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Periodico di Informazione Culturale e di Ricerca Filosofica
Direzione, Redazione, Amministrazione: Via Reano, 1 bis
- 10147 Torino - Tel e fax 011 3853793
Direttore Responsabile: Carla Orfano - Autorizzazione Tribunale di
Torino n° 5671 del 13/02/2003 |
N° 2 anno 17° -
Dicembre
2018
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PAGINA 6
"Chi non sa ridere non è una persona seria"
Fryderyk Chopin
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Temporale
imprevisto
Come non avevo mai
visto
Vento forte, cielo scuro, fulmini in lontananza sul mare e sull’altra costa, tuoni tremendi che scuotono anche i vetri della mia casa, ma la pioggia questa volta non si è ancora scatenata. Per pochi attimi, con tanta paura, osservo da dietro i vetri della mia porta d’ingresso questo fenomeno spaventoso della natura, che non avevo mai visto, così violento, così impetuoso, così improvviso.
Osservo il mare increspato di bianco, in mezzo c’è una barchetta che chissà dove va e il traghetto che viene da Calasetta. Coraggiosi questi esseri umani che guidano la barchetta e il traghetto. Li ammiro e li invidio perché, nonostante l’imperversare di questa violenta tempesta, riescono a tenere il mare. Li invidio perché hanno questa grande capacità, ed io me ne sto rintanata nella mia casa, con tutte le finestre e i portelloni ben chiusi, e con un bel po’ di paura osservo da dietro i vetri della mia porta quello che succede fuori, per poi allontanarmi velocemente dalla porta stessa non appena vedo i fulmini, più veloci di un battito di ciglio, scaricarsi sul mare e nell’altra costa.
In tutto questo ho notato che le formiche, che poco prima camminavano in doppia fila vicino ai miei vasi di fiori, sono scomparse, saranno scappate nelle loro casette e chissà dove le hanno. E prima che arrivi la pioggia, ora chiudo bene anche i due portelloni dell’ingresso, non si sa mai. Non posso vedere più niente, ma sento. E aspetto che tutto passi.
G. C.
Capire i pensieri,
i pensieri negativi
Oggi in questa giornata grigia autunnale mi sento triste, l’estate è finita!
Non posso non preoccuparmi, cerco di non pensarci, ma aspetto notizie da mia mamma.
Non ho il coraggio di fare io la telefonata e lei non chiama.
Mi sembra di rivivere i momenti che ho passato io.
Come al solito io mi sento sempre addosso il peso di una malattia, ma questa volta non è mia.
Dovrà affrontarla lei, anche se avrà il nostro appoggio.
Sono qui in questo posto silenzioso a tenere a freno i pensieri negativi! Non è facile.
Elisabetta
A volte è difficile
A volte mi sento invincibile e le brutte notizie e alcune persone non mi turbano e altre
volte…
Ci sono persone che si portano dietro un alone grigio e nero e ogni cosa che esce dalla loro bocca mi tocca.
Questo eterno scetticismo, in ogni cosa devono trovare il lato negativo e non riescono a gioire per nessuna cosa.
Ma come vivono ?
Ho già difficoltà a restare tranquilla e serena e di questi incontri non ho bisogno.
Elisabetta
La mia visuale sta
cambiando
Sono passati quasi due anni da quando ho finito l’ultima chemioterapia.
Ho passato due anni ricchi di emozioni, sono cambiate tante cose e mai mi sarei aspettata di arrivare fino a qui.
Ho cambiato ritmo di vita e apprezzo cose che prima non consideravo.
Cerco di vivere in armonia con la natura e spesso mi ritrovo a guardare fuori dalla finestra per parecchio tempo.
Chiusa in quell’ufficio mi sentivo soffocare, sia psicologicamente che fisicamente.
Ora posso respirare!
Elisabetta
I momenti difficoltosi
E’ bastato leggere una mail dall’ospedale che mi sono sentita frastornata!
Ho sempre cercato di pensare al meglio e in questi ultimi mesi che i controlli si sono diradati mi sentivo più sollevata, quasi avessi vinto una battaglia! Non la guerra…!
Avevo trovato il mio equilibrio e la mia testa si era fermata al presente e ora....
Ho dovuto faticare, ma voglio restare tranquilla e non fantasticare sul futuro.
Sono sempre un po’ preoccupata alla vigilia dei miei controlli ed è sempre una corsa ad ostacoli.
Elisabetta
Mi era stato detto
che avevo un anno di vita
Come è difficile cercare di fermare la testa, che continua ad elaborare pensieri, ipotesi sulla base di notizie molto stringate.
Non sono un medico e la mia conoscenza è veramente limitata alle cose che ho vissuto in questi due anni. Si, sono già passati due anni e la mia aspettativa di vita era di un anno solo, prognosi dei primi controlli.
E’ stata dura iniziare una trafile di visite e analisi tra diversi ospedali, poi ho iniziato con una bella chemioterapia che mi ha provato e tolto parzialmente le forze.
Ora dopo più di un anno ho ripreso padronanza del mio corpo e riesco a fare quello che facevo prima, che mi da gioia! E adesso? Ora non so cosa mi
aspetta… sospensione della cura? Perché? Io sto bene non posso continuare così?
E poi mi stavano curando davvero? Cosa in questi due anni ha migliorato la mia situazione?
Non riesco a rispondere a tutte queste domande e posso sono fare ipotesi che sarebbe bene non fare! Potrei essere
delusa…
Perché questi medici non spendono una parola in più per dirti le cose? Anche se sono negative vorrei sapere!
Non vedo l’ora che arrivi domani, così la mia testa si fermerà di girare ed elaborare pensieri.
Sono frastornata in questo periodo ma anche questo passerà.
Elisabetta
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