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Direttore Responsabile: Carla Orfano - Autorizzazione Tribunale di Torino n° 5671 del 13/02/2003

N° 1 - anno 13° - Marzo 2014

PAGINA 3

   "Fortunati quelli ai quali è nata la saggezza, prima della barba"    
Platone

Si vive sempre più nell’abitudine

Il mondo sta cambiando, nessuno può negarlo. Importante è , ad ogni cambiamento, sapergli dare la direzione giusta, una strada su cui ogni essere umano senta una risonanza con se stesso della sua unicità. Un percorso sicuro, pulito, sincero, che sgorga da una giusta evoluzione di coscienza. 
Molti confondono la libertà con il rispetto. Libertà non significa fare tutto ciò che mi passa per la testa, e gli altri devono rispettarla. La vera libertà è quando non si fa del male a nessuno, quando in noi è maturato attraverso il vivere, allora il rispetto si trasforma in autentico amore. 
Si ripetono molto queste parole, ma vengono vissute con abitudine. C’è un abisso fra il ripetere un concetto, oppure averlo realizzato. Siamo molto condizionabili, e viviamo nel condizionamento. Se osserviamo attorno a noi, ci sono ripetizioni. Si esprime poco l’unicità di ogni persona. Mi fermo qui, perché tutto ciò lo ha espresso molto bene Oliviero Toscani, noto fotografo, pubblicista a livello internazionale, in una intervista raccolta dalla giornalista Agnese Ferrara, e messo in rete dall’ agenzia giornalistica “Ansa” il 21 marzo 2014. La proponiamo perché è un’etica filosofica che noi, di Ego, condividiamo. Buona lettura 

Intervista di Agnese Ferrara ad Oliviero Toscani 
"I canoni estetici imposti alle donne italiane sono una vergogna e la cosmesi una maschera". 
Questo il commento di Oliviero Toscani, fotografo italiano riconosciuto in ambito internazionale e pubblicitario di molti marchi famosi. 
Cos'è la bellezza? Risponde Toscani: "La bellezza è conformata, la cosmesi usata come una maschera per uniformarsi ad un certo tipo di estetica che non rende giustizia alle donne, che si sentono sempre insoddisfatte del loro aspetto e non vivono serenamente il rapporto col proprio corpo".

Chi ha reso le donne così insoddisfatte? 
"Ci sono molti colpevoli di una tale situazione desolante alla quale contribuiscono le stesse donne. Come quelle che dirigono le riviste femminili che decidono di donne lontane dalla realtà, mascherate e col pallino della seduzione ad ogni costo. Hanno creato e continuano a creare riferimenti irraggiungibili. Il problema non si risolverà facilmente , prevedo peggioramenti". 

Anche i fotografi hanno quindi contribuito a una tale disfatta? 
"Non mi riguarda perché non ho mai voluto ritrarre modelle truccate, ho sempre chiesto un effetto 'trucco non trucco' nei miei servizi per mostrare donne naturali, spontanee direi. Mi dà molto fastidio la donna trofeo e la ricerca del consenso altrui che porta solo alla mediocrità". 

Quali sono i canoni femminili che lei ritiene più dannosi? 
"E’ una bellezza che somiglia molto al mondo dei trans. Queste donne, molto truccate e agghindate, appaiono come dei travestiti". 

Che conseguenze intravvede? 
"Che le ragazzine a 14 anni sono già ansiose e insoddisfatte di loro aspetto, infelici perché non si riconoscono in canoni della seduttività così spiccata. Sono poche anche le donne adulte che si piacciono. La dimostrazione è la pandemia di donne che si sottopongono alla medicina ed alla chirurgia estetica. Per me sono solo più deficienti, mostrano solo poca intelligenza".

Qual è per lei la bellezza femminile? 
"Le donne belle sono quelle che sono loro stesse, che mostrano più l'essere che il sembrare. E' pieno di donne bellissime anche se sono poche quelle che lo sanno. La bellezza femminile si legge nell'espressività, nella vitalità, nel sentirsi bene. La serenità e la soddisfazione per come si è danno più felicità e trasmettono agli altri immensa bellezza". 

Lei questo anno partecipa alla fiera della bellezza Cosmoprof, con una mostra di 35 fotografie dedicate alla bellezza femminile. Non mostra volti di donne, ma composizioni floreali. 
"Sì, invece che riproporre modelle e bellezza classica decisa da altri, ho creato io stesso i volti delle mie modelle assemblando fiori e foglie, dando ad ogni composizione un nome italiano femminile. Sono uniche, le 'mie ragazze' di fiori e frutta, le ho fatte io, non somigliano a nessuno dei volti propinati da altri. Sono loro l'emblema della bellezza, le ho composte e fotografate, con l'aiuto di mia sorella appassionata di composizioni floreali".

Ansa - 21 marzo 2014

 

 

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