. 
Poi mi sono vista e fortunatamente mi sono svegliata. 
Ma perché rovinarmi questi giorni di vacanza dove posso stare con lei? Mi sono chiesta. 
Ho visto la piccolezza del mio pensare.
Il mio pensare, proprio quello. 
Nel mio non c'è spazio per il suo. Egoismo gretto e meschino che non mi fa gioire della nostra vicinanza. Stupido possesso che non mi fa vedere che lei è soddisfatta e contenta. Che sta vivendo come le piace. E' tranquilla e fa progetti per il futuro molto sensati. Ed io con i miei pensieri antichi stavo rovinando tutto. 
Mi sono chiusa ho alzato un muro. 
Ringrazio la ricerca che mi ha sensibilizzato ed aperto il cuore. 
In quel modo di essere non c'è cuore, non c'è nulla. 
Stare insieme e sentirsi è un'altra cosa. 
Grazie Carla. 

La mia bella camera con il mio letto a nuovo, che bello! Troneggia in mezzo alla stanza! Una casa bella e confortevole. Sono riuscita a fare anche questo.
Ma mi chiedo, fino a quando potrò farlo? Con questi “chiari di luna”? 
Come faccio a non “sentire” quello che purtroppo succede e viviamo? Fino a quando potrò tornare a casa, e ritrovarmi in lei, mia bella tana serena? Ho paura che questi agi un giorno possano finire. Ora mi sento una privilegiata, una casa calda, confortevole e cibo nel frigorifero. Non credo sia così per tutti.
Un altro privilegio consiste nell’avere “Carla”, un porto sicuro, sempre pronta a toglierti ansie e ad indicare la giusta via d’uscita.
A rifletterci bene non dovrei lamentarmi per cose futili, ma apprezzare abbondantemente quello che ho e che oggi posso avere.

Siamo abituati a cercare fuori tutto ciò che desideriamo, cose nuove per armonizzare la nostra vita, esperienze nuove che ci diano emozioni forti a volte anche esagerate, esasperate come purtroppo fanno molti giovani oggi.
Io di tutto questo ho cambiato poco della mia vita e le forti emozioni per me sono la semplicità di quello che faccio, quasi tutti i giorni le solite cose, ma è proprio a questo punto che mi sono soffermata! (sempre le solite cose)
E' perché le passioni le puoi trovare e coltivare solo se diventano la tua priorità, puoi vivere di passione per amore della natura, di come prepari da mangiare, come stai in mezzo alla gente, come segui chi ha da insegnarti, come adori Gesù, tutto può diventare passione.
Passione e abitudine non sono la stessa cosa, ma una delle due esclude l'altra ed è proprio a portata di mano, accanto a me e dentro di me, non lontano da almeno un metro dalla mia energia.