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Direttore Responsabile: Carla Orfano - Autorizzazione Tribunale di Torino n° 5671 del 13/02/2003

NUMERO 3 - anno 5° - Marzo 2007

PAGINA 1

   "Quando punti il dito per giudicare qualcuno, guarda la tua mano: 
altre tre dita sono puntate verso di te"   
detto cinese

Filosofia: evoluzione dello spirito

Oggi l’uomo ha messo l’enfasi sul proprio corpo. 
Tutta l’attenzione è sull’apparire, come detta la moda: corpo asciutto e longilineo.
Per apparire sono morte fotomodelle, uccise dall’anoressia.
La moda impone alla nostra memoria i canoni della felicità apparente, basati su un’estetica che va a condizionare la naturale evoluzione del corpo.
Ogni persona però è unica ed ha una propria morfologia.
Tanta attenzione in un’unica direzione fa dimenticare la totale costruzione di un corpo, che è fatto di carne, ma anche di spirito.
Oggi è di grande aiuto riscoprire la filosofia, che dovrebbe veramente essere spiegata ed esposta in tutto il suo splendore.
Normalmente si pensa che essa sia teoria, ma teoria non è. 
Penso che l’equivoco nasca dal fatto che l’uomo osserva se stesso solo come corpo, e considera la natura vissuta nell’abitudine, ossia come ci fosse tutto dovuto. 
In tal modo ha dimenticato il punto centrale della propria esistenza.
Se osserviamo attentamente i nostri stati d’animo, notiamo che essi guidano il nostro benessere, ossia il ben essere, lo stare bene. 
Se nel nostro profondo siamo irritati, la manifestazione di tale stato si manifesta anche all’esterno, e questo vale per ogni situazione, sia di gioia che di dolore. 
Sono gli impatti che riceviamo dall’esterno ed immagazziniamo senza esserne coscienti. 
Queste tensioni, che, ripeto, sono dentro di noi, vanno a localizzarsi negli organi del corpo creando malattie varie. 
Questo meccanismo era noto ai grandi filosofi, e ce lo hanno lasciato scritto nelle loro grandi opere.
C’è da domandarsi come mai l’uomo di oggi impiega così tanto per capire ciò che questi grandi pensatori hanno compreso osservando se stessi!
Il bene del corpo è la sommatoria di un giusto equilibrio, fra la parte interna e quella esterna.
Trovando la radice di un disturbo, e sapendola dovutamente analizzare, il problema viene risanato nella nostra memoria. 
Si dice “problema” quando l’incognita non ha una soluzione, ma quando riusciamo a focalizzare la causa del “problema”, salta fuori la risoluzione. 
Questo dovrebbe farci riflettere!
L’uomo dovrebbe ricordarsi che è soprattutto anima e l’anima è all’interno del corpo. 
Dimenticandola, dimentichiamo la nostra vera matrice imperitura. 
Nella medicina moderna spesso si afferma che ogni brutto pensiero crea una malattia. 
La filosofia è l’unico appiglio che l’uomo ha per risollevarsi dal profondo sconforto che sta invadendo l’animo di tutti. 
È necessario conoscere la nostra costruzione non solo fisica,ma quella interiore, ed identificarci in essa, poiché essa è madre del nostro comportamento fisico.
È filosofo colui che mette in pratica l’esperienza interiore con quella esterna attraverso il vivere quotidiano, e sente tutta la trasformazione nel suo pensare, divenendo cosciente e consapevole.
Questa è coscienza di splendida resurrezione.
Buona Pasqua

Carla Orfano

 

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