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Periodico di Informazione Culturale e di Ricerca Filosofica

Direzione, Redazione, Amministrazione: Via Reano, 1 bis - 10147 Torino - Tel e fax 011 3853793
Direttore Responsabile: Carla Orfano - Autorizzazione Tribunale di Torino n° 5671 del 13/02/2003

N° 1 - anno 13° - Marzo 2014

PAGINA 4

   "Non accusare Nettuno, se naufraghi due volte"    
Ovidio

Essere presente

Ancora una volta ho avuto la conferma.
Sono stata meglio. 
Non ho trascinato un pensiero che mi avrebbe disturbato. E se non fai niente peggiora.
Non me lo sono tenuto dentro.
Comincio a comprendere questo grande insegnamento. Sono anni che te lo sento dire, ma prima mi sembrava quasi impossibile. Non lo conoscevo. 
Invece è più semplice di quanto pensassi ed ha arrestato un processo che altrimenti sarebbe andato avanti e mi avrebbe creato problemi e dolore.
Chiarire subito. Parlare. Non c’è niente di male, anzi. Mi sono rispettata e mi faccio conoscere.
Anche questo è un presentarsi.
Farsi conoscere. 
Non è stando zitta che ti fai conoscere. Non è stando zitta che si instaurano relazioni. Non è stando zitta che conosci e ti fai conoscere.
Muoversi nella vita, che grande insegnamento. 
Avere a che fare con gli altri, che grande insegnamento.
Ho visto quanto è importante non farti calpestare. 
Lo è tanto quanto non calpestare.
Rispetto di me. 
Se non ce l’ho io non posso trasmetterlo fuori. 
Che grande insegnamento.

Stefania

 

Cambiare

Questo è l'anno della rivoluzione e in ogni rivoluzione ci sono dei cambiamenti a cui ti devi adattare o che devi modificare.
I cambiamenti li effettuo io e da oggi voglio sognare in grande, non voglio più attaccarmi a costruzioni pericolanti, ma voglio basi solide su cui continuare a camminare, il passato non mi serve più e neanche i brutti ricordi visto che sono passati.
Non permetterò a nessuno di fermare la mia strada con falsi macchinari di ingegneria stradale: stop / da qui non di passa / vietato parlare / fai quello che dico / io ho ragione / oppure instillare dubbi sui miei comportamenti.
Basta queste regole non le seguo più, seguirò le regole che il mio cuore mi detterà e farò ciò che sento senza sentirmi in obbligo o condizionata da quello che gli altri pensano.
Sarò più libera perché il mio cuore dice la verità e io ho il dovere di ascoltarlo comprese quelle verità divine che esistono dentro ognuno di noi.
Quest'anno apro il mio cuore e seguo l'intuito.

Generosa

 

Questione di tempi

Tempo passato, tempo presente, stare molto nel tempo passato, poco nel presente, presente condizionato, diretto dal passato, tempo presente avvolto dal passato. Basta, basta.
C’è il mio presente che devo vivere con coscienza, io oggi sono qua, ma faccio fatica ad esserci, vengo come rapita dal passato dove mi sento sommersa, che mi sommerge e mi rende pesante la giornata presente. 
Presente, oggi, già, ma il mio primo pensiero è al passato, e cosa risolvo così? E’ iniziata una nuova giornata, diversa dalle altre sul calendario, ma sta rischiando di essere risucchiata dal pensiero del passato, di quello che è successo, ed io non voglio questo, non lo voglio, ma mi accorgo che è una dura battaglia con il mio stesso pensiero, che non sta qua, ma va di là, ed io vedo come velocemente torna indietro là, là nella sofferenza che ho visto con i miei occhi, che ho sentito con le mie orecchie, perché nel ricordo non ci sono solo immagini, film, ma rumori, suoni, ed anche odori, ed anche sensazioni, ed anche emozioni, ed anche sentimenti, ed anche tanto freddo al cuore, tante paure, tanti spaventi.
Ecco, i ricordi contengono tutto questo, e sono forti. 
I ricordi sequestrano la mia mente, sequestrano la mia vita, il mio presente. 
E tutto avviene dentro di me, io sono il sequestratore, io sono la sequestrata, ma la vita è mia. 
Cavolo, il passato non può, non deve sequestrare il mio presente, altrimenti tutto diventa un solo peso. 
E no. Sto imparando lentamente a camminare, e che, mi faccio imbrigliare le caviglie? 
E no, altrimenti a che mi è servito imparare a muovermi, a fare nella vita, da sola, e che, mica sono una demente? 
Ma sento che ho tanto ancora da capire di questo gioco terribile del mio stesso pensare, del mio stesso pensiero che mi rapisce.

Gianna

 

Luce

Luce che illumini il cammino, luce che nascondi la notte,
luce che trafiggi le foreste, luce che rispecchi sul mare,
luce nata nel mio cuore,
luce
eredità Divina. 

Genny

 

 

Riflessione

Un uomo è ricco in proporzione al numero di cose di cui può permettersi di fare a meno”.
E’ una riflessione di H. D Thoreau. La condivido. 
Sincera consuetudine, dolce tepore, tempo dedicato a me.
Grazie per il tempo che mi dedico, essere più attenta a volermi bene.
Nel volermi bene cresce la mia energia e il mio entusiasmo.
Vedo lo scorrere delle giornate, non serve a niente prendere tutto troppo 
sul serio, le cose scorrono e ogni giorno si vedono sotto angolazioni diverse.
Perdono di importanza.
Il fatto di esserci dà più importanza ad ogni altra cosa.
Ogni giorno si presentano nuove idee e progetti è questa l'emozione di 
vivere.
Vivere ciò che mi nutre mi carica per affrontare i problemi, li rende meno 
pesanti, il mio pensiero è rivolto ad altro non ha la possibilità di essere assorbito 
da loro.
Tutto cambia e si trasforma in un continuo scorrere.

Morena

 

 

Andare avanti

In questo momento della mia vita la forza e la volontà di rimanere dentro di 
me è essenzialmente ciò che più conta.
Voglio andare avanti a testa alta, perché ciò è un diritto dell'uomo. L'uomo 
che sa profondamente di essere stato e sarà in sintonia con ciò che sente 
giusto.
Tuttavia con tutto il cuore dico che è molto difficile andare avanti 
veramente, perché significa mettersi in gioco continuamente, non avere 
paura, andare incontro alle difficoltà, ma ancora di più comprendere il 
gioco della vita che a volte inevitabilmente ti propone grandi sofferenze.

Enzo

 

 

Valutare le cose

Avanti, non fermarmi, voglia di vivere bene, di respirare aria pulita, voglia di primavera di mettere nuovi germogli. 
Seguire i miei desideri, vivere le mie capacità ,mi fa star bene, attorno a me ci sono tante difficoltà ma dentro ho un mondo diverso in cui sto bene. 
Se sto bene ci sono anche per gli altri. 
Dare l'importanza giusta alle cose e a ciò che accade fuori di me. 
Sapere di fare quello che posso e so fare, mi fa stare meglio.

Morena

 

 

Per guardarsi dentro
non ci resta che il cinema

Ho visto quel nuovo formidabile racconto dell’Italia contemporanea che è “Il capitale umano” di Paolo Virzì. Una storia così vera da interrogare la coscienza di ciascuno di noi sulle brutture che si accompagnano alla ricerca di un malinteso benessere. Attori formidabili, sceneggiatura fin troppo perfetta nella sincronia di montaggio. Esci dal cinema ammirato e turbato.
Oggi apprendiamo che “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino ha vinto i Golden Globe, confermandoci una caratteristica del suo cinema visionario: Sorrentino sa scavare nel profondo della nostra società col genio di chi le rivolge uno sguardo visionario. Fece così con “Il Divo”. E “La grande bellezza” resterà fra le opere importanti del cinema italiano, nonostante che molti italiani fatichino a misurarsi col suo evolversi senza trama, proprio per la profondità di questo approccio, il quale giunge a noi familiare, fin troppo intimo. Spiegherei così perché un tale capolavoro piaccia di più agli stranieri che agli italiani. Per quanto riguarda me, posso dire che “La grande bellezza” viene fuori alla distanza, quando ti accorgi che le scene, le dinamiche, i personaggi del film ti sono rimasti dentro. Confesso di aver tirato un sospiro di sollievo, guardando il film di Sorrentino per il fatto di non essermi trasferito mai definitivamente in quella città ammaliatrice che è Roma. Mi tenta, ma giro al largo, solo visite brevi!
 
Testo tratto su commento di Gad Lerner 

Marisa Casetta

 

 

 

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