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Periodico di Informazione Culturale e di Ricerca Filosofica
Direzione, Redazione, Amministrazione: Via Reano, 1 bis
- 10147 Torino - Tel e fax 011 3853793
Direttore Responsabile: Carla Orfano - Autorizzazione Tribunale di
Torino n° 5671 del 13/02/2003 |
N° 2 anno 14° -
Ottobre-Novembre
2015
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PAGINA 2
"La bellezza delle cose esiste nella mente di chi le
osserva"
David Hume
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I Soldi
Quanto riempiono la nostra
memoria
Non si parla d'altro. Sono diventati lo scopo principe della vita.
Mi sto guardando che cosa rappresentano per me.
Parto da lontano. Mi hanno condizionato tutta la vita.
In casa non si parlava d'altro. Un essere umano veniva considerato in base a ciò che possedeva.
Questo ha questo, fa questo lavoro, quindi diventava più o meno grande.
Ed io li mettevo lassù. E andavo sempre più fino a sentirti niente. È li è cominciata la caccia agli esseri umani che possedevano. Questo nella coppia, nell'area,inizia e, perché no anche fra i conoscenti, perché l'equazione era sempre soldi uguale importante.
E le conseguenze sono tante, ma la principale è l'invidia che se ne va a braccetto trionfante.
La bella casa, la macchina, i vestiti, i viaggi. Tutto questo a gara nel farmi credere che la vita è tutto questo.
Non mi ponevo neanche il dubbio che potesse non essere così.
Poi, con la ricerca, inizia la realizzazione di tanti desideri pensati impossibili.
Il mio lavoro, l'espressione del mio talento ha portato i suoi frutti. Ho realizzato tante cose meravigliose ed ho scoperto valori che non conoscevo.
Ho scoperto quella parte vera, profonda che non è materiale, ma che ti da un armonia che non si può acquistare neanche su Google.
Oggi io esisto, ci sono e anche bene. Mi piaccio e non vorrei assomigliare a nessun altro. Nonostante i miei limiti.
Grazie Carla, ti voglio bene.
C. M.
La mia casa
Passiamo più tempo a guardare le cose che non vanno di quelle che invece vanno.
Voglio dire, se fossimo più onesti, tanto soffriamo per ciò che non va, tanto dovremmo godere di ciò che abbiamo.
Invece non lo facciamo mai.
Le cose che abbiamo passano in secondo piano e non ne godiamo mai. Come se fosse scontato.
Quindi soffriamo sempre. Se non riusciamo a vedere con la stessa attenzione le cose positive che abbiamo, siamo destinati, anzi ci destiniamo noi, a stare sempre male.
Invece le cose che abbiamo vanno osservate, perché altrimenti non le curiamo come sarebbe giusto, le diamo poca importanza e quindi non ne godiamo appieno.
Quindi vediamo tutto brutto e non troviamo pace.
Ma se le abbiamo è perché dobbiamo goderne, altrimenti non le avremmo.
Questo lo dici da sempre, ma questa volta per me è stato illuminante perché mi ha dato un grande aiuto per andare oltre.
Da quando ho visto meglio questo inghippo, mi osservo più presente nella mia casa.
Mi vedo più attenta.
Sono più cosciente di prima e provo più piacere ad averla bella, in ordine e in armonia.
Ed è tutta una conseguenza di come sei tu, di ciò che hai compreso e di quello che vedi e che prima non vedevi.
E tutto si riverbera all’esterno.
Stefania
Vivere il sentire le
emozioni
La rosa giallo-burro. Un amore a prima vista tra lei e me.
L’emozione mi ha presa tutta e mi venivano le lacrime e non sapevo neanche io il perché.
Coronavo un sogno, un sogno al quale ho lavorato tanto di parole e di persuasione e finalmente c’è, è vero, forse perché anche lui si è sentito toccato dalla bellezza del fiore, dalla sua forma e dal suo profumo.
E’ entrata dentro di noi, ad un tratto, senza uscirne più.
Sono tutta rotta per aver faticato un poco nel giardino, ma non importa, purché la rosa attecchisca bene ed arrivi presto la primavera. La vedrò nel suo splendore e nella sua crescita lungo il palo che regge la tettoia.
Non c’è posto più interessante per me, più elettrizzante e pieno di bellezza di un vivaio. Mi fa scordare tutti i guai, miei e quelli del mondo.
E’ un luogo che esprime l’amore di Dio per il Creato, è un invito al bello, al verde, ai colori, ai profumi, alle forme, al tatto e al gusto, alla vita.
Vorrei restarci a lungo, oppure andarci spesso, anche solo per comprarci una piccola piantina, solo per godere pienamente di questo concerto di Dio.
Era un mondo che non conoscevo e che ora conosco solo un poco, ma che mi affascina enormemente e vedo lì la mia capacità di comporre quadri di forme e di colori che non sapevo di avere.
Quel giardino lo sento una mia creatura, composta dalle mani tenaci e pazienti del mio giardiniere.
Lì sento che mio marito realizza per sé, ma soprattutto per me quello che io sogno: la bellezza.
Luigina Averis
L’invidia interrompe la serenità
Pochi hanno il coraggio di guardarla
Sento l'invidia un grave intralcio al mio andare avanti.
Ieri, quando ho provato invidia per il quadro di Anna, ho visto la mia paralisi in quel momento. È questo ha modificato il mio stare con lei.
In quel momento io ero assorbita da lei al punto da cancellare completamente il mio talento.
Tutto era annullato dall'invidia.
Ho provato questo per quell'espressione bella del viso dipinto. I colori.
Lei mi parlava ed io quasi non sentivo. Soltanto con il ragionamento sono rientrata in me e lo stare con lei ha ripreso il suo cammino tranquillo.
Poi mi sono anche sentita in colpa nei suoi confronti per aver provato tutto questo.
Marisa
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